Cristalli e ricordi

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Dopo poco arrivarono al villaggio e inquadrarono il soggetto da isolare da lontano, poi Kei pensò: "Se andiamo tutti ci riconosceranno, posso farcela da sola, mi basta un'illusione vincolante". Si girò verso Itachi e disse: "Vado da sola se siamo in tanti ci in individuerebbero". Itachi: "Se pensi di farcela va bene".

La ragazza cominciò a camminare nel villaggio con il cappello dell'organizzazione che non faceva vedere la faccia, nella via era pieno di gente se era lì in mezzo l'avrebbe scoperta e avrebbe dato l'allarme, quindi creò un'enorme illusione e continuò a camminare, una volta che ebbe inquadrato il soggetto, si avvicinò passandogli affianco e creando un'illusione vincolante bloccandolo. Quest'ultimo sentendosi bloccato disse: "Chi sei come hai fatto?". Lei: "Shhh". Lui cercò di attirare l'attenzione ma appena lo fece tutte le persone si trasformarono in corvi, urlò e Kei dissolse le illusioni, il possessore dell'arte del cristallo cadde a terra lei gli diede la mano per alzarsi facendo così finta davanti alle persone di essere pacifica. Copiò l'abilità velocemente era migliorata in questo, poi disse: "Uchiha" e sparì.

In tanto Itachi e Kisame erano poco fuori dal villaggio e stavano parlando ovviamente di Kei, Kisame disse: "Chi mai avrebbe detto che Itachi Uchiha potesse innamorarsi?". Lui lo squadrò con lo sguardo e disse: "Io sono una persona come le altre, ma per proteggermi metto i sentimenti in una scatola e la chiudo a chiave". Kisame: "Kei possiede una copia della chiave?". Lui: "sì". Kisame: "I tuoi sapevano di lei?". Lui: "Mia madre l'ha scoperto la prima volta che l'ha vista, e l'ha presa bene; mio padre l'ha scoperto molto più avanti e l'ha presa piuttosto male visto che Kei non è Uchiha.". Kisame: "Non mi dire che vi siete fatti beccare da tuo padre?". Itachi rispose acido: "Sì". Kisame: "Adesso racconti". Itachi sospirò e decise di raccontare...

I due ragazzi avevano 15 anni, quella mattina Kei era appena tornata da una missione che era durata una settimana e dopo aver fatto rapporto all' Hokage era andata nel suo appartamento. Poi dopo essersi sistemata e riposata aveva deciso di andare da Itachi, era da più di una settimana che non si vedevano dovevano rimediare.

Si era recata fino ai possedimenti Uchiha con la scusa di doversi allenare visto che lì la guardavano tutti male e aveva bussato a casa della famiglia di Itachi sperando che suo padre non ci fosse, fortunatamente aveva aperto Mikoto che le aveva detto: "Ciao Kei com'è andata la missione?". Lei: "Molto bene anche se è stata lunga". Mikoto: "comunque Itachi si sta allenando con Sasuke al bosco, gli manchi tanto". Lei: "Grazie mille". La ragazza aveva corso fino al bosco, dove appena arrivata aveva visto Sasuke che cercava in tutti i modi di battere Itachi. Lei si era avvicinata salutando i due fratelli, Sasuke le era saltato addosso dicendo: "Kei!!!!". Lei si era lasciata andare sedendosi sull'erba, Itachi aveva detto al fratello: "Devi imparare ad essere un po' più garbato con le persone se no rischi di fare loro male, adesso vai dalla mamma si è fatto tardi io ti raggiungo tra un po'". Lui: "ma io mi voglio allenare ancora", Kei: "Sasuke poi ti insegno qualcosa io ma io e Itachi dobbiamo parlare di cose importanti". Appena Sasuke si era allontanato abbastanza Kei era scattata ad abbracciare Itachi facendolo finire per terra, Lui: "Devo dirti la stessa cosa?". Lei: "Non fare il distaccato che me l'ha detto tua madre che ti manco". A quel punto il ragazzo aveva cominciato a baciare la ragazza con trasporto fino a quando non si erano staccati per la mancanza d'aria e le aveva detto sorridendo: "Io non ho ancora capito perché mi fai questo effetto". Lei ironicamente gli aveva detto: "Scusa se vuoi vado via". Lui: "Com'è andata la missione?". Lei: "Bene, però non mi piace fare team con gli altri compagni, non ci riesco". I due ragazzi erano rimasti a chiacchierare per molto fin quando aveva cominciato a piovere, ed erano rientrati in casa, Itachi le aveva proposto di rimanere per la cena visto il temporale.

Appena entrati si erano avviati verso la camera di Itachi, ma Sasuke li voleva seguire, fortunatamente la madre gli aveva detto: "Lasciali stare un po' soli parlano solo di cose noiose". Lui: "Ok, ma perché da quando viene Kei Itachi non vuole più allenarmi?". Mikoto gli aveva accarezzato la testa dicendo: "è solo stanco non ti preoccupare".

Intanto nella stanza di Itachi i ragazzi avevano parlato per molto tempo fino a quando Kei aveva detto: "Sai cosa mi ha detto Danzo?". Lui: "cosa?". Lei aveva risposto sdraiandosi su letto: "che secondo lui ti sto per superare". Lui: "Vedremo". Il ragazzo salì a carponi sul letto cominciando a farle il solletico, sapeva quanto la ragazza lo soffrisse, lei aveva cominciato a dimenarsi. Nel frattempo Fugaku, il padre di Itachi era tornato a casa e quando la moglie aveva finito di preparare la cena vedendo che Itachi non scendeva aveva detto: "Vado a chiamarlo io, da un po' il suo comportamento è cambiato, sta diventando un ingrato". Quest'ultimo era andato fino alla stanza di Itachi aprendola di botto trovando Itachi che aveva le mani dentro alla maglietta di Kei intento a farle il solletico, mentre la ragazza si dimenava sotto di lui. Fugaku aveva detto: "Uchiha Itachi, adesso voglio delle spiegazione e tu sgualdrina subito fuori da casa mia". La ragazza era scappata quasi in lacrime mentre Itachi era nero dalla rabbia e gli aveva detto: "Non chiamarla in quel modo". F: "Lo è perché non dovrei", i: "Non ti devi permettere di chiamarla così". F: "Quindi lei è la tua fidanzata?". I. "sì". F: "E quando pensavi di dirmelo?". I: "Mai". F: "Non potevi scegliere qualcun'altra tra tutte le ragazze Uchiha che ci sono?". I: "Non è questione di scelta". F: "Tu devi fare quello che ti dico io, devi scegliere una ragazza del clan Uchiha". I: "No". F: "Tu devi e basta". I: "mai, non sceglierò una di quelle sanguisughe che mi seguono dalla mattina alla sera". F: "Allora dimmi perché hai scelto Kei?". I: "Non l'ho scelta, smettila di dire così, noi ci amiamo e basta". F: "Amore, ma fammi il piacere, non mi importa domani vai da lei e lasciala". I: "No io non la lascio e dimmi tu mamma l'hai scelta". F: "Sì". I: "Allora sai una cosa ti spiego, l'amore non vuol dire scegliere, vuol dire innamorarsi di qualcuno con cui stai bene, che ti capisce e che riesci a capire e con cui hai cose in comune. E comunque non la lascio non posso farla soffrire così, per delle sciocchezze legate a questo stupido clan". F: "Tu non sei più mio figlio e comunque non ti permetterò più di vederla". Fugaku era uscito dalla camera sbattendo la porta, Itachi stava tremando dalla rabbia, non riusciva più a ragionare, si era accasciato a terra cominciando a piangere, non poteva sopportare l'assenza di quella ragazza e soprattutto pensare alle cose che lei stava provando. Itachi si era appoggiato con la schiena contro il muro. La ragazza nella sua camera era messa nella stessa condizione, appoggiata contro un muro a piangere. Diverse ore dopo Mikoto aveva bussato alla porta di Itachi dicendo: "Hey ti ho portato la cena, posso entrare un attimo?". I: "Ok". La donna era entrata nella stanza e vedendo il ragazzo in quelle condizioni aveva detto: "Senti magari posso provare a far chiudere un occhio a papà" ...

Kisame: "Com'è finita?". I: "Dopo qualche mese sono morti tutti". In quel momento Kei tornò dicendo: "Ce l'ho fatta possiamo tornare alla base". Kisame: "Ma quindi ora sai usare l'arte del cristallo?". Lei prese un fiore lo cristallizzò e disse: "sì". 

Angolo autrice

Ciao a tutti, fatemi sapere cosa ne pensate per me è molto importante. Soprattutto perché è la mia prima storia.

Buona lettura. 

Come rompere un'illusione  ItachixOCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora