Capitolo 2.
Meg: Tu sei un parente degli sposi?
Io: No. Sono la collega di lavoro della sorella.
Meg: Ah. Joe è il cugino di Ryan,lo sposo.
Io: Bene.
Meg: E mi ha chiesto di accompagnarlo. Sai è in brutto periodo con la fidanzata.
Io: Mi dispiace.
Joe: A me no. Ora possiamo andare?
Meg: Certo,chiamo il taxi.
Io: Siete venuti in taxi?
Joe: Abitiamo vicino alla chiesa e siamo venuti a piedi.
Io: Ma se chiami il taxi ti fa pagare un sacco ora che dobbiamo andare in fila fino il ricevimento.
Meg: Non ha tutti i torti.
Joe: E come facciamo?
Io: Vi accopagno io.
Meg: Davvero?
Io: Ma certo.
Joe: Bhe allora grazie.
Io: Per di qua.
Finalmente usciamo dalla chiesa e ci incamminiamo verso la mia auto.
L'ho parcheggiata abbastanza vicina e ho fatto veramente bene.
Meg: Oh cavoli sono già bloccati in fila.
Joe: Yuppi.
Molto ironico a quanto pare. Forse manco a loro importa essere qui.
Saliamo in macchina e parto mettendomi in fila.
Io: Ecco siamo fermi qui.
Meg: Questo si chiama inquinamento ambientale. Non lo sanno?
Joe: A quanto pare preferiscono così.
Seduta alla mia destra c'è Meg e dietro il posto del guidatore Joe.
Ogni tanto mi sento il suo sguardo perforare lo specchietto retrovisore. Ma come riesce?
Io: Voi ci volete andare?
Meg: No è un incubo.
Joe: Ma ho fame.
Io: Lasciate fare a me.
Appena arrivo al semaforo,invece di voltare a sinistra,volto a destra allontanandoci da quel matrimonio.
Meg: Hai sbagliato strada.
Io: Lo so.
Joe: Ma ci stai rapendo?
Io: Ma ti pare!? No. Abbiamo fame,non vogliamo andare a quel palloso pranzo di nozze e andiamo a pranzare dove ci pare.
Meg: Giusto. Ma dove ci pare?
Io: L'unico posto vicino è questo.
Parcheggio la macchina e li guardo entrambi.
Joe: Oh sì! Mc Donald's.
Meg: Andata. Ho una fame da lupi.
Io: Allora entriamo.
Scendo dalla macchina e vado verso la porta principale.
Sento dietro di me le porte dell'auto che si chiudono e senza voltarmi premo sul telecomando delle chiavi per chiuderla.
Joe: Ma non siamo fuori luogo?
Meg: Sempre a lamentarti? Preferivi stare ore in fila con lo stomaco che ti urla"Ho fame aiutami"?
Joe: No. Va bene qui.
Entriamo e ci mettiamo in fila.
E meno male che è corta. Dopo 4 persone tocca già a me.
Ordino il mio solito Mc Chicken con Coca Cola e lo pago.
Ma la mano di Joe si mette davanti alla mia e mi costringo a guardarlo.
Io: Che fai?
Joe: Offro io.
Io: Ma non ti preoccupare.
Joe: Ci hai salvato da quella noia e ci hai portato fino qui. Te lo devo.
Meg: Giusto.
Io: Okay fai pure,grazie allora.
Joe: No,grazie a te.
Mi sorride e con il vassoio in mano mi allontano prima di cadere incantata dal suo sguardo.
{to be continued}
STAI LEGGENDO
When you look me in the eyes
FanfikceQuesta storia è un pò particolare. Un Joseph e un Nicholas diversi dal solito,come non li avete mai visti prima. Siete curiosi di leggerlo? Allora iniziate subito. Buona lettura,Erica.