Frequentare Misa è stata la cosa più bella che mi potesse capitare. Ed essere il suo ragazzo è stato ancora meglio.
Devo ringraziare Iwa-chan per questo e la sua amica, com'è che si chiama?
Insomma, non solo lei ha quasi ogni giorno la disponibilità delle chiavi della palestra, ma si allena spessissimo con la squadra dalla Shiratorizawa. In qualità di suo ragazzo, posso assistere a tutte le partite amichevoli e a volte anche agli allenamenti che fanno in comune.
E posso aspettarla fino a tardi fuori dalla palestra della squadra ospitante, senza destare sospetti.
Una vera fortuna.
Certo, in queste settimane ho dovuto darle qualche bacio, e fingere che mi piacesse il suo profumo o il suo smalto per le unghie. Ho cercato di stare al gioco e di non farle capire che in realtà a me le ragazze non interessano. Beh, lo smalto sì, quello spesso mi piaceva davvero.
Per fortuna non siamo andati molto oltre, lei è una ragazza seria e ci frequentiamo da troppo poco tempo.
Ma è stato sufficiente a consentirmi di vedere da vicino, più di una volta, Wakatoshi-chan che si allena.
Altro che ragazze, quello sì che è un corpo perfetto! Che muscoli, che elevazione! Che potenza quelle schiacciate! Roba da avere un orgasmo lì, attaccato alle sbarre della finestra della palestra.
Oggi è in programma una partita amichevole tra le squadre femminili di basket Shiratorizawa e Ahoba Josai. E io, da bravo fidanzato, sono qui ad assistere, seduto sulle gradinate dell'immensa palestra, nei posti più in alto, "per non distrarti mentre giochi, amore mio".
Lo so, sono un mostro. Ma troverò il modo di farmi perdonare. Anche con Iwa-chan, che deve essere molto confuso da questa situazione. Ieri ho avuto un piccolo incidente in palestra, niente di grave, però mi sentivo molto abbattuto. Lui mi ha aiutato. Come sempre, del resto. Gli spiegherò tutto, e so che lui capirà. Non oggi, però. Oggi ho altri programmi.
Grazie a Misa sono venuto a sapere gli orari precisi degli allenamenti della squadra maschile di pallavolo. E so che, esattamente come me, anche Waka-chan si trattiene fino a tardi, a volte da solo, a volte con il rosso fuori di testa, Tendo Satori, mi sembra che si chiami.
La partita di basket femminile inizia. Una noia mortale. Quanto è più piacevole ed elegante la pallavolo! Misa è in campo e per fortuna è abbastanza concentrata nel gioco. Non riesco a capire se è brava o no. Non so niente di questo sport, tranne che si deve infilare la palla dentro quella piccola retina, e francamente non mi importa niente di saperlo. Mi interessa solo che la partita duri abbastanza per consentirmi di assentarmi senza che qualcuno se ne accorga.
Guardo l'orologio. E' il momento. Esco. Le palestre sono tutte nello stesso settore, quindi non ci metto molto a raggiungere quella dedicata alla pallavolo. Ovviamente conosco il percorso a memoria, potrei andarci anche ad occhi chiusi. Rimango ad osservare il portone a qualche metro di distanza, appoggiato ad un albero dell'ampio viale. I ragazzi stanno uscendo alla spicciolata e sembrano molto stanchi. La Shiratorizawa è famosa per gli allenamenti duri. E' per questo che la trovo una scuola fantastica! Nessuno mi nota.
STAI LEGGENDO
LA SOLITUDINE DEI NUMERI UNO (IWAOI)
Fanfiction"So bene come appaio. E sono consapevole dell'effetto che faccio sulle persone. Ragazze, ma anche ragazzi. Anche uomini. Ne sono consapevole e me ne compiaccio. E' la mia piccola rivincita in questo mondo popolato da mostri talentuosi che non devon...