12.catastrofe

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A: PAPÀ STA ATTENTO!

//BOOM!//

X: 911 qual è l'emergenza?
A: Mio padre ha fatto un incidente con l'auto, io sono con lui, si è schiantato addosso un camion, lo avevo avvertito ma non ha frenato in tempo.
X: come ti chiami?
A: Annie, vi prego non respira!
X: Annie quanti hanni hai?
A: 22
X: dove vi trovate?
A: sulla Quinta Strada, all'altezza di un autogrill, vi prego fate presto!
X: stiamo mandando i soccorsi
A: L'AUTO HA PRESO FUOCO, ODDIO, AIUTO! AIUTO! VI PREGO AIUTO!

Arrivati in ospedale lo portarono subito via, era molto grave.

Dott.ssa: Mi spiace non ce l'ha fatta, è morto in sala operatoria, abbiamo fatto il possibile.
A: no vi prego
Dott.ssa: ci dispiace.

Annie sapeva che Lukas non era il suo vero padre ma lo vedeva come tale. Alla sua morte per legge è dovuta tornare da suo padre. Bryant.

B: Ciao puttanella, ben tornata.

Le diede una sberla.

B: Questa è per non avermi cercato e questa è perché ne ho voglia.

Gliene diede un'altra.

A: Ti prego non farmi del male.
B: Aspetta di arrivare a casa.

Arrivarono a casa, la prese per un braccio e la portò in camera. La buttò nel letto e le tolse con forza i vestiti.

B: beh, succhia.

Glielo mise con forza in bocca.

B: ora basta, facciamo i seri, ti va?
A: no ti prego.

Glielo infilò con cattiveria.

B: brutta puttana, ti piace vero? sei solo una puttana come tua madre. mi è dispiaciuto che sia morta perché non avrei più potuto fottere con lei, ma ora beh ho te e mi accontento, infondo le assomigli molto: gola profonda, due belle tettone e un bel culo, tale madre tale figlia no?
A: no  ti prego smettila!
B: come? più forte? sei proprio una troia
A: ti prego basta
B: STAI ZITTA CAZZO!

Bryant continuò così per un'oretta o due. Quando ebbe finito portò Annie in una stanza buia e la chiuse dentro a chiave.

B: non uscirai mai da qui, il bagno lo hai e il mangiare te lo porterò io. E sappi che quello che abbiamo fatto prima sarà quotidianità. Prova a urlare e ti ammazzo, avvisata.
A: fottiti!

Annie accese la luce, era una stanza molto grande, letto matrimoniale, bagno compreso nella camera. Sembrava la camera di un hotel di lusso, ovviamente non aveva ne computer ne TV ne telefono, però aveva molto altro, aveva dei libri per ragazze, riviste, e tutto quello che le poteva servire. È vero era spaventata da suo padre però si aspettava di essere rinchiusa in cantina quindi le è andata bene. Ovviamente non c'era una finestra da cui poter scappare.

Dopo un po' bussò la porta, entrò suo padre e gli lanciò una borsa sul letto.

B: qua ci sono dei vecchi vestiti, erano di tua madre. Ti dovrebbero stare.

Se ne andò sbattendo la porta dietro di sé. Ormai era sera e Annie andò a dormire.

Ti amo Ti odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora