verità e dolore

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Entrambi i fratelli Uchiha erano distrutti dall'accaduto e la cosa peggiore era che nessuno poteva dare la colpa all'altro poiché Kei era stata colpita da entrambe le tecniche. Ormai era finita, Sasuke poteva benissimo uccidere Itachi ma non lo fece era arrabbiato con lui ma si era accorto che uccidendo Kei, il peso nel suo cuore non si era alleggerito; inoltre vedere suo fratello disperato davanti al pavimento insanguinato non aiutava poi le parole di Kei. In quel momento non vide più colui che aveva commesso la strage ma il suo nii-san, che sembrava avere un peso nel cuore molto più grande del suo. Itachi non riusciva a pensare sapeva solo che la ragazza che gli aveva detto sì, era morta per mano anche sua. Le lacrime non smettevano di scendere, non piangeva da tempo immemore ma adesso non poteva fare più niente si sentiva vuoto, sapeva che in quel momento Sasuke poteva ucciderlo ma non gli importava. Le parole di Kei gli riecheggiavano nella testa e doveva spiegare tutto a suo fratello ma non riusciva neanche a parlare. Forse la fortuna in quel momento poteva sembrare a loro avversa; quando Sasuke si alzò da terra barcollando e andò a prendere uno straccio per pulire il sangue di Kei, trovò una busta con scritto: "per Sasuke". Era la calligrafia di Kei ne era sicuro, la aprì e la lesse, al suo interno era spiegata tutta la verità su Itachi, il clan Uchiha e Kei. Il finale di essa era: "Sasuke per favore perdona tuo fratello, prometto che darò anche la vita perché tu non lo uccida". Sasuke stracciò la lettera piangendo e sotto voce disse: "Mi dispiace". Sasuke ci pensò su e alla fine giunse la conclusione che sapendo la verità su Itachi non riusciva a non perdonarlo, aveva deciso gli avrebbe ridato la sua vita quella che si meritava ma aveva perso, per colpa di una scelta impossibile.

Andò da lui e disse: "Nii-san". I: "Se vuoi uccidimi". S: "No". Si sedette vicino al fratello e disse: "mi dispiace, di averti odiato, hai dovuto fare una scelta impossibile". Lo abbracciò sorridendo, Itachi lo guardò e disse: "Come fai a sapere tutto?". S: "Kei mi ha lasciato una lettera, ti ridarò la vita che tu meriti". Itachi sorrise e lo ringraziò anche se il dolore era troppo forte, ma sapere che suo fratello gli voleva di nuovo bene era abbastanza per tenerlo in vita. Lui disse: "Resto qui, non ritorno all'akatsuki". Sasuke vedeva il fratello ancora abbastanza scosso e disse: "Hey, stai bene?". I: "No, c'è forse". S: "Senti adesso abbiamo bisogno di riposare che ne dici se andiamo a dormire".

