U.I.

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Una volta tornati alla base la ragazza si recò da Pain che le disse: "Vieni con me dobbiamo sigillare questa abilità". Andarono in una stanza e dopo che il Deva compose dei sigilli lei cominciò a sentirsi svuotare, era una sensazione bruttissima. Una volta finito si accasciò a terra e Pain disse a Deidara che stava passando lì vicino: "Portala nella sua stanza". Quest'ultimo prese la ragazza che era quasi incosciente e camminando pensò: "comunque è proprio bella, forte, simpatica, chissà se è fidanzata, poi ha gli occhi bicolore sono davvero belli". La portò fino alla stanza di Itachi per poi bussare e dire ad Itachi: "Pain mi ha detto di portarla qui, non so cosa sia successo".

Itachi prese la ragazza mettendola sul letto, scacciando Deidara e pensando a cosa poteva essere successo. Dopo un'ora circa kei cominciò a svegliarsi, rendendosi conto di non essere in quella stanza e cercò di dire: "Chi mi ha portato qui?". Ma dalla sua bocca uscì solo un mugolio che però attirò l'attenzione di Itachi che era seduto su una sedia lì vicino e le disse: "Ti sei svegliata, come stai?". Era ancora troppo stanca anche per parlare, quindi sorrise e Itachi disse: "Ho capito adesso riposati poi mi spieghi meglio, adesso vado a prendere qualcosa da mangiare". Il ragazzo uscì ma lei continuò a pensare quanto dolore aveva provato quando Pain le aveva estratto quell'abilità, si sentiva veramente stanca.

Intanto al villaggio dalla foglia il team 7 continuava a fare missioni anche se a Sasuke mancava abbastanza Kei, ma l'amicizia con Naruto colmava abbastanza ciò. Quel giorno dopo gli allenamenti Sakura disse: "Perché non facciamo una passeggiata?". Sasuke: "Io vado a casa". Naruto: "E se andassimo a casa tua Sasuke?". Sasuke: "... Ok". Tutto il team si recò a casa di Sasuke e dopo che tutti ebbero mangiato cominciarono a chiacchierare fino a che Naruto dopo aver starnutito disse: "Ce l'hai un fazzoletto?". S: "Sì sono laggiù" disse indicando uno sgabuzzino. Naruto maldestro com'era cercando di prendere i fazzoletti fece cadere una scatola che si rovesciò per terra rivelando una miriade di lettere. Sakura: "Cosa sono?". S: "Non ne ho idea sono di Kei". Lei ne prese una e dopo averla letta disse: "Sono dal parte di un certo U. I., dalla lettera sembra essere il suo fidanzato". Naruto disse: "Chi potrebbe chiamarsi U.I? ah Sasuke ma tuo fratello non si chiamava Itachi, magari la sigla significa Uchiha Itachi". Sasuke: "è impossibile, Kei lo conosceva ma lui non ha nessun contatto con la foglia". Naruto: "Ti dà così fastidio pensare che Kei stia con tuo fratello?". Lui: "Sì". Sakura intanto aveva letto tante lettere e disse: "Ragazzi se vogliamo capire di più su di lei dobbiamo per forza indagare sull'identità di Kei, le lettere parlano di missioni, verità e organizzazione alba". Sasuke disse: "Non indagherò mai su di lei". Naruto: "Dai non prenderla sul personale vogliamo solo capire chi è U.I.". Sasuke: "Basta ripetere quel nome, lasciatemi quelle lettere, Kei è una ninja rispettosa non voglio che indaghiate su di lei". Naruto: "Perché non vuoi, hai paura della verità?". Sasuke: "No, voglio solo proteggere la privacy di Kei". Naruto: "Hai paura che stia veramente con tuo fratello e vuoi negarlo a priori. Sai che una sera l'ho beccata nel bosco con un ragazzo". Sakura: "Com'era?". Naruto: "Non l'ho visto bene però mi sembrava avesse la pelle abbastanza chiara e i capelli scuri legati in una coda bassa con alcuni ciuffi che cadevano sul viso". Sasuke: "Quindi?". Naruto: "Non sei curioso di conoscere chi è?". Sasuke: "No". Era nero dalla rabbia e dopo poco i suo amici andarono via, lui mangiò e si sdraiò sul letto, chiuse gli occhi ma la sua mente tornava a quelle lettere. Decise di alzarsi per dare loro un'occhiata e restò a guardarle e a indagare tutta la notte.

