sempre noi

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dicono che quando una persona muore, resta viva nel ricordo di chi l'amava. Ed è stato proprio così con te, riesco a sentirti ogni giorno perché dentro il mio cuore io non ti ho lasciato andare via.
Mi hai abbandonata, mi hai abbandonata a questa vita che senza te non ha più senso. Mi hai abbandonata a me stessa e ai miei problemi, mi hai abbandonata in un mondo che presta più attenzione all'aspetto fisico che a quello che hai dentro. Mi hai lasciata sola senza nessuno a cui chiedere consigli e senza nessuno con cui stare in silenzio seduta senza dover parlare. Mi hai lasciata sola in questa esistenza che non fa per me.
Sai nonno, io ho parlato di te alle mie amiche, ho parlato di te a quelle persone che non hanno avuto il privilegio di incontrarti e sai a chi non ho parlato di te? all'unica persona di cui io t'ho parlato poco prima che te ne andassi. Quel maledetto ragazzo che tu consideravi quello giusto per me e fidati se ti dico che tu avevi sempre ragione. Tu sapevi di lui come il resto della famiglia e , nonostante tutto, sei stato l'unico a difenderlo. Mi fa strano che voi due fate l'onomastico lo stesso giorno, quel maledetto giorno che a Roma festeggiamo con tanta gioia, mentre io 'San Pietro e Paolo' l'ho vissuto come un giorno di malinconia e tristezza.
Sai cosa nonno, mi manca il suono della tua risata e della tua voce. Mi mancano tanto i massaggi ai piedi che mi facevi per farmi addormentare, mi manca parlare e cantare con te. Mi manca il nonno che mi ha insegnato ad andare in bici a due ruote, a giocare a poker e a giocare con le carte. Mi manchi come non mi è mai mancato nessuno. I primi giorni senza te era come se avessi vissuto tutto il tempo sotto l'acqua, senza avere l'ossigeno per respirare, dove dovevo solo cercare di sopravvivere.
Fanculo al cancro che ti ha portato via, fanculo alla vita che ci ha separato troppo presto, fanculo alla vita che senza te mi ha lasciato sola.
Il fatto che non riuscivi più a mangiare e bere era il minore dei problemi, diceva il dottore. La malattia ti mangiava dentro e tu non potevi farci nulla. Spero un giorno di diventare come te, di essere la persona che tu sei stata e spero di aver ripreso da te non solo l'aspetto fisico ma anche tutto quello che avevi dentro. Un po' mi odio perché quando mi guardo allo specchio vedo te, perché sono così simile a te esteticamente che questa cosa mi manda in bestia. Ti voglio bene come non mai, a te che sei stato il mio secondo papà e che mi hai insegnato l'arte di amare e di sorridere nonostante tutto.
Ovunque tu sia, io sarò con te.

potremmo essere nuovamente noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora