Il getto della doccia è potente, e rimbalza sulla pelle chiara. Punge le larghe spalle, i bicipiti definiti, le lunghe braccia, l'addome scolpito.
Oikawa solleva la testa e chiude gli occhi, lasciando che l'acqua calda gli scivoli sul viso e bagni i suoi morbidi capelli.
Il calore si diffonde nella doccia, e una leggera nebbiolina invade l'ambiente.
Con movimenti lenti, ma sicuri, il capitano allunga un braccio e prende dalla mensola una bottiglietta ambrata. Versa una dose generosa di bagnoschiuma sul palmo dell'altra mano, riposiziona la boccetta e si passa entrambe le mani sul corpo per distribuire la soffice schiuma che si sta formando sulla sua pelle.
Le mani toccano il ventre piatto, i pettorali, le spalle, il collo. Mentre si massaggia Oikawa tiene gli occhi chiusi, e la bocca curvata in un lieve sorriso.
Con movimenti lenti, spostando il peso del corpo dall'uno all'altro piede, si gira fino a dare le spalle alla porta del vano doccia, che è rimasta leggermente aperta.
Si china in avanti per lavare polpacci e ginocchia e poi si rialza, scostando i capelli bagnati dal viso con un movimento veloce del capo. Passa i palmi aperti su ciascuna delle natiche sode, le accarezza per poi risalire fino all'arco della schiena. Lentamente, accarezzandosi i fianchi, riporta le mani sul ventre e infine le abbassa, massaggiandosi all'altezza dell'inguine, mentre inarca la schiena.
A Iwaizumi sfugge un gemito, che subito blocca coprendosi la bocca con una mano. Non può rischiare di farsi sentire e tradire la sua presenza. Ha il cuore che batte all'impazzata, e si sente avvampare, anche se la goccia di sudore che gli cola sulla schiena è gelata.
Da quella postazione nascosta, guarda incantato il suo capitano sotto la doccia, godendosi in silenzio quell'esclusivo spettacolo. Non è la prima volta che lo fa. Ma ogni volta rischia un infarto.
Quando Toru si attarda in palestra e tutti gli altri sono usciti, anche lui finge di andarsene e si incammina verso casa. Ma poco dopo ritorna indietro e senza fare rumore si nasconde nell'angolo più buio dello spogliatoio, dove di solito vengono accatastate le sacche vuote o le divise da sostituire. Si rannicchia contro il muro, raccoglie le ginocchia, e guarda verso la zona delle docce. Da quel punto preciso può vedere chiaramente il grande specchio sopra i lavandini.
Scemokawa usa sempre la stessa doccia, e non chiude mai del tutto la porta. E si dà il caso che lo specchio rifletta tutto ciò che accade dentro.
Nonostante usi questo trucchetto quasi ad ogni allenamento, Iwaizumi non si abituerà mai alla sublime visione di quel corpo bagnato e insaponato, e alle potenti emozioni che ogni volta suscita in lui.
Ovviamente non l'ha mai detto a Tooru, se ne vergogna troppo. E poi, cosa dovrebbe dirgli? Che a lui piace guardare il corpo nudo del ragazzo che da sempre è il suo migliore amico? Che lo sogna ogni notte? Che quell'amicizia nel tempo è cambiata in qualcosa di diverso, più intenso, che ogni giorno diventa più forte? E come potrebbe dirglielo. Non se lo sa spiegare neppure lui cosa prova, o perché. Quindi no, non l'ha detto a Tooru, e non ha nessuna intenzione di dirglielo.
Ha capito fin troppo chiaramente che Scemokawa non prova alcun interesse per lui che vada oltre l'amicizia.
Glielo fa capire ogni giorno.
Quando si attarda con tutte le ragazze che incontra.
Quando rifiuta ogni suo invito a uscire o fare qualcosa insieme, per dedicarsi all'allenamento o allo studio di azioni di gioco.
Soprattutto, glielo fa capire quando, senza alcuno scrupolo, gli riversa addosso tutta la sua ammirazione per quello che lui ritiene l'essere perfetto, bellissimo ed invincibile.... Ahhh, che rabbia!
E quindi si accontenta di poterlo guardare di nascosto, sperando un giorno di trovare il coraggio per affrontarlo e finalmente dirgli tutto quello che prova. Certo, dopo che sarà riuscito a capirlo lui per primo.
L'acqua della doccia viene chiusa. Iwaizumi si desta dai suoi pensieri. Tooru ha finito, tra pochissimo tornerà nello spogliatoio. Se non se ne andrà in fretta, lo sorprenderà raggomitolato in quell'angolino buio mentre lo spia, e, oltre a considerarlo un depravato deficiente, lo prenderà in giro per il resto della sua esistenza.
Deve assolutamente sbrigarsi.
Silenziosamente come è entrato, Iwaizumi esce dallo spogliatoio, chiudendo piano la porta alle sue spalle.
Si allontana velocemente, la testa incassata tre le spalle e le mani in tasca, negli occhi ancora quel corpo bagnato ed insaponato e nel bassoventre quel crescente formicolio ormai familiare.
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ANGOLO AUTRICE
Grazie per essere arrivati fino a qui.
E' la mia prima IwaOi, quindi mi scuso in anticipo se non riuscirò a rendere correttamente tutte le sfumature del loro rapporto.
Mi interessava però vedere un aspetto diverso della loro storia, legata al passato di Oikawa e alla sofferenza interiore che io colgo nel suo personaggio, e che raramente emerge.
Io lo vedo soprattutto come una persona costretta ad inseguire l'ambizione, e per questo molto sola.
Riuscirà l'amore a farlo emergere dal suo abisso interiore?
Spero che continuiate a leggere per scoprirlo.
Grazie di cuore <3
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LA SOLITUDINE DEI NUMERI UNO (IWAOI)
Fanfiction"So bene come appaio. E sono consapevole dell'effetto che faccio sulle persone. Ragazze, ma anche ragazzi. Anche uomini. Ne sono consapevole e me ne compiaccio. E' la mia piccola rivincita in questo mondo popolato da mostri talentuosi che non devon...