Pilot

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5 anni prima

Pov Ella Gennis

Sono all'ultimo anno di liceo, treccine, apparecchio, acne,occhiali da vista, look poco femminile sono queste caratteristiche che mi hanno accompagnato per questi estenuanti cinque anni. A differenza delle mie due sorellastre Genovia e Anna Hels, capelli ondulati, vestiti firmati, borse firmate, unghie finte e un infinita sfilza di ragazzi che gli stanno dietro.

Quando sono arrivate avevo undici anni, la mia mamma era morta da circa due anni e mio padre si era appena risposato con la mia perfida matrigna Nora Hels, con capelli color paglia, occhi verdi come le squame dei serpenti e labbra rosse fuoco, così bella ma altrettanto nociva. Dopo pochi anni é morto anche mio padre e sono rimasta sola con loro.

Anna ha la mia stessa età , inizialmente eravamo amiche e mi raccontava come la sua vita era fresca e dolce insieme ai suoi genitori e sua sorella, mi diceva anche che alla morte del padre sua madre smise di essere affettuosa.

La mia matrigna non é mai stata gentile con me e quando è avvenuta la perdita di mio padre, la mia casa si é raffreddata,prima del loro arrivo era calda e accogliente. Le mie due sorellastre sono entrambe simili e legate alla madre purtroppo.

"Cenerentola!!" Ecco che mi chiama la mia matrigna.

Si Cenerentola, come la principessa Disney, questo nomignolo me l'hanno assegnato perché a quattordici anni mi sono addormentata davanti al camino e avevo il viso piano di cenere e inizialmente era "Cener-ella" ma poi grazie alla fantasia di Genovia si é trasformato in Cenerentola. Che fantasia vero?
Anche perché da piccola era il cartone che guardavo di più.

Salgo le scale e arrivo nella sua stanza, dove in passato era la camera matrimoniale dei miei genitori.
"Sii, mi hai chiamato?"
"Certo che ti ho chiamato, fammi un favore cara, salimi la zip del vestito"
"Va bene"
Il vestito é molto classico ed elegante un tubino nero a bretelle perfetto per il compleanno della sua figlia maggiore.

Si gira, mi guarda e dice
"Cara verrai così alla festa dei diciannove anni della tua splendida sorellastra Genovia?" Mi domanda
"Splendida é un eufemismo ma sì, verrò così" le rispondo e lei di tutto punto, mi supervisiona l'outfit con occhi attenti e senza sbattere ciglio.

"Sembri un ortolana" sputa senza pudore lei .
"Se io sembro un ortolana tu sembri una milf in meno pausa!" Dico io a bassa voce
"Hai detto qualcosa?" Mi domanda, guardandosi allo specchio.
"Non, nulla" mento

Indosso un semplice vestito bianco con chiazze di fiori rosa, maniche a sbuffo e dei sandali con un piccolo tacchetto.

"Bha, comunque non c'è tempo, vedi a che punto sono le tue sorelle e digli di scendere che la limousine aspetta." Mi dice sbrigativa. Ed io esco subito dalla stanza e procedo per quelle delle mie due sorellastre.

Appena entra noto il caos, vestiti sparsi dappertutto, borse, scialle, scarpe, di tutto e di più
"Aspetta quella non é la mia Nintendo?" Domando io, avvicinandomi ad un mucchio di vestiti uno sopra l'altro recuperando il mio amato gioco perso anni orsono.

"Smetti di guardare quel rottame e pensa a me" mi risveglia dal mio stato di trans, Anna la mia sorellastra coetanea.
"Si dimmi"
"Quale borsa mi sta meglio?" Mi chiede indicandomi una borsetta bianca e una blu.
"Ehm quella bianca" le indicò quella che si abbina al suo meraviglioso vestito fucsia, che ci sta divinamente con la sua pelle abbronzata.

"Hm non mi convince, Genovia quale mi starebbe meglio?"chiede alla sorella non convinta della mia scelta.
"Quella blu, sis" le risponde la sorella indaffarata a infilarsi i suoi sandali con tacco alto minimo quindici centimetri.

Io la osservo e lei lo nota e mi fa un sorrisino strafottente, si alza e si avvicina.
"Che c'è, sei invidiosa della mia bellezza?" mi provoca lei, superandomi con la sua altezza
"Non sono invidiosa, non capisco perché hai bisogno di indossare scarpe così alte" le dico io
"Hai sentito sis?" dice Anna tra una risata e l'altra.
"Altezza mezza bellezza e io ne sono la prova ecco perché gli uomini preferiscono noi a te Cenerentola." Dice alzandomi una treccina disgustata e poi lasciandola cadere lentamente.

"Lasciamo stare, vostra madre ha detto di scendere" le avviso chiudendo il discorso sull'altezza.
É meglio non ribattere con loro, mi rovinerei già la serata.
"Arriviamo subito" dice alzandosi anche Anna.

Esco dalla stanza, socchiudo la loro porta ed mi avvio verso la limousine.
"Dove sono le tue sorellastre?" Mi domanda la mia matrigna spazientita dal loro ritardo.
"Stanno arrivando" le dico io.

Dopo poco scendono e ci sediamo in auto.
"Ragazze mie siete davvero adorabile" le fa i complimenti la mia matrigna seduta difronte a loro.
"Grazie Mami" la ringrazia Anna.
Poi si rivolge a me "E tu cerca di non infastidire le tue sorelle" dice guardandomi con disprezzo assoluto.
Le sto proprio simpatica a questa donna! Penso.

Arriviamo poco dopo alla villa dove si terrà la festa. Si prepara una serata estenuante!

Spazio autrice:

Ciao a tutti, grazie mille per aver letto il primo capitolo di questa storia.
L'ho completata da circa due annetti.
Ora ho deciso, costretta dalla mia migliore amica (Trixi ti amo) di pubblicarla.
Le sue parole sono state:
"Ma scusa a me piace, tu pubblicale, non devi neanche mettere il tuo nome".
Frase ripetuta un centinaio di volte.
E ora Bea ecco qui.
Mi scuso per gli errori grammaticali.
Ho aperto una pagina su tiktok
@orecchinidorati

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