Wish you were here - SuperM

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Pioveva quando Chan finì casualmente seduto su una panchina a fissare il vuoto

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Pioveva quando Chan finì casualmente seduto su una panchina a fissare il vuoto.

Non aveva un ombrello, o una felpa col cappuccio per ripararsi.
Accanto a lui un lampione della luce prese ad illuminarsi segnando l'inizio del crepuscolo sopra la sua testa.

Le lacrime si confondevano con le gocce di pioggia.

I passanti lo sorpassavano muniti di ombrello, casualmente la maggior parte di loro erano coppie.
A Chan bastava sentirli ridere tra di loro per finire ancor di più nel buio.

Il telefono era nascosto nel più remoto angolo della tasca dei pantaloni e non aveva alcuna intenzione di spostarlo da lì.

I suoi amici avevano ormai smesso di cercarlo, non perché non fossero interessati a lui, erano invece profondamente preoccupati per lui, ma pensarono che fosse stato meglio lasciarlo stare.
Chan odiava lasciarsi andare ai sentimenti davanti a qualcuno, si teneva tutto dentro fino a scoppiare appena si assicurava di essere solo.

Amava terribilmente Y/n, l'amava davvero, nella sua testa i ricordi di loro due assieme erano diventati un tormento.
Non riusciva a darsi pace, ricordava la Y/n della prima sera al Secret bar, una semplice ragazza da sola in un locale a bere un sex in the beach.

Ricordava il numero di telefono lasciato nella giacca di pelle nera.
La sua aria da finta ribelle, gli piaceva così tanto quel lato duro della ragazza, l'aveva fatto impazzire dalla prima sera.

Ricorda così tanto bene ogni singolo momento con lei che sarebbe in grado di riprodurlo sul momento.

Poi però nella sua testa riaffiora il suo nuovo ragazzo, colui che l'ha portata via da lui, oppure colui che è arrivato nel momento più sbagliato?

Chan si chiedeva spesso se fosse davvero colpa sua, aveva decisamente sbagliato. Avrebbe dovuto sicuramente parlare subito con Y/n per farsi spiegare, non immaginava minimamente che potesse trovarsi esattamente lì quella sera.
Eppure il destino ha voluto così, Y/n non ha nemmeno potuto vedere Chan rifiutare la ormai ex amica, si era voltata troppo presto.
Ma nonostante ciò la capiva, aveva tutto il diritto di essere arrabbiata e Chan si sarebbe preso tutte le colpe del mondo... se solo lei fosse tornata indietro.

Ora invece quel ragazzo di cui ora aveva pure saputo il nome faceva chissà cosa con lei, il solo pensiero lo disgustava.
Non lo trovava nemmeno simpatico, ebbe occasione di parlarci una volta, lo trovò particolarmente pignolo, con un naso smisuratamente grosso rispetto alla sua faccia.
Ok, sapeva di avere il naso grosso quanto il suo ma almeno lui lo sapeva portare a differenza di Yugyeom.

E così all'ennesimo tuono, con la pioggia farsi sempre più forte, Chan finalmente si alzò dalla panchina, e bagnato da testa a piedi camminò di nuovo altrove.

Pestò poccie d'acqua bagnando le proprie scarpe, teneva lo sguardo basso senza nemmeno guardare avanti a sè.

Superò qualcuno che andava nella direzione opposta alla sua.

- Chan? Cosa fai sotto la pioggia?

Chan si voltò verso Y/n riconoscendo la sua voce.
Non riuscì a dire parola, ci pensò il temporale a parlare per lui.
Che d'un tratto smise di tempestare e nonostante fosse sera, un filo di luce brillava ancora sopra le loro teste.

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Chan depresso

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