Dell'amore e di altri fenomeni

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Hajime si è accorto della mia presenza, guardando attraverso lo specchio.

Posso fissare i miei occhi nei suoi, pur mantenendo questa distanza tra noi.

Vederlo con quella ragazza, mentre si baciavano, mi ha dilaniato. Sono distrutto, incapace di pensare a qualcosa di costruttivo. Sono solo in grado di percepire il mio dolore. E di capire quanto devo averne provocato in lui, a causa del mio stupido giochino con Misa.

So quanto bene mi vuole Iwaizumi, e da tempo ho percepito che il suo affetto è molto più profondo di quello che ci può aspettare da un amico.

Ma io sono un mostro, un demonio, un egoista che non si è fatto scrupoli ad usare le persone solo per il proprio tornaconto. E senza ottenere nulla, poi.

Capisco che Iwa-chan abbia preferito il rassicurante affetto di una ragazza, che saprà metterlo al primo posto e volergli bene come merita.

Spero che tu sia felice, Hajime, ti prometto che riuscirò ad esserlo anch'io per te, anche se vederti tra le braccia di qualcuno che non sono io mi ha spezzato il cuore.

Ma non devo più pensare solo a me stesso. Devo davvero essere contento per lui, e soprattutto allontanarlo dalla mia ingombrante presenza, renderlo libero da me.

Lo vedo che si accascia sul lavandino, distrutto. E' a causa mia, lo so. Continuo a fargli solo del male. Qualunque cosa io faccia, provoca dolore nelle persone che mi circondano, soprattutto in quelle che amo. Sono una persona orribile.

Stammi lontano Iwa-chan, e sii felice.

Improvvisamente sento la sua voce.

"Sono un ragazzo molto fortunato..."

Sta parlando allo specchio, come rivolto a se stesso.

"Sì, mi sono reso conto di essere una persona davvero fortunata. Non a tutti capita di avere accanto la persona giusta, che ti capisce e ti completa. E che ti fa sentire come se non avessi bisogno di nient'altro. Io ce l'ho!".

Ottimo! Ci mancava la dichiarazione d'amore indiretta alla sua nuova fidanzata! Mi sta facendo capire, senza troppi giri di parole, che già considera quella ragazza la "persona giusta" per lui. Non posso stare più male di così. Io voglio morire. Quanto male ti ho fatto, Iwa-chan?

Hajime continua. La voce alta, ma il tono pacato, quasi confidenziale. "Una persona da proteggere e custodire, che conta su di me, ma che in realtà è la mia roccia, la ragione di tutto."

Sei cattivo, Iwa-chan. Ma tu meriti di avere al tuo fianco questa persona, qualcuno che ammiri così tanto. Ed io merito di soffrire così.

"Una persona che in modo del tutto naturale è diventata la cosa più importante della mia vita, senza la quale niente avrebbe senso."

Basta, ti prego...

"Una presenza che accompagna da sempre la mia vita, che ha tenuto la mia mano nei momenti di sconforto, e mi ha spronato quando pensavo di non farcela".

Il colpo di grazia! Volevo essere io questa persona per te, e non una ragazza che conosci appena....

"Per non parlare del suo fisico. La sua pelle, i suoi capelli, la sua schiena, il suo culo... Ohhh, davvero un culo da urlo, irresistibile!"

Vogliamo parlare anche del suo culo, adesso?

"Certo, è una persona testarda, capricciosa, competitiva fino a farsi male..."

Beh, in fin dei conti un po' mi somiglia questa tipa, mi sta quasi simpatica... Ma come diavolo si chiama?

"...e il più delle volte idiota!"

Questo no, non posso sopportarlo! Voglio essere l'unico idiota nella vita di Iwaizumi!

Ma non ho cambiato idea. Iwa-chan deve salvarsi e può farlo solo stando lontano da me.

Dal mio angolo buio lo affronto.

"Sono contento per te, Hajime".

Iwaizumi si volta sorpreso. Sapeva della mia presenza nascosta, ma forse non si aspettava che parlassi.

"Io invece non lo sono. Non se tu continui ad evitarmi, Oikawa".

"Finora ti ho creato solo problemi. Il tuo futuro è con quella ragazza" quella comesichiama? "Devi pensare alla tua felicità, io non ti ostacolerò più, te lo prometto".

In un lampo Iwaizumi si fionda su di me, si inginocchia e mi inchioda al muro, puntando entrambe le mani sulla parete alle mie spalle, ai lati della mia faccia.

Il suo volto è vicinissimo al mio.

"Sei il solito idiota Oikawa!" grida, praticamente sulla mia faccia. "Io non voglio stare con nessuna ragazza! Ho capito che voglio stare solo con te, Toru, che senza di te niente ha senso!"

No, non posso permetterlo. Sento il dovere di restituirgli la libertà. Glielo devo.

"Mi dispiace per te, Iwaizumi. Non so cosa tu abbia fantasticato, ma il tuo posto non è accanto a me. Rassegnati".

"Ah sì. Dovrei rassegnarmi? Allora Toru, guardami negli occhi e dimmi, dimmi in faccia che non provi anche tu quello che provo io. Se riuscirai a dirmi che per me non provi niente, allora me ne andrò e ti lascerò in pace. Per sempre".

Sta praticamente gridando sul mio viso, gli occhi fissi nei miei, le bocche vicinissime.

Mi lascerà stare. Per sempre. Come sarebbe, per sempre? Un "per sempre" senza Iwaizumi? Senza le sue braccia, le sue risate, i suoi insulti? Come può essere?

Annaspo, apro la bocca senza emettere alcun suono.

Le labbra di Iwaizumi si incollano alle mie, in un bacio rabbioso e impetuoso che mi lascia senza fiato. Chiudo gli occhi, mi lascio andare.

Come è dolce il suo sapore. Da quanto tempo aspettavamo questo momento.

Sposta una mano dietro la mia nuca per far aderire ancora di più le nostre labbra, mentre le lingue si inseguono nel tentativo di assaporare ogni aroma di noi.

Oh, sì, Iwa-chan.... Oh, no! No, non posso.

Cerco di staccarlo da me, ma la sua irruenza ha il sopravvento.

Raccolgo tutte le mie forze e lo allontano, quel tanto che basta per riprendere fiato e parlare.

"Iwaizumi, io non potrò mai renderti felice come meriti. Ti prego, Iwa-chan, voglio che pensi alla tua vita. Ti voglio felice".

Hajime mi guarda fisso, potrebbe prendermi a pugni o andarsene da un momento all'altro. Ancora una volta, gli ho fatto del male.

Invece scoppia a ridere.

"Sei proprio un idiota, Scemokawa! Anch'io voglio essere felice. Per questo sono qui. Per questo ti sto baciando. E se davvero vuoi la mia felicità, allora ti consiglio di non interrompermi più, perchè se tu lo facessi io sarei molto, molto triste".

Mi bacia ancora, questa volta con una dolcezza che non credevo possibile, che non ho mai sperimentato. Avvolgo le braccia intorno al suo collo e lo stringo forte.

Mi sento avvolgere la schiena dalle sue forti braccia, e mi abbandono definitivamente. Mi è venuto duro e ho l'istinto di saltargli addosso. Voglio di più!

Questo insieme di fenomeni mi sta facendo abbandonare i miei propositi, ma non posso! Devo andarmene da qui. Devo fuggire al più presto. Devo farlo per il suo bene.

Ancora una volta lo spingo lontano da me, lui perde l'equilibrio e cade a terra con il sedere, appoggiandosi all'indietro con le mani.

Io riesco ad alzarmi e mi avvio verso l'uscita dello spogliatoio.

"Lasciami in pace, io devo pensare solo alla pallavolo. Da adesso in poi ci vedremo solo agli allenamenti" dico senza voltarmi, sforzandomi più che posso per mantenere la voce ferma ed evitare di piangere.

Sto per varcare laporta, quando sento la mano di Iwaizumi afferrare il mio polso estringere forte.

"Ti prego, Toru, non te ne andare".



LA SOLITUDINE DEI NUMERI UNO (IWAOI)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora