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La notte procede, fino a quando non sentiamo un sospetto suono robotico proveniente dalla camera da letto di Padmé. Obi-wan ed io balziamo in piedi all'istante, e corriamo verso la sua stanza; spalanchiamo la porta ed entriamo.

Padmé ha l'aspetto di essersi appena svegliata a causa nostra, ed è allora che capisco di essermi sbagliato. -Che succede?- domanda, confusa.

Ora che la vedo così indifesa mi verrebbe voglia di stringerla, e di lasciarla dormire fra le mie braccia.
Ma cosa dico. È una mia amica, ma soprattutto è la senatrice Amidala, non succederà mai una cosa del genere. Se voglio che questa cosa funzioni e sia efficace al fine di difenderla e proteggerla, in modo da essere finalmente proclamato Jedi e non più Padawan dal consiglio, allora i sentimenti, o qualunque cosa io stia provando nei suoi confronti, devono essere soppressi. I Jedi, mi hanno insegnato, non si fanno trasportare dalle emozioni, non lasciano che una piccola emozione diventi ossessione, o peggio, sentimento. Un bravo Jedi è razionale, buono e umano certo, ma sempre razionale; un bravo Jedi pondera le sue decisioni con intelligenza. Se mi lascio andare, allora non mi saró meritato il titolo di Jedi.

Torno serio e presente, la guardo -Mi dispiace senatrice, credevamo di aver sentito un rumore ambiguo. Non interromperemo più il suo sonno, buonanotte.- mi sorride lievemente, annuisce e si sdraia, mentre Obi-wan ed io usciamo educatamente dalla porta.
-Eppure ero così sicuro di aver sentito qualcosa..- borbotta Obi-wan, che riceve immediatamente la mia attenzione.
-Esatto. Sembrava il rumore di un..-
Mi interrompe -Un microcheap!- bingo. -Qualcosa che i separatisti potrebbero aver instaurato nella sua stanza per controllarla!-
La sua conclusione non fa una piega, il che mi turba. E se le facessero del male? Se stare nel palazzo sia troppo rischioso ormai?
-Dobbiamo trovare il cheap e toglierlo immediatamente!- esclamo con un filo di rabbia nel mio tono di voce, rabbia che è destinata ad accrescersi; ma Obi mi ferma per un braccio.
-Anakin, devi essere razionale.-
-Ma Padmé st-
-Domattina troveremo una soluzione concreta. Eliminare il cheap non sarà di certo ciò che la toglierà dai casini. Consulteremo il consiglio e capiremo come agire sul lungo termine. Ora dormi, Padawan. Riposa.-
Sbuffo pesantemente. Ha ragione, ma non posso dormire mentre qualcuno spia la senatrice. A dire il vero, non riesco a dormire e basta. Cammino avanti e indietro per la stanza.

-In realtà Obi, sono mesi che dormo male.- sospiro, mentre mi siedo su una poltrona, fortunatamente comoda e avvolgente.
-Amico...che succede?- domanda preoccupato, avvicinandosi a me. -Ancora quegli incubi?-
Annuisco. -La notte è un momento terribile, mi sento...- mi fermo, non voglio essere vulnerabile agli occhi delle persone. Neanche a quelli di Obi-wan. -Fa niente.-

Mi sento annegare.

Il giorno seguente incontro, anzi incontriamo, il consiglio dei Jedi, al quale spieghiamo l'accaduto e la deduzione di Obi-wan, con il quale si congratulano. È stato lungimirante.

-La senatrice Amidala in pericolo potrebbe trovarsi.- dice Yoda, seduto ben comodo sulla sua sediola -Allontanarla dal centro e dal palazzo per un po' dovrete!-
Allontanarla dal palazzo? E dove dovremmo portarla? Questa è casa sua.
-Maestro Yoda, e dove la portiamo?- domanda Obi-wan, dando voce ai miei dubbi. Lo ringrazio mentalmente.
-Vedi Obi..- prende la parola il maestro Windu, un uomo affascinante e cauto, tipico di un maestro Jedi -La signorina Amidala è nata e cresciuta a Naboo, questo è a tutti gli effetti il suo pianeta natale. Ma la sua famiglia vive in periferia, tra le verdi pianure. È lì che la porterai.- e improvvisamente mi congelo. Perché "porterai?"? Perché sta guardando esclusivamente me, quando la domanda era stata posta dal mio amico?
-I-io?- tentenno.
-Anakin, l'esercito di droidi minaccia di attaccarci, di distruggere non solo il palazzo ma l'intero pianeta! Abbiamo la necessità di avere Obi-wan qui. Tu sarai il Jedi incaricato di proteggere la senatrice. Te la senti?-
Se me la sento? Ho aspettato questo momento per anni: il momento in cui avrei potuto trascorrere del tempo con lei. Ma è davvero la cosa giusta? Rischiarmela così?
-Me la sento.- le parole escono spontanee. Okay Anakin, te la senti.
I membri annuiscono, credo orgogliosi della mia decisione, e la pacca di Obi-wan sulla mia spalla mi fa sorridere sonoramente.

Ora devo dare la notizia della partenza alla senatrice; chissà come la prenderà.

Padmé's pov

Oggi sono distratta: prestare attenzione alle parole del Cancelliere Palpatine non è mai stato così difficile. La mia mente è occupata da qualcosa...o da qualcuno. Sarà il fatto che mi sento minacciata da pericoli continui, e, anche se non lo ammetteró mai di fronte a nessuno, sono terrorizzata. Sapere che Anakin ed Obi-wan sono a palazzo per proteggermi mi fa piacere: sono due miei vecchi amici, e rivederli in un periodo così duro per il Senato e per il pianeta mi ha fatto bene al cuore. Mi dà la forza di continuare a lottare per far trionfare una volta per tutte la Repubblica, la democrazia: i miei ideali di libertà, cose che contano infinitamente per me.

Nonostante questo, da quando Anakin è in giro per il palazzo non mi do pace; è cresciuto e maturato, potrei quasi osare affermare che è molto bello! I suoi grandi occhi di un azzurro glaciale sono magnetici e incutono al contempo pace e timore, anche a causa della profonda cicatrice che attraversa la zona superiore del suo volto; le sue labbra piene e rosee sembrano così morbide. È robusto e di alta statura, e i suoi vestiti tipicamente associati al vestiario di un Jedi lasciano intravedere dei muscoli ben definiti, fasciandolo alla perfezione; la sua spada laser è riposta nella cintura. Infine, ha lasciato crescere i suoi capelli biondo cenere, mossi con qualche morbido riccio, e incorniciano il suo bellissimo viso. La sua immagine è stampata nella mia mente da ieri, ma so per certo che lo stesso non è per lui: è un Jedi, anzi un Padawan, un allievo, ed io sono una Senatrice. Non c'è spazio nella galassia per qualsiasi cosa che vada oltre l'amicizia.

Mentre combatto contro i miei pensieri, ecco che la realtà mi tradisce: sento bussare, per poi udire la sua voce.

-Signorina Amidala! Sono Anakin Skywalk-
-Avanti!- esclamo, per poi alzarmi in piedi appena entra nella mia stanza.
Rimane sul ciglio della porta, come se volesse stabilire una qualche distanza di sicurezza tra i nostri corpi. Ci guardiamo per qualche secondo e a me sembrano ore, così decido di rompere il silenzio.
-Ehm..c'è qualcosa che vuoi dirmi?-
-Oh, ehm, si! Ecco vedi..- si avvicina di poco -Il consiglio mi ha dato l'ordine di portarti via dal palazzo.-
-Via da Naboo?!- esclamo.
-No!- Si avvicina, come per confortarmi -Mi hanno parlato della tua casa in pianura..-
-Vogliono allontanarmi da qui..- sospiro, lasciandomi andare sulla poltrona, dove mi siedo. Allora il pericolo è imminente, se non posso nemmeno più vivere nel mio palazzo.
-È per proteggerti Padmé.- abbassa il tono di voce, ma è estremamente serio.

Finalmente mi ha chiamata Padmé. Non senatrice Amidala, ma Padmé. Scommetto che gli è uscito spontaneo.

-Ma il mio posto è qui. Non posso scappare dai problemi. Non posso scappare da una minaccia che vuole me! Che per colpire me farà del male ai miei sudditi!- il cuore batte forte nella mia gabbia toracica.
-Padmé..- mi raggiunge e si inginocchia di fronte a me, per poi afferrarmi le mani. -Guardami- lo guardo. -Lì sarai al sicuro. I Jedi penseranno ai tuoi sudditi e al tuo palazzo, te lo prometto.-
Sospiro sonoramente e stringo le sue mani.
-Va bene, Anakin.-

Aggiungo le ultime cose in valigia; mi assicuro di aver salutato tutto il personale del palazzo, compresi Obi-wan, Yoda e Windu, che ringrazio con tutto il cuore per il prezioso aiuto che mi stanno offrendo.

Anakin, insieme al suo droide, R2-D2, mi sta attendendo nel cortile del palazzo; lo raggiungo. Mi aiuta a caricare la valigia sulla navicella e partiamo: mi ha detto che il viaggio durerà all'incirca una notte. Domattina saremo a casa mia, e questo mi rende immensamente felice. Non vedo la mia famiglia da diversi anni: sono diventata regina di Naboo a quattordici anni, poi senatrice, e in tutto questo mio percorso in politica i miei genitori e i miei fratelli non sono stati molto presenti. Non gliene faccio una colpa, a detta loro è una vita difficile quella che ho deciso di condurre, ma sono ugualmente fieri di me.

Anakin's pov

Mi dispiace che il consiglio abbia preso una decisione così importante per lei senza consultarla; ma non mentiró, sono felice che questa sia stata la scelta. Non poteva stare a palazzo un giorno di più, era troppo rischioso.

Spero solo che Obi-wan stia bene: sono sicuro che se la caverà. È il Jedi più in gamba che conosco. Ma che dico, l'uomo più in gamba che conosco. È la mia famiglia ormai.

È quasi notte ormai, e Padmé sta cercando una posizione comoda per riposare. Mi piacerebbe dormire, ma ormai ci ho rinunciato; finché non mi accerteró io stesso che mia madre è salva e si trova al sicuro, non credo dormiró. Così mi siedo, e cerco almeno di rilassarmi: mi faccio cullare dalla pace e la calma che lo spazio mi infonde.

Amo la galassia, farei di tutto per tenerla al sicuro.

Domani sarà una giornata lunga.

Un'amore che viaggia per la galassiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora