Il colore rosso (strecico)

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tw: .. omofobia; bullismo





Il colore rosso, da sempre associato all'amore, per Strecatto De Lucis non aveva mai avuto nessuna attrattiva, fino al primo giorno di scuola. Il piccolo De Lucis lo odiava. Ogni volta che entrava in quel luogo era assalito da risatine di scherno, sguardi straniti e occasionali pestaggi. Anche gli insegnanti, però, non erano da meno. Stre era sempre stato il solito ragazzo diverso, aveva sempre preferito colori, vestiti e accessori femminili; il suo colore preferito era il viola, perchè era un colore luccicante! Lui voleva eliminare tutti gli stereotipi per le generazioni future, voleva luccicare. Da quel primo giorno di scuola però, Strecatto De Lucis, cambiò idea. Il suo colore preferito sarebbe diventato il rosso. Quel giorno, infatti, un ragazzo si sedette accanto a lui; capelli rossi, occhi del medesimo colore e sguardo furbo. De Lucis pensò che il ragazzo si fosse seduto lì per poterlo schernire più da vicino, ma si stupì quando lui gli porse la mano. -Ciao, io sono Nicola, ma puoi chiamarmi Cico.- esclama il nuovo arrivato con espressione raggiante. -Piacere, io sono Stefano, Stefano De Lucis, ma qui tutti mi chiamano Strecatto.- Stre abbassa gli occhi sulla sua felpa viola e i suoi pantaloni in tinta. - Puoi benissimo capire il motivo da te.- Rimase spiazzato quando vide il compagno fare un sorriso sincero. -Sei simpatico, posso chiamarti Stre? Vorrei avere qualche amico in questa nuova scuola...- Il giovane De Lucis era felicissimo di questa nuova svolta nella sua vita monotona, qualche amico non gli avrebbe di certo fatto male, anzi! - Oh beh... va bene Cico!- esclama Stefano al settimo cielo per la gioia lanciando un urletto stridulo che fece girare tutti quanti. -I signori Tobbi e De Lucis sarebbero pregati di fare silenzio- li ammonisce la professoressa di matematica. I due ragazzi si scambiano uno sguardo complice ed un sorriso cominciando a prendere appunti. Le lezioni si susseguono, una più noiosa dell'altra fino a che, l'ultima ora, la spiegazione viene nuovamente interrotta dalla vicepreside che annuncia l'imminente fiera di scienze, e consiglia ai ragazzi di formare delle coppie per iniziare a lavorare sul loro progetto. Istintivamente Stefano sposta speranzoso lo sguardo verso Nicola che annuisce. -Ovvio che lo facciamo insieme questo lavoro Stre- Suona la campanella che segna la fine delle lezioni e Nicola si alza in fretta e furia per andare nel giardino a fumarsi una sigaretta, seguito ovviamente a ruota da Stre. - Non sai che quella roba fa male?.- domanda il più piccolo con aria seria. -Si, ma tanto non mi importa- Ribatte il rosso continuando ininterrotto a fumare. -E a me non pensi?- continua Stefano affranto. -Ti preoccupi per me piccolo evidenziatore viola?- il ragazzo in questione arrossisce, incantandosi a guardare i magnifici capelli dell'amico che si muovevano leggermente con l'aria. - Si, ti dà per caso fastidio?- borbotta Stre rimanendo ancora immobile. -Strecatto De Lucis, se borbotti ancora giuro che mi fumo tutte le sigarette sulla faccia della terra.- interviene Cico. -Beh, quando ci incontriamo per il progetto?- dice Stre cambiando completamente discorso. -Più tardi a casa mia. Ci vediamo da me alle 16, non mancare- annuncia fiero Nicola e, senza attendere la reazione del ragazzo, si dirige verso il cancello della scuola sparendo alla vista. Stefano torna a casa sua ma, dopo una breve e intensa discussione con i suoi, decide che è meglio girare a vuoto per la città con le sue valigie non potendo, ne volendo tornare a casa sua. I suoi genitori, infatti, lo hanno appena cacciato di casa solamente perchè lui, per loro, non era "normale". Ste non aveva fatto nulla di male, semplicemente aveva deciso di rivelare la sua natura omosessuale e, da qui, la sua nuovissima cotta per Cico. -Cosa è diventato nostro figlio, Evie?- aveva detto suo padre. -Non lo so, caro- così aveva risposto sua madre. -Abbiamo preso una decisione, Stefano De Lucis, vogliamo che tu prenda la tua roba e te ne vada. Immediatamente.- e così ha fatto. Ora è seduto nel parco, a piangere sotto un albero dalle foglie rosse per l'autunno, aspettando un messaggio dal suo innamorato che, però, non tarda ad arrivare in carne ed ossa. -Ehy Stre!- Lo saluta Cico notando solo in un secondo momento le lacrime dell'amico. -Che è successo?- gli domanda preoccupato -Nulla Cico, nulla...- risponde tristemente De Lucis alzandosi con le sue valigie. -andiamo.