Canto dell'amante

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Ah, mia amata!
Come potrei mai lasciare andare l'ancora del tuo ricordo?
Dovessi rivederti per l'ultima volta e non sorriderti più, non scorderò mai i tuoi occhi, né me ne rattristerò.
Sono pronta al macabro spettacolo della vita, che fa danzare e volare in cielo questi nostri miseri corpicini: nonostante la tempesta del destino, serberò sempre il tuo amore, nel cuore mio.
Dovessi morire, e le porte dell'Inferno chiudersi dinanzi ai miei occhi, e le profondità abissali divorarmi, terrò in pugno il ricordo del tuo sorriso.
Dà angoscia il vivere di un consumato amore: l'anima non cresce più.
No, io continuerò ad amare, sognare, sperare... in te!
Ovunque io mi trovi, io so che tu vivi, esisti, respiri: questo mi basta.
Sentire il perpetuo soffio della tua anima, nonostante le infinite miglia a staccarci.
Non mi duole sapere quanto irrazionale sia la mia volontà: non è forse del tutto irrazionale, la fede?
Noi umani siamo irrazionali, fino al midollo.
Siamo folli che cantano innanzi al cataclisma!
E così anch'io pregherò, giungerò le mani, mentre il sangue mi divora e le mie gambe cedono, sognando il tuo sorriso.

(Canto dell'amante, Luglio 2022)

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