correre o morire

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Quella notte rimasi sveglia a guardare l'uomo che mi affiancava nel letto morbido.
"Ancora non dormi?" Dice sorridendomi.
"Non ci riesco" dico voltandomi per guardare il soffitto.
"Come mai? Ti fa male qualcosa?" Mi guarda preoccupato.
"No no sto bene" dico guardandolo "è solo che, non lo so Dom, la mia vita è cambiata drasticamente da quando sono venuta in America a cercarti"
"È questo quello che ti preoccupa?"
"Non è proprio una preoccupazione, è più un pensiero ecco".
"Sai che se questo non ti rende felice, nessuno ti lega qui vero?"
Non può averlo detto davvero.
"Lo so, io voglio stare qui"
Mi guarda senza dire nulla.
"Vieni qui" dice allargando le braccia.
Mi addormento guidata dal suo respiro, le mie narici si riempiono di acqua di colonia e deodorante, un'odore insolito, ma mi piace.

La mattina seguente
Apro gli occhi per la troppa luce filtrata dalle finestre.
Sento un mormorio generale a piano di sotto.
Mi alzo e incontro la mia immagine nello specchio.
Ma che.
Sono quasi nuda praticamente, indosso solo la maglietta di Dom e le mutandine.
"Non è successo nulla ieri sera se è questo che ti chiedi"
"Ah.....ok"
"Mi sembri un po' delusa"
"Oh no affatto, te la devi guadagnare Toretto" dico guardandolo con aria di sfida.
"Quando sarai pronta"
Non mi aspettavo una risposta del genere.
"Ti aspettavi un altro tipo di risposta vero?"
"In effetti si"
"Io non sono lui"
"Lo so"
"Questo allora ti dovrebbe bastare"
Guarda la mia immagine riflessa nello specchio.
"Sai, vorrei che tu vedessi quello che vedo io"
"E cosa vedi?"
"Il mondo nei tuoi occhi e la velocità nel tuo cuore"
Rimango a pensare alle sue parole.
"Comunque la carne è quasi pronta"
"Scusa ma che ore sono?"
"In realtà sono quasi le due"
"OH MIO DIO POTEVI SVEGLIARMI"
"No, dormivi troppo bene"
"Dammi due minuti che mi vesto e sono lì"
"Fai con calma"
Esattamente 10 minuti dopo sono in giardino con gli altri.
Beviamo corona e siamo felici di rivederci.
Vedo Han e la domanda mi viene spontanea.
"Come hai fatto a riconoscermi quella sera?"
"Mh? Non lo so, istinto credo"
"Mh....ok"
Il mio rapporto con loro è cresciuto tanto, sopratutto con Bryan.
"Ei Li"
"Ei Bryan, come va?"
"Al solito, tu con Dom?"
"Devo dire che sto bene, non me lo aspettavo eppure mi ha stupita questa cosa"
"Dom sa dare tutto quello che ha a volte, questo mi piace di lui, lo stimo"
Sorrido alle sue parole.

Qualche minuto dopo
"Ei ragazzi la carne è pronta"
Ci sediamo al tavolo.
Mi ricordo che Bryan mi aveva detto di non toccare nulla finché non si fosse detta la preghiera, l'errore che probabilmete avrei fatto io lo ha fatto Han.
"AHAHA PREGHIERA, MUOVITI" lo scherniva Bryan, deve essere una cosa importante per loro.
"Ok ok, grazie signore per aver benedetto questa tavola, per aver riunito amici e vecchie conoscenze, ti ringraziamo per il cibo"
"Beh potevi fare di meglio"
"Che vuoi?"
Sono seduta vicino a Dom che di conseguenza è seduto vicino a Mia a capotavola.
Dopo Mia c'è Bryan seguito da Han.
Vicino a me invece c'è Roman seguito poi da Tej.
Letty non si è più fatta vedere, forse è meglio così ma vedo che Dom ne risente molto, alla fine sono cresciuti insieme e lei fa parte della sua famiglia.
I giorni passarono tranquilli, finché non arrivò una telefonata a casa Toretto.
"Pronto?" Risposi io perché Dominic aveva le mani sporche di grasso.
"Vorrei parlare con il signor Toretto"
"Ora non può, però può dire a me"
"Conoscete Letty Ortiz?"
"Si, perché?"
Dom mi guarda con sguardo interrogativo.
"È stata assassinata e servirebbe qualcuno che viene a ritirare il corpo per il funerale"
A quelle parole il mio cuore si ferma.
Guardo Dom che rimane paralizzato perché non parlavo più.
"Passeremo io e Mia Toretto"
"Ok, a presto"
"A presto"
Attacco il telefono posandolo sul piano degli attrezzi del suo garage.
"Che è successo?"
"Dom..."
"Dimmelo"
"Non so come dirtelo è questo il punto"
"Dimmelo e basta"
"Letty....è "
"No..."
"Si Dom, è stata assassinata"
"Da chi?"
"Non lo so ma ti prometto che lo scopriremo"
Mi avvicino per abbracciarlo, ma mi respinge.
"Voglio stare un po da solo"
"Ok"
Esco dal garage e mi diriggo verso la cucina.
"Mia?"
"Si?"
"Domani mi accompagni a fare una cosa?"
"Si certo, cosa?"
"D-devo andare a ritirare il..."
"Cosa?"
La odiavo è vero, ma non mi aspettavo questo, alla fine faceva parte della famiglia di Dom come ne faccio parte io.
"Il corpo di Letty" quasi sputo quelle parole amare.
"In che senso?" Mia è diventata bianca.
"È stata assassinata"
"N-n-on può essere, Dom lo sa?"
Annuisco con la testa rivolgendo lo sguardo al garage.
Lui è li. Immobile. A fissare il vuoto.
"Non l'ha presa bene"
"Immagino"
Le scende una lacrima dagli occhi.
"Lo so che è dura, non andavamo d'accordo ma avrei voluto sistemare le cose"
"Lo so, immagino, sei buona anche con chi con te non lo è"
Sorrido a quelle parole.
Dopo il funerale di Letty tutto si era fermato.
Dom si era fermato.
L'unica cosa che facemmo era spostarci da Los Angeles alla Republica Dominicana.
Li cominciammo a fare qualche colpo, niente di speciale, le solite cose.
"Io me ne andró" mi dice mentre stappa una corona.
"Perché?" Dico presa dal panico.
"Gli sbirri ci stanno addosso e non voglio che tu sia li quando mi prenderanno"
"Non puoi andartene Dom, lo sapevi che era una vita pericolosa, e ora ti tiri indietro?"
"Lo faccio per te"
"Fa come vuoi, correre o morire, questo mi hai detto oggi mentre facevamo il colpo, e ora te ne esci cosi?"
"Non devi guardare quando mi prenderanno"
Non mi lascia neanche il tempo di ribbattere e se ne va.

Qualche settimana dopo
Da quello che so Dom è in Messico.
Io continuo a stare a casa di Mia.
Ha cominciato a frequentarsi con Bryan e questo mi piace, ma molte volte mi sento di fare la terza incomodo.
"Tornerà vedrai" mi diceva Mia i primi giorni.
Neanche lei ci credeva a quello che diceva ma le serviva speranza e io non ero nessuno per negargliela.
"Ei Li, ti posso parlare?" Guardo Bryan appoggiato allo stipite della cucina.
"Certo, dimmi"
"Ehm....in privato"
Guardo Mia che lo uccide con lo sguardo.
"Bryan non ti azzardare a mamdarla in qualche tua missione suicida" gli urla contro.
"No Mia tranquilla"
Ci spostiamo in giardino e appena ci sediamo sulle sedie che si trovano intorno al tavolo comincia a parlare.
Parla di qualche pista sulla morte di Letty.
So della vita precedente di Bryan, faceva parte della polizia e sicuramente sarà rimasto in contatto con qualcuno.
"Si tratta di un cartello della droga Messicana"
"Del tipo?!" Dom mi aveva parlato di un grosso cartello della droga.
"Braga"
"Ah si ho capito, quindi?! Qual'é il punto?"
"Che se trovi Braga, trovi chi ha ucciso Letty, e se trovi chi ha ucciso Letty, trovi Dom"
Sentire quel nome mi fa venire il volta stomaco, mi ha abbandonato qui.
"Ok...riesci a farmi entrare?"
"Il posto nel cartello devi guadagnartelo, ma non avrai problemi perché guidi bene, l'unica cosa posso farti entrare nella corsa"
"Mh...ok"
"Se ci riesco vengo anche io, ma non è detto che ci riesca"
"Okk, si le spalle coperte non fanno mai male"
"Ti faccio sapere appena mi avvisano"
"Ok, tienimi aggiornata"
Guarda cosa mi fai fare Dominic Toretto.






Spazio autrice.
Salve caro lettore.
So che sono in ritardo ma mercoledì ho l'orale della maturità.
Spero che il capitolo vi piaccia, dopo mercoledì sicuramente pubblicherò giornalmente o almeno 2/3 capitoli a settimana.
Buona lettura.

Il tutore- Dominic Toretto-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora