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Capitolo 11.

Esco di casa e inizio a cercare in tutti i pub possibili della città. Ce ne saranno una 30ina o poco più.

E più entravo nei negozi e non lo vedevo,più temevo il peggio per lui.

Ogni tanto Meg mi chiama per sapere se l'ho trovato ed è difficile dirle sempre di no.

Poi decisi di fermarmi dentro uno di quei locali per bere una bella coca ghiacciata. Fuori ci sono almeno 35°C e io sto diventando un termosifone bollente. Avrò anche un aspetto orribile,il viso tutto paonazzo e sarei super in disordine,ma devo trovare Joe,costi quel che costi.

Mi avvicino al balcone del bar e mi siedo lì davanti.Poco più in la di me vedo una fila di 5 bicchieri da Martini e il 6 è pieno.

Guardo meglio e vedo la mano prendere quel bicchiere. Là la luce è molto cupa,quasi se non esistesse e nemmeno un raggio di sole entra in questo locale. Non riesco a vedere bene il volto ma sono sicura al 99,99% che sia Joe.

Mi alzo e mi avvicino sicura a lui.

Quando i suoi occhi freddi e vuoti incrociarono i miei,mi sono sentita morire dentro. Quegli occhi di cui mi ero persa erano diventati lo specchio della sua anima e io devo aiutarlo prima che sia troppo tardi.

Lo prendo per mano e lascio i soldi sul balcone per pagare l'ultimo drink. Lo trascino fuori e la luce del sole gli sbatte sul viso. D'istinto chiude gli occhi per ripararsi e per abituarli di nuovo a quella nuova luce,poi mi abbraccia forte e inizia a piangere in silenzio.

L'unica cosa che posso fare è stringerlo più forte a me e mettergli una mano sulla schiena per tranquillizzarlo.

Il mio cellulare continua a squillare ma ora non posso rispondere,non mi importa. Sono certa che è Meg e quando Joe starà meglio la chiamerò.

Restiamo così,in mezzo al marciapiede in silenzio. Solo il rumore delle macchine che passano interrompono quel silenzio,quasi perfetto. Se non fosse per la condizione di Joe.

Spero solo di aver fatto la cosa più giusta.

Ad un tratto lui si stacca da me,si asciuga le lacrime e si sforza a sorridere. Ancora non si è spiegato come mai io sia qui.

Joe: Grazie per avermi salvato da me stesso.

Io: Ho agito d'istinto.

Joe: Hai fatto benissimo,sappilo. Ma come facevi a sapere dov'ero?

Io: Non lo sapevo. Ho girato tutti i pub dopo la conversazione con Meg. Era preoccupata per te.

Joe: E tu sei venuta a cercarmi. Grazie.

Io: *sorrido* L'ho fatto con piacere,andiamo a fare una passeggiata,un pò di aria fresca ti starà bene.

Joe: Sì okay. Ma perchè sei venuta?

Io: Perchè sei importante per me.

Joe mi abbraccia di nuovo e quasi piango io dall'emozione. Non dico direttamente ciò che penso,ma con lui ci sono riuscita. Riesco ad essere me stessa,una nuova me.

Joe: Anche tu lo sei. E scusami se ieri sembravo uno psicopatico,non volevo ferirti.

Io: Bhe anche se ti conosco da solo 2 giorni devo dire che ho conosciuto diversi tuoi caratteri.

Joe: Cercherò di essere stabile allora.

Io: Come vuoi.

Così mi prende la mano e gliela stringo,non voglio perderlo di vista. Camminiamo tranquilli e sereni per le strade della città e noto tanti miglioramenti in Joe.

All'ennesima chiamata mi ricordo che Meg aspettava notizie da me ma come rispondo la trovo in lacrime.

Io: Che succede?

Meg: Nick era in macchina con Gessyca la sua attuale ragazza e hanno avuto un incidente.

{to be continued}

When you look me in the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora