[completa]
Le farfalle vivono in media un mese, alcune specie muoiono solo dopo poche ore, altre sfiorano l'anno di vita.
Un po' come il loro amore, così intenso, così effimero.
Carlos e Sol vivono un sentimento intenso, viscerale, di quelli che s...
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Luna Fernández De la Torre. Un nome lungo quanto i guai che si trascina dietro. Un terremoto umano. L'unica persona che non ha mai avuto paura di chiamare stupida Soledad Villalba Moran. É così che si sono conosciute ed è così che sono diventate amiche per la pelle.
Quando Sol si è iscritta all'università privata più costosa di Madrid la conoscevano tutte e tutti. Avere quel cognome significa essere riconosciuti da chiunque aspiri a diventare qualcuno nel mondo del business. Luna era probabilmente l'unica a non saperlo. Ed anche quando l'hanno messa al corrente del potere che è nelle mani di Rodolfo Villalba, lei non si è lasciata intimorire.
Ha dato pubblicamente della stupida a sua figlia per aver sbagliato i conti del progetto che era stato assegnato al loro gruppo. Le altre ragazze hanno temuto la terza guerra mondiale e l'unico ragazzo che era con loro ha preferito dare ragione alla bionda. Ovviamente Sol si è difesa bene per orgoglio, pur sapendo di aver sbagliato, ma alla fine, dopo essere quasi arrivate a prendersi per i capelli, hanno capito di essere fatte della stessa pasta e si sono piaciute a vicenda, anche se ci hanno messo del tempo ad ammetterlo. E sono diventate pressoché inseparabili, almeno fino a quando glielo hanno permesso le diverse strade che hanno preso.
Ora quel terremoto è pronto ad invadere l'isola di Mallorca. Sol la aspetta davanti al tabellone degli arrivi, guardando ripetutamente il telefono per controllare se effettivamente non si sia persa, dal momento che le ha scritto che stava scendendo dall'aereo venti minuti prima. Quando sta per chiamarla, un verso simile agli ultrasuoni attira la sua attenzione e poco dopo la sua migliore amica la travolge, saltandole addosso e rischiando di far cadere entrambe sul pavimento dell'aeroporto. Quella fine tocca al suo trolley, che con il tonfo che provoca impattando sul suolo fa voltare tutti quelli che stanno passando di lì in quel momento.
«Che bello che non sei venuta a prendermi con il tailleur!» esclama Luna, afferrandola per le spalle e osservando il suo abbigliamento casual.
Sol alza gli occhi al cielo e scuote la testa divertita, già pronta a subire la lingua biforcuta della sua migliore amica. Afferra il suo bagaglio caduto a terra e la prende sotto braccio, trascinandola verso l'auto mentre le chiede come sia andato il viaggio. In appena un'ora e mezza di volo ha già accumulato più avventure di qualsiasi essere umano vivente. Nonostante in appena dieci minuti le abbia già riempito la testa con i suoi racconti assurdi, è felice di averla lì con se e poter trascorrere un po' di tempo assieme.
Quando Alvaro le ha comunicato che l'avrebbe mandata in ferie con il suo arrivo sull'isola, Sol non ha esitato un attimo a chiamare Luna per chiederle di farle compagnia in quelle settimane e lei è stata ben felice di accettare. È un evento più unico che raro che la bionda smetta di lavorare e si prenda un po' di tempo libero ed è da moltissimi anni che non trascorrono una vacanza insieme.
«Sono tutta orecchie per i tuoi dettagli piccanti» esordisce Luna, battendo le mani davanti a se, mentre stanno per imboccare la strada della villa dei Villalba.