Canto dell'avvizzito

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Il guscio dell'anima è secco, dall'esterno non riesce ad assorbire né fervente allegria, né profonda disperazione. L'anima prova solo delusione verso ciò che la circonda, il suo guscio, il cuore si secca.
La vita è secca.
Vale la pena di vivere una vita così?
In cui le emozioni ti sfiorano e basta?
Le emozioni, caratteristica degli umani: ha senso vivere senza provarle appieno?
La capacità di comprendere quasi interamente il mondo e la realtà causa un'assenza di stupore, nessuna novità. L'intelletto umano uccide.
Gran parte delle cose che ti circondano sono sempre le stesse, deludenti. Non hai speranza di qualcosa di nuovo, qualcosa che ti stupisca.
La monotonia è deludente, il cuore non è bagnato dalle onde splendenti del mare da tempo.
E se qualsiasi novità, per quanto assurda, non ti stupisse più?
Cosa potrebbe mai renderti felice?
Ormai a me non resta che questo guscio avvizzito: un cuore che cade a pezzi.

(Canto dell'avvizzito, tratto dal "De Omnia II", Ottobre 2020)

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