La casa dei Byers non richiama esattamente ricordi felici alla mia mente.
L'ultima volta che sono stata qui, ho rischiato di uscirci senza la testa, e non intendo in maniera metaforica.
Appesi alle pareti e sparsi per tutta la casa ci sono tutti i disegni di Will, che Joyce e Hopper hanno messo assieme per formare una specie di mappa del sottosuolo di Hawkins, e mentre lo sceriffo grida nella cornetta ai rinforzi di raggiungerci quanto prima, Will è sdraiato sul divano in stato catatonico, e Jonathan, che gli siede affianco, gli sussurra parole di conforto, che spero vivamente gli arrivino in qualche modo.
Nancy ha una mano sulla sua spalla, commossa dalla scena, e anche io devo ammettere di star facendo parecchia fatica a trattenere le lacrime.
Mi immedesimo nei panni di Jonathan, e se ci fosse Dustin al posto di Will, non so se riuscirei ad essere tanto forte come lui. Vedere Will, quel bambino così piccolo e dolce, ridotto in questo stato, mi fa sentire davvero male.
Affianco a me, anche Steve sembra pensarla allo stesso modo, perché lo sento tirare su con il naso.
«Fammi indovinare: allergia?» chiedo, percependo chiaramente la mia voce tremare.
Steve scuote il capo, lasciandosi scappare un sorrisetto.
«Stare con te mi ha reso sensibile» sospira, andando verso la cucina dove Dustin, Lucas, Max e Mike sono seduti al tavolo, ascoltando con attenzione la conversazione che Hopper sta avendo al telefono.
Si respira un'atmosfera davvero pesante: siamo tutti estremamente tesi, e se devo dirla tutta, anche spaventati. Non ero lì, ma mi è bastato soltanto sentire cosa sia successo al povero Bob per rabbrividire, oltre che a provare un incredibile senso di tristezza. Era un brav'uomo.
Hopper chiude la chiamata, e tutti siamo impazienti di sentire cosa ha da dire.
«Non le hanno creduto, vero?» chiede Dustin.
Lo sceriffo si volta.
«Vedremo» risponde soltanto.
«"Vedremo"? Non possiamo stare qui mentre quei cosi girano liberi!» protesta Mike, e seppur non abbia tutti i torti, mi domando cosa possiamo fare noi per debellare un'intera armata di creature di un'altra dimensione.
«Noi restiamo qui e aspettiamo i soccorsi» afferma imperativo Hopper, uscendo dalla cucina.
Cala un triste silenzio, e la sensazione di impotenza che mi attanaglia sembra un macigno sul petto.
Cosa puoi fare quando sembra non esserci più speranza? Abbiamo provato ad aiutare Will, ma forse... non voglio che finisca così, davvero. Voglio con tutte le mie forze che si riprenda, ma ogni strada sembra portare a un vicolo cieco.
«Sapevate che Bob ha fondato l'aula audiovisivi della Hawkins?» rompe il silenzio Mike, e tutti ci giriamo nella sua direzione per ascoltarlo.
«Davvero?» chiede Lucas, alzando un sopracciglio.
«È stato lui a convincere la scuola ad aprirla – spiega, rigirandosi tra le mani uno di quei cubi giocattolo 3D. Anche Dustin ne ha uno – Poi ha organizzato una raccolta fondi. Mr. Clarke ha imparato da lui. In gamba, vero?» chiede, tornando verso di noi. Non capisco dove voglia andare a parare, ma decido di restare in silenzio.
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Out Of Touch - 𝘚𝘵𝘦𝘷𝘦 𝘏𝘢𝘳𝘳𝘪𝘯𝘨𝘵𝘰𝘯
FanfictionNell Henderson farebbe qualsiasi cosa per tenere al sicuro suo fratello Dustin. Persino cercare di catturare insieme a Steve Harrington il cucciolo di Demogorgone che ha sbranato il suo gatto. [Spoiler della seconda stagione di Stranger Things]