Capitolo 20

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Madison

«Che vuoi?» le domanda Kimberly, con una smorfia in faccia.

«Posso chiedere il motivo per cui non sono stata presa? Mi sono allenata davvero tantissimo per oggi e-» chiede timidamente ma lei la interrompe subito.

«Ew, ma ti sei vista?» esclama quasi disgustata, portandosi una mano su un fianco. «Sei una balena, nel caso non te ne fossi accorta. Ma credo proprio di no, dato che hai pure il coraggio di venirmi a chiedere il perché.» continua e si mette a ridere sfacciatamente.

A queste parole, sento come se avessi appena ricevuto una pugnalata al cuore, anche se il commento di Kimberly non era riferito a me.
E fa male, davvero male.

Incomincio a sudare freddo. Sento poi anche molte ragazze presenti qui dentro ridacchiare, mentre gli occhi della ragazza in questione si fanno rossi, riempiendosi di lacrime che minacciano di uscire da un momento all'altro.
Solo ora, guardando meglio, mi accorgo che hanno scelto effettivamente solo ragazze con il fisico tonico e asciutto.

Mi guardo poi nuovamente intorno: la maggior parte delle ragazze stanno ancora ridendo e incominciano anche a sussurrare qualcosa sottovoce tra di loro, mentre continuano a guardare la ragazza che nel frattempo si è messa a piangere. Stringo i pugni.

Questa sensazione la conosco benissimo.

Sinceramente la mia intenzione non era quello di farmi odiare già dal primo giorno dal capitano delle cheerleader dato che sembra una vera e propria stronza e che poi, probabilmente mi rovinerà la vita, ma davvero, non riesco a stare in silenzio.

Forse perché nella ragazza ci rivedo un po' la me del passato e io avrei voluto così tanto che qualcuno si facesse avanti per me.

Ma nessuno l'aveva mai fatto.

«Scusa?» domando istintivamente e mi accorgo che facendo così, ho attirato l'attenzione di tutta la palestra su di me.

In passato, a questo punto, avendo lo sguardo di tutti puntati addosso, mi sarei zittita all'istante. Ma ora come ora, non riesco proprio a non sentire la rabbia ribollirmi nelle vene.

«Dove c'è scritto che le ragazze in carne non possono fare le cheerleader? Le squadre di cheerleading non dovrebbero cercare sempre di includere persone di tutte le forme? L'importante è avere passione, dedizione e la capacità di eseguire le routine e gli stunt richiesti. Essere una cheerleader richiede abilità fisiche come flessibilità, forza e coordinazione, ma queste qualità possono essere sviluppate indipendentemente dal tipo di