- Nicola guarda incuriosito le valigie pesanti che Stefano porta con se, offrendosi per aiutarlo ma ricevendo un netto rifiuto. I due ragazzi arrivarono alla sontuosa villa di Cico, anch'essa completamente rossa. Il confetto si guardò attorno estasiato mentre il rosso scrollava le spalle con indifferenza. -Non è nulla di che, è la casa vacanze della mia famiglia, e quando non ci sono loro ci stò io- spiega aprendo la porta e facendo cenno all'amico di entrare e di sistemare le sue valigie in un angolo. -Ora che siamo solo noi due, mi puoi spiegare perchè piangi?- domanda ancora preoccupato Cico mentre Stre si accomoda sul divano ancora con le lacrime agli occhi. -Cico...- il minore prese coraggio -mi hanno cacciato di casa, potrei stare da te? So che sembra affrettato...- Nicola lo abbraccia, mentre Stre appoggia la sua testa sulle spalle e porta le mani tra i capelli del rosso respirando il suo profumo di ciliegia. -Mi prometti che non mi caccerai via dopo quello che sto per dirti?- sussurra tremante il confetto. -Dimmi tutto Gattino- sussurra Cico tenendo stretto il suo fragile amico. -Io, beh... da quando ti ho visto stamattina ho cambiato completamente me stesso... sono stato cacciato di casa per amore, ed ho accettato questa sorte sempre per amore.- fa una piccola pausa -quando ho detto ai miei genitori che mi ero innamorato di un amico, mi hanno detto che dovevo andarmene...- Cico sgrana gli occhi stupito -Che mentalità chiusa... Chi è questo tuo amico se posso sapere?- El rosso è curioso di sapere per colpa di chi, il suo piccolo gattino è stato cacciato di casa. -beh... sei tu quell'amico. Cico Tobbi.- A Cico cadde il mondo addosso; per colpa sua un amico era stato cacciato di casa, e lui doveva fare qualcosa per rimediare. Ma prima voleva portare un sorriso sulle labbra di Stre, così prese la parola. -Stefano De Lucis, io stamane sono venuto a sedermi accanto a te, perchè mi attirasti fin da subito nei corridoi.- Nicola prende il viso di Stefano tra le mani. -Ti amo Strecatto- e lo bacia. Mentre i due ragazzi rimangono immersi nei loro pensieri, tutto attorno si fece distorto, e lo scenario cambiò. Attorno a loro tutto era immerso nelle fiamme, con lava ovunque e strani esseri volanti. -Dove siamo... Finiti- Domanda Stre rimanendo abbracciato al suo amico -Non lo so Stre..- risponde balbettando il rosso mentre si guarda attorno. -Ma voi che ci fate qui?! Chi siete?.- Le voci provengono da due figure rosse come tutto il resto. -Veramente vorremmo saperlo anche noi.- Sbotta Stefano facendosi avanti. -Oh, bene, i due novellini.- Altre due figure appaiono dalle fiamme. -Strecatto De Lucis e Cico Tobbi. Siete stati mandati qui da tuo padre, Stre.- i due ragazzi si guardano stupiti -e dove siamo?- domanda quindi Stefano. -Voi siete all'inferno.- ribatte la prima coppia di ombre. Rosso, rosso ovunque, è l'unico colore che, adesso, Strecatto De Lucis potrà vedere per l'eternità. Suo padre lo ha maledetto, lo ha ucciso e mandato all'inferno assieme al ragazzo che lo aveva fatto diventare un'errore. Però ai due innamorati la cosa non pesò affatto, finalmente potevano stare insieme senza nessuno che gli desse contro. Assieme ricevettero anche un compito molto importante. Trasportare giù, all'inferno tutti gli assassini che avevano ucciso per omofobia. Più ne avrebbero portati con loro, prima se ne sarebbero andati da quel posto tutto rosso che, ai due innamorati, non dispiaceva tanto; soprattutto a Nicola. -sai confettino, ho sempre pensato che sarei finito all'inferno; ma con te accanto è cento; anzi, mille volte meglio- Passò qualche anno, e i due ragazzi vennero spediti nuovamente in missione ma, quando arrivano sulla terra, si ritrovano umani, come prima che accadesse tutto quel disastro. -Ma... Stre, qual'è il tuo colore preferito?- -Il rosso Cico, il rosso.- ribatte Stre ridendo -E come mai? Se posso sapere?- chiede ancora una volta Nicola. -Perchè è il TUO colore- concluse Stre abbracciando il ragazzo di fronte a lui. -Ti amo, piccolo De Lucis.- -Anche io, grande Tobbi- Eh già, il colore rosso, colore dell'amore e.. di Cico. -Questa bimbi è la nostra storia, la nostra storia preferita, vi piace?- Domanda Cico ai suoi due bambini. -Molto papà, la prossima volta raccontatene una con il colore viola!-
Infatti, dopo che il loro lavoro di giustizieri era finalmente finito, e per i due ragazzi era il momento di iniziare una nuova vita. Insieme si trasferirono, e continuarono gli studi; uscendo dalle rispettive università con ottimi voti. Quando furono nell'età giusta si sposarono ed adottarono non uno, non due ma ben tre bambini: Scintilla, Giada e Red. Completando così il loro piccolo paradiso personale; in attesa di raccontare loro la più luccicante storia sul colore viola






avvertenza
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devo revisionarla perché jeez; alle 4.45 del mattino avrò sparato sicuro qualche cazzata. L'originale deriva da un tema fatto per la scuola so ye-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 28, 2022 ⏰

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