Madison
Verso le quattro di mattina torniamo a Landfair, nel nostro appartamento.
Rachel era abbastanza ubriaca, perciò si è addormentata non appena ha messo piede sul letto.Io invece, non riuscivo proprio a chiudere occhio, così ho deciso di alzarmi e andare a correre, di fare almeno qualcosa di produttivo anziché girarmi e rigirarmi tra le lenzuola.
Chi l'avrebbe mai detto che le parole di quel Idiota potessero ferirmi così tanto.
Non pensavo e non mi immaginavo minimamente che mi odiasse così tanto, a tal punto di dover fingere per compiacere gli altri del gruppo.
A quanto pare recita molto bene, dovrebbe andare a fare l'attore dato che io ci sono cascata in pieno.È da un po' che ci sto pensando: non so esattamente cos'ho fatto di male per far sì che lui mi disprezzi in questo modo, davvero.
L'unico lato positivo di questa questione che riesco a trovare, è che almeno mi ha sputato addosso la cruda verità senza continuare ad illudermi, perché io ci avrei creduto fino alla fine.
Non nego che sono comunque un po' delusa; mi ero creata un'immagine di lui che però non corrispondeva alla realtà. Pensavo davvero che non fosse questo tipo di ragazzo, credevo davvero che fosse attento, premuroso, perspicace ed intelligente.Se è questo quello che vuole, farò come dice; gli starò lontana.
Non che a me cambi qualcosa, dato che non lo conosco neanche; non è difficile ignorare una persona con la quale non hai neanche rapporti.
Non so niente di lui, se non solo il suo nome.
Alla fine, restiamo dei perfetti sconosciuti ed è meglio così; si è rivelato essere proprio il tipo di ragazzo da cui mi sono dette di stare lontana.Dopo quasi due ore di corsa, decido di rallentare.
Volto lo sguardo, verso l'oceano: l'alba sta sorgendo e i tetti delle case rilucono come coralli sotto i primi raggi del sole.
Per strada non c'è ancora praticamente nessuno.
Così, decido di deviare la mia corsa e fermarmi sulla spiaggia, arrivando verso la riva.Il suono delle onde, così calmo e pacifico, mi fa immediatamente rilassare, cacciando via i pensieri negativi che si erano impossessati della mia mente.
***
«Ehi, Madison. Sei pronta?» mi ritrovo davanti a Mason non appena apro la porta.
«Sì.» rispondo. Rachel mi aveva detto che lui sarebbe passato a prendermi; loro sono già alla confraternita.
No, non c'è nessuna festa, per fortuna.
Semplicemente sono là a chiacchierare e a passare un pomeriggio tutti insieme, perciò perché non andarci?«Bene. Andiamo allora.»
Scendiamo lungo le scale per arrivare al piano terra e camminare lungo il vialetto.
I raggi del sole mi riscaldano il viso mentre mi guardo intorno: sono dei ragazzi che studiano sui tavoli all'aperto, altri a chiacchierare e scherzare seduti sul prato. C'è proprio un bel tempo oggi.Intanto vedo già in lontananza la sua macchina, ma quello che non mi aspettavo di vedere di certo, è la figura alta e muscolosa che trovo di fronte ad essa.
«Ah, vero. C'è anche Tyler, mi sono dimenticato di dirlo.» mi fa sapere Mason ridendo non appena si accorge che l'ho visto, mentre si gratta la nuca.
Deglutisco.
È già passata una settimana dalla festa della confraternita ed è anche da quella sera che non lo vedevo; non l'ho visto neanche alle lezioni che abbiamo in comune e infatti, non mi aspettavo proprio di vederlo ora.Lo vedo fare avanti e indietro vicino alla macchina di Mason con le mani nelle tasche, per poi sbuffare e passarsi una una mano fra i suoi soffici cappelli marroni. A questo movimento, alcune ciocche gli ricadono davanti, rendendolo ancora più attraente di quanto non lo sia già.
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Endless Love
RomanceMadison White lascia finalmente Seattle, una città con dei ricordi solamente da dimenticare, e si trasferisce a Los Angeles per frequentare il college. Prima ancora di arrivare ed entrare nel campus però, s'imbatte in Tyler. Tyler Johnson, conosciu...