La mattina successiva continuò a pensare a quello che aveva letto, quelle lettere parlavano dell'organizzazione alba, passato e a volte sembrava che parlassero di lui. Dopo l'allenamento si decise ad andare negli archivi dell'hokage per indagare su Kei, non avrebbe mai voluto farlo ma ormai Naruto gli aveva messo in testa che U.I. fosse suo fratello, continuava a ripetersi che era impossibile Itachi non aveva più nulla a che fare con la foglia era solo un traditore, che doveva essere ucciso questo era il suo compito.

Aspettò la sera e corse fino agli archivi, entrò di soppiatto e dopo aver cercato prese il fascicolo di Kei Utsuna, non sapeva il suo cognome quindi era quello il suo cognome, bella scoperta. Aprì il fascicolo cominciando a leggere. Dopo pochi minuti aveva già letto tutto il suo percorso d'addestramento che era sfortunatamente identico a quello di Itachi, inoltre la sua abilità innata lo aveva stupito, metteva quasi i brividi il fatto che potesse copiare qualunque abilità. Stava per leggere le missioni e compagni di team quando arrivò Danzo che lo beccò con le mani nel sacco. Disse: "Uchiha cosa ci fai qui?". Decise di dire la verità: "Sto cercando delle informazioni su una mia amica". Lui: "chi è magari ti posso aiutare, d'altronde sei solo un ragazzino?". Lui: "Kei... Utsuna". D: "tu la conosci?". S: "vivo con lei da quando c'è stato lo sterminio del mio clan". D: "Vieni con me magari posso darti qualche informazione". Sasuke non si fidava ma acconsentì voleva sapere il più possibile subito, se Itachi centrava qualcosa lui doveva saperlo. Si sedettero su una panchina e Danzo disse: "Vedi Sasuke Kei è stata una mia sottoposta nella squadra Anbu penso che sia la più forte che abbia mai avuto a parimerito con Itachi. Cosa vuoi sapere di preciso?". Sasuke: "La sua storia". D: "Lei viene da un villaggio poco lontano da qui, lì rimane solo la sua nonnina, tutti sono morti per colpa di una catastrofe naturale poi è voluta diventare una ninja vista la sua abilità". S: "Lei centra qualcosa con Itachi?". D: "In che senso?". S: "Non nella strage genericamente". D: "Beh erano sicuramente molto legati, sono stati nello stesso team da quando erano bambini e se mi ci fai pensare la mattina dopo la strage del tuo clan Kei si è dimessa dalla squadra Anbu ma non penso che le cose siano collegate perché kei non stava molto bene in quel periodo, fatti bastare queste informazioni". Sasuke ripensò a tutte le cose che gli aveva nascosto la ragazza loro non si conoscevano solo hanno lavorato insieme per anni ed erano migliori amici, ma adesso lei lo odierà sicuramente me lo ha anche detto.

Tornò a casa anche se la sua mente aveva solo paura che quella persona fosse Itachi, quel codardo la persona che doveva uccidere, che odiava non poteva avere alcun legame con la bella persona che era Kei. Scoppiò in lacrime non poteva essere, perché la sua vita era così, si alzò e disse tra sé e sé: "Al massimo li ucciderò entrambi, io sono un vendicatore, ma la vendetta non serve, sì che serve, non migliorerà niente, non posso aspettare tutta la vita per qualcosa, sì che puoi alla fine ti libererai di questo peso uccidendo chi ti dà più fastidio. E se questo peso non se ne andasse?". Diede un pugno contro il pavimento e andò dormire e proprio in quel momento Naruto entrò dalla finestra dicendo: "so che hai indagato anche tu perché non confrontiamo le informazioni?". S: "Vattene non è un bel momento, poi chi ti permette di entrare in casa mia". Passarono alcuni mesi ma la situazione non era migliorata, su Kei nessuno aveva scoperto più niente da quella sera tutti i fascicoli erano spariti, come se fosse celato qualcosa dietro di lei. Sasuke cominciava a preoccuparsi aveva chiesto anche a Kakashi che gli aveva detto solo che in passato Kei era molto spietata. Ritornò alla sua vita era lui che si faceva troppi problemi.

Angolo autrice

Ciao a tutti, fatemi sapere cosa ne pensate per me è molto importante. Soprattutto perché è la mia prima storia.

Buona lettura. 

Come rompere un'illusione  ItachixOCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora