capitolo 1

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Capitolo revisionato

Uff, un'altra giornata è iniziata, ed io come al solito non voglio alzarmi dal letto.

La sveglia continua a suonare, e io continuo a imprecare con la testa sotto al cuscino.

  " perché cazzo mi devo alzare?!" Urlai per poi  prendere il cellulare e chiudere la maledetta sveglia.

Di cattivo umore come sempre mi alzai, andai in bagno e cominciai a lavarmi i denti e la faccia.

Poi andai nel mio armadio e mi presi un jeans aderente e un top, me lo misi e scesi al piano di sotto per fare colazione. Dove come al solito ci stava quella stronza di mia madre. Si, non abbiamo un'ottimo rapporto infatti l'odio nei nostri confronti è reciproco

" Mia, ma è possibile che sei sempre così?" Disse mia madre, ogni volta trova sempre un modo per offendere.. Lo fa sempre ma ormai ho imparato ad evitarla anche se ci sto abbastanza male quanto mi offende
"Così come?" Gli risposi guardandola con aria di sfida" così... vestita come una poco di buono, insomma hai 16 anni e non fai altro che combinare casini!

" Mi disse alzando la voce come sempre, se sono io la poco di buono allora mi sa che lei non si è vista. Insomma non sono io che giro con i pantaloni corti che non coprono nulla, ma siccome la rabbia ha preso il sopravvento e io zitta non mi sto mai, anzi difronte le bugie non sto stare zitta perché le odio. Così quel momento gli risposi a tono, alzandomi dalla sedia e puntando il dito contro di lei
" io? Poco di buono? Ma per favore quella che si veste da puttana sei tu! Io non sono come te se voglio guadagnare i soldi non apro le gambe al primo che passa. Non vado a fare la puttana mentre tu si! Ti ricordo che non sono stata io a tradire papà ma tu, che sei andata a letto con un'altro. Quindi non dire cose che non sono vere perché io non sono te e mai lo sarò " Gli urlai contro, mi dava fastidio quanto faceva così, la odiavo perché prima non era così poi dopo che ho fatto nove anni è cambiata, ha iniziato ad andare a letto con molti uomini e mio padre stanco di tutto ciò e delle promesse mai mantenute se ne andato via di casa lasciando me da sola con lei. Io non gli dò la colpa ma la rabbia che ho dentro non riesco a toglierla neanche con la danza.

Presi il mio zaino e mi diressi verso la mia scuola o meglio come la chiamo io prigione, anche a scuola non vado bene anzi odio tutte le materie e poi non ho amici, perché conoscono il "lavoro" che fa mia madre e quindi stanno alla larga da me come se avessi la peste, mi considerano la sfigata della città, onestamente non me ne importa nulla ma ci rimango sempre male perché in fondo anche io vorrei avere degli amici e un fidanzato. Mentre camminavo per dirigermi nella "prigione" e stavo assolta nei miei pensieri andai a sbattere contro qualcuno, mi ritrovai in meno di un secondo con il sedere a terra, che botta che ho preso. Mi alzai lentamente massaggiandomi il sedere e davanti a me vidi due ragazzi probabilmente più grandi di me. Uno aveva gli occhi verdi ed era bello mentre l'altro aveva gli occhi color ghiaccio ma avevano entrambi un'espressione dura in viso.

"

ragazzina guarda dove cammini"
Che stronzo lui mi è venuto addosso
Ma ora gli faccio vedere io, non mi faccio trattare male da uno scimmione come lui
" mi scusi ma lei è venuto addosso a me. Ma non si preoccupi, la sua costosissima maglia è integra. Detto ciò arrivederci"
" mocciosa insolente torna qui" l'uomo mi gridava dietro, ma scappai nella scuola e come mio solito mi misi comoda sul mio banco pronta a seguire o meglio provare a seguire la lezione


Lucas pov

Stavo camminando per andare ad un bar vicino una scuola superiore insieme al mio migliore amico e braccio destro Jackson fino a quanto una ragazzina di più o meno sedici anni non mi sbatte contro. Appena ha alzato lo sguardo sono rimasto pietrificato. È di una bellezza fuori dal comune, ha messo su un bellissimo broncio, si alza lentamente massaggiandosi il sedere
"ragazzina guarda dove cammini"
Dissi con voce strafottente guardandola con aria di sfida, ma a quanto pare  lei risponde allo stesso modo e tiene i suoi occhi puntati nei miei

" mi scusi ma lei è venuto addosso a me. Ma non si preoccupi, la sua costosissima maglia è integra. Detto ciò arrivederci"

Questa piccola viziata mocciosa ha osato parlarmi così? Vedo lei scappare verso la scuola
"mocciosa insolente torna qui" 
Vedo Jackson che si sta trattenendo dallo scoppiare a ridere
" trovami le informazioni su questa ragazza entro un'ora. Deve essere mia"
" si Lú vado subito"
Così Jackson entrò nella scuola dove ci lavorava un nostro vecchio amico, lui ci darà le informazioni che ci servono o almeno una parte

Mia pov

Mi sto annoiando da morire, sono due ore che questo parla e non la smette più. Questa lezione di storia mi dà sui nervi, non riesco a stare sveglia mi si chiudono gli occhi da soli. E per di più penso ancora a quell'uomo, avrà qualche anno in più di me ma è stato amore a prima vista, peccato che non lo rivedrò più ma anche l'amico non era male però.. Giuro che se questo non la smette di parlare lo butto giù dalla finestra, non c'è nulla di bello solo un albero così decido di disegnarlo ma il mio sguardo viene catturato da due figure vicino un suv nero. Sono i due uomini con cui mi sono scontrata, ma cosa ci fanno ancora qui? Deciso di continuare il mio disegno ma vedo i ragazzi guardare nella mia direzione e questo mi fa paura, cosa vogliono? Presa dalla noia alzo educatamente la mano, e quando la tartaruga ninja del mio prof mi dà il permesso di parlare gli dico
" posso andare in bagno?"
" le sembra il momento di andare in bagno? Sto spiegando e lei deve andare in bagno.. se continua così la boccio"
Disse urlando con la sua voce brutta e robotica, e ovviamente la classe si mise a ridere per la battuta fatta da questo avocado. Ma oggi non è giornata così presa dalla rabbia buttai il banco a terra e andai vicino all'avocado senza peli
" ho il diritto di andare in bagno, non può impedire ad un'alunna di andare in bagno perché è reato"
" ma la smetta.. co va dopo in bagno"
" devo andare, ho il ciclo"
" non mi importa signorina"
" se lei non mi manda io vado lo stesso"
Mi diressi verso la porta e andai fuori dalla classe. Andai in bagno e dopo mi sedetti sulla finestra per aspettare che finisse l'ora, non mi andava di sentire quello parlare.

Lucas pov

Stavo aspettando Jackson per le informazioni della ragazzina, mi appoggiai al mio suv mentre lui era ancora dentro la scuola. Eccolo che lo vidi arrivare aveva i capelli arruffati e la camicia sbottonata non voglio neanche sapere ciò che ha fatto, è sempre il solito. Lo guardo mente viene verso di me con un sorriso è davvero un'idiota scuoto la testa divertito
" eccolo qui"
" grazie Jack"
" allora non lo guardi"
" si.. allora si chiama Mia bel nome. Ha sedici anni, varie sospensioni cavolo che bel carattere la ragazzina"
" che facciamo quindi?"
"Aspettiamo  che esca e la portiamo con noi in Spagna"
" va bene"

Mia pov
Finalmente le lezioni sono finite, così presi lo zaino e andai fuori da quella prigione, ma sfortunatamente ci doveva essere qualcuno che doveva rompere le scatole, mi apparve davanti la più zoccola della scuola Emily.
" oh guarda la povera Mia"
"Oh guarda la puttana"
" lo so tua madre li succhia sempre"
" si ma anche la tua non scherza. Scusami ma devo andare"
" oh certo, vai anche tu dai tuoi clienti ahahah"
" si si allora se viene tuo padre glielo dirò"
Ci mancava solo lei oggi, ma perché sono tutti contro di me oggi?  Ma che ho fatto di male? Decisi di non tornare subito a casa, ma di andare un po' al parco. Così misi le mie adorate cuffie e mi incamminai verso il parco

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