La mattina dopo Itachi appena vide che erano le 6 si alzò, non era riuscito per niente a dormire e non pensava neanche al fatto che doveva mangiare. Si fece una doccia fredda e poi preparò la colazione a Sasuke che si era svegliato, quest'ultimo disse: "Nii-san non mangi?". I: "Non ho fame". S: "Anche Kei lo diceva sempre sai". I: "hai ragione". S. Sta mattina andiamo dall'hokage così non sarai più un traditore". I: "Ok". Una volta dall'hokage dovettero discutere per 2 ore prima che Tsunade disse: "Sono contenta che un prodigio come te sia di nuovo un ninja della foglia". Successivamente Itachi mandò una lettera a Pain e poi Sasuke gli chiese: "andiamo al campo di allenamento?". Una volta lì incontrarono Kakashi che disse: "Itachi perché sei qui?". Sasuke spiegò tutto velocemente e Naruto: "Quindi adesso Itachi è di nuovo al villaggio". S: "Sì". In quel momento arrivò Sakura che disse: "Itachi devo parlarti un attimo... in privato". I: "Ok". Una volta distante dagli altri la ragazza disse: "Riguardo a Kei... è viva". Itachi spalancò gli occhi e Sakura continuò: "Ma è in coma e non so quanto ci resterà". I: "Posso andare da lei". S: "per ora no, ma forse tra qualche giorno". I: "Grazie Sakura". Una volta tornati dagli altri Itachi ascoltò le parole di Kakashi mentre gli altri si allenavano. In quel momento sentiva poco il bisogno di vivere, si allontanò e si sedette all'ombra di un albero guardando le foglie che si muovevano, nella sua testa c'era solo l'immagine di kei che cadeva a terra, il sangue e le sue forse ultime parole. Ad un certo punto Naruto disse: "Voglio un attimo chiedere a Itachi se mi fa vedere il suo mangekyou sharingan". S: "No". N: "Perché?". Sasuke sussurrò nell'orecchio a Naruto: "Ti ricordi quello che è successo ieri, non sta bene, lascialo". N: "Cos'ha?". S: "Adesso sta riflettendo, kei è morta anche per mano sua è molto triste non mangia neanche, infatti devo tenerlo d'occhio". N: "è depresso?". S: "sì". Ormai era ora di pranzo e Sakura disse: "Per festeggiare, ho portato il ramen di Ichiraku e un dolce". N: "Grazie Sakura-Chan". Sasuke andò a chiamare Itachi che disse: "Sasuke non ho fame". S: "No, adesso mangi". I: "Per favore lasciami stare adesso vado a casa". Sparì in un secondo, nei giorni successivi Itachi usciva dalla sua camera solo per andare in bagno, Sasuke molto preoccupato contattò Sakura che una volta arrivata a casa sua disse: "Sasuke kun, vuoi stare solo con me senza Naruto?" S: "No, è per mio fratello, non mangia da giorni, sta male, molto". Sakura: "Hai provato a bussare?". S: "Sì la porta è aperta ma mi ha detto di lasciarlo stare". Dopo che ebbero preparato delle uova, Sakura aprì la porta della camera di Itachi, che era seduto sul letto mentre guardava una fotografia, lei si girò e disse: "Sasuke tu resta fuori". Si chiuse la porta alle spalle, si avvicinò ad Itachi e guardò la foto, dove c'era Kei sorridente. Sakura deglutì a vuoto e disse: "vuoi rivedere quel sorriso?". Il ragazzo non rispose e Sakura continuò: "Vuoi che i tuoi e i suoi sacrifici non siano vani, in questo momento lei vive anche dentro di te so che in lei c'è anche del tuo chakra. Se tu muori lei rischia. So che fa male ma supera anche questa, non arrenderti ora". Itachi alzò lo sguardò che sembrava senza emozioni, ma sapeva che dentro quel ragazzo si trovava un mostro più grande di lui, era tutto così tranquillo. La guardò negli occhi e disse: "non ce la faccio più". Itachi guardava gli occhi verdi di Sakura, la sua determinazione, non resse più tutto il dolore che aveva sopportato negli anni esplose. Come aveva fatto ad uscire dalla scatola in cui lui lo aveva rinchiuso. Cominciò a tremare, mentre le lacrime cominciarono a uscire senza fermarsi, si mise le mani sulle orecchie non voleva sentire più niente. Sakura lo sapeva bene era un attacco di panico ma non sapeva cosa fare, il ragazzo la guardò negli occhi e disse: "Basta, vattene". S: "No, adesso ti aiuto". In un attimo nella mente di Itachi tutti ricordi si fecero vivi, un fiume in piena di emozioni negative che lo perseguitano da troppo tempo. Urlò: "Basta perché mi perseguiti, basta". Sakura uscì dalla stanza e disse: "Sasuke, hai dei calmanti nelle medicine?". S:" Lascialo primo o poi si calma". Sakura disse: "Sasuke guarda non sta bene, tutto il dolore che ha provato per anni, vai di là digli qualcosa". S: "Io non so consolare le persone". La ragazza cominciò a cercare in tutta casa ma non c'era niente, alla fine aprì il frigo, dentro oltre al cibo c'era una bevanda dolce a base di frutta, fra sé e sé pensò che magari il dolce poteva aiutare.

Ritornò da Itachi che sembrava essersi leggermente calmato rispetto a prima, si sedette sul letto e gli disse: "Hey, assaggia questo è buono". I: "N-on ho f-ame". S: "guardami hai bisogno di mangiare, se no il tuo corpo non funziona". I: "è finita". Sakura lo guardò in faccia, tutta la disperazione che teneva dentro da anni in quel momento era saltata fuori, aveva bisogno di aiuto, l'unica che poteva aiutarlo era Kei. In quel momento il ragazzo disse: "i tuoi occhi-i". S: "Cos'hanno i miei occhi?". I: "Sono simili ad uno di Kei". Lei istintivamente lo abbracciò e disse: "Mi dispiace tantissimo". In que momento esatto Itachi si ricompose, aveva capito avrebbe resistito finché kei non avrebbe aperto gli occhi. I: "Ti ringrazio Sakura". Lei sorrise e disse: "Non ti preoccupare capita". I: "Prima che kei venisse colpita le ho chiesto d sposarmi e lei ha detto sì". S: "Fidati che kei si sveglierà". 

Angolo autrice

Ciao a tutti, fatemi sapere cosa ne pensate per me è molto importante. Soprattutto perché è la mia prima storia.

Buona lettura. 

Come rompere un'illusione  ItachixOCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora