«Dimmi che lo hai convinto!», non ricevette risposta dalla sottoscritta. Mi affrettai a prendere un bicchiere di champagne dal cameriere che stava passando davanti a noi. Buttai giù tutto d'un fiato il liquido frizzante.
«Non posso crederci Daphne! Speravo che almeno tu... Lascia stare. Possiamo dire addio ai finanziamenti dei Davis.», proferì a denti stretti mentre salutavamo con sorrisi forzati alcuni invitati. Onestamente, non sapevo neanche come giustificarmi dato che non era mai successo in precedenza. All'improvviso, proprio quando il mio capo era sul punto di ripetermi come un disco rotto, quanto fosse delusa, notammo la folla girarsi verso la porta d'ingresso. Con passi bilanciati si avvicinò una bellissima figura maschile. Il mio sguardo automaticamente si posò su di lei, notando gli occhi lucidi di Ellen. Si precipitò verso di lui stringendogli fortissimo la mano.
«Vedo che è rimasto. Gliene sono davvero grata! Venga, le devo assolutamente presentare il mio braccio destro.», il modo in cui parlava sembrava implorarlo disperatamente. Non avevo mai visto il mio capo ridursi a tanto, con nessuno. Decisi di capire chi era il motivo di tanto sgomento e ammirazione, alquanto esagerati. L'espressione dell'uomo passò dall'indecifrabile al divertito appena le sue iridi si allacciarono alle mie.
«Daphne lui è l'uomo di cui ti ho tanto parlato.», sentenziò elettrizzata.
«Seriamente? Lui?», sbottai senza neanche pensarci, le parole mi uscirono da sole ancor prima di elaborare la cosa.
A quella insinuazione molti si girarono a guardarci sconcertati, mentre Ellen rimase sotto shock dalla mia reazione. Continuai a fissarlo interrogativa.
«Sono Leonard Davis, piacere di conoscerla.», annunciò lui con un sorriso provocante. Allungò la sua mano verso di me, tuttavia la fissai attentamente, mentre tutti impazienti aspettavano la mia risposta. La mia mano rimase immobile al suo posto, rendendo quella situazione dannatamente pesante.
La sua reazione? Non se la prese, anzi risistemò la sua mano nella tasca destra dei pantaloni, dipingendo un sorriso falso sul volto. Notai un luccichio nei suoi occhi, quelle iridi di ghiaccio in quel momento sembravano ardenti come non mai. Probabilmente il mio comportamento aveva fatto scattare in lui una reazione oscura, una sorta di sfida. Inaspettatamente sentì la mia pelle andare a fuoco lentamente, come non era mai successo con nessun altro. Mi studiava con talmente tanta intensità che cominciai a pensare che il vestito che stavo indossando fosse un po' troppo caldo.
«Deve scusarla Signor Davis, ma vede la Signorina Moore è un po' stanca, quindi non ha il controllo su quello che dice stasera.», ribadì Ellie mortificata.
«Sono lucida come non mai Ellen! Comunque il piacere è tutto mio Signor Davis... Se mi volete scusare ora, vado a cercare il mio accompagnatore.», comunicai ad entrambe prima di sparire con passi furtivi tra la folla. Quella rivelazione per me era inaccettabile, non potevo tollerare che Leonard Davis ed occhi magnetici fossero la stessa persona.
Per quell'idiota stavo per mettere in gioco tutta la mia reputazione, se non la mia stessa carriera. In quel momento volevo solo trovare Oliver e rilassarmi insieme a lui, se non fuggire da quel posto. Sentì una forte stretta al braccio, mi girai di scatto con l'intenzione di far pentire amaramente chiunque si fosse permesso di compiere un'azione del genere.
«Ancora lei?», urlai fissando quelle iridi glaciali ed immediatamente con un gesto elegante riportò la mano in tasca.
«Mi scusi, non avrei voluto ma non mi ha sentito quando l'ho chiamata poco fa.», si giustificò lui pacato.
«Forse l'ho ignorata di proposito, non crede?»
«Sappiamo entrambe che non è così. Se mi vuole seguire, vorrei parlare! D'affari, ovviamente...», rispose con tanta sicurezza da intimorire anche una del mio calibro. Per sfuggire alle attenzioni che ci stavano rivolgendo tutti i presenti, decisi di seguirlo senza proferire parola. Camminava per quei corridoi come un esperto, infatti, si posizionò davanti ad una porta e magicamente aveva la chiave.
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𝐓𝐖𝐈𝐒𝐓 𝐎𝐅 𝐅𝐀𝐓𝐄
RomanceDaphne è una ragazza tosta, con un carattere forte, addirittura a tratti inflessibile. La carriera per lei è tutta la sua vita, fin da piccola ha lavorato sodo per guadagnarsi una posizione di prestigio. Tuttavia, fortunata in lavoro, sfortunata...