Uno: Dolcetto o Scherzetto?

1.7K 65 10
                                    

«"Una festa da paura" – legge monocorde Dustin dal volantino – Wow. Creativo»

Sbuffo, scuotendo il capo.

«Dustin, non sei d'aiuto. La festa è tra due ore e io non ho ancora un costume» mi lamento, mentre mi metto a sedere affianco a lui sul letto.

Micio comincia a fare le fusa, strusciandosi contro le mie gambe. Lo prendo in braccio, strapazzandolo di coccole. Non so cosa farei senza di lui.

«Credevo che tu e Nancy voleste vestirvi da Daphne e Velma» inquisisce mio fratello, aggrottando le sopracciglia chiare.

«Era prima che guardasse Risky Business con Steve» borbotto, leggermente contrariata.

«Beh, puoi sempre mettere la vecchia uniforme da cheerleader della mamma. Con quella addosso, tantissimi ragazzi vorranno scambiarsi saliva con te» suggerisce con tono ovvio.

Mi volto nella sua direzione, guardandolo inorridita.

«Dustin!» lo richiamo, muovendomi di scatto per dargli una leggera spinta, che però lui evita prontamente alzandosi in piedi. Micio scappa dalle mie braccia, e ci guarda come se fossimo pazzi, e forse non posso dargli neanche tutti i torti.

«Sul serio, Nell! Se vuoi farti notare da Jason, quello è il costume adatto. Anche se ho sentito che ora si scambia saliva con Chrissy Cunningham»

«Come fai a... no, a dire il vero non voglio neanche saperlo — scuoto il capo, cercando di non pensare al fatto che il mio dolce fratellino che gioca ancora a D&D con i suoi amichetti sia più informato sui pettegolezzi della mia scuola rispetto a me — Non so neanche chi ci sarà a questa festa, in realtà. Nancy ha invitato me e Jonathan, ma non è stata troppo esaustiva» spiego, ma Dustin ormai non mi sta neanche più ascoltando, troppo preso dalla sua ultima invenzione, che credo sia una fionda o qualcosa di simile.

Sorrido, uscendo dalla stanza e richiudendomi la porta alle spalle.

«Mamma?» chiedo, girando per la casa in cerca di mia madre.

Onestamente, doverle chiedere il permesso per andare ad una festa è abbastanza in basso nella lista di cose che faccio abitualmente, ma se voglio trovare quel maledetto costume, questo è l'unico modo.

«Sono in cucina!» mi risponde, e sento l'inequivocabile rumore del getto d'acqua che scorre nel lavabo.

Mi avvicino con passo felpato, appoggiandomi al bancone della cucina.

«Ciao, mammina cara» incalzo, e lei spegne il rubinetto e si volta nella mia direzione, le mani sui fianchi e un sopracciglio alzato.

«Di cosa hai bisogno, Eleanor?» chiede con fare sospettoso.

«Perché pensi sempre che devo aver bisogno qualcosa? Non posso semplicemente essere qui per fare una chiacchierata con la mia dolce mamma?»

«Nell, ti conosco bene. Sputa il rospo»

Sospiro: in effetti è vero, mi conosce troppo bene.

«Vedi... c'è una festa, questa sera — incalzo, e mamma incrocia le braccia al petto — Cioè, non è davvero una festa, in realtà. È tipo... un ritrovo tra alcuni amici, mi ha invitata Nancy. È per Halloween, quindi serve un costume, e pensavo sarebbe carino se indossassi la tua vecchia uniforme da cheerleader» dico, sforzandomi di mostrarmi il più convincente possibile. Le sorrido innocentemente, ma lei non cambia espressione.

«Una festa, mh?»

«Un ritrovo tra amici. Piccolo, intimo — cerco di convincerla, ma mi rendo conto subito di aver scelto la parola sbagliata — No, cioè, non intimo! Intendo dire... calmo, tranquillo»

Out Of Touch - 𝘚𝘵𝘦𝘷𝘦 𝘏𝘢𝘳𝘳𝘪𝘯𝘨𝘵𝘰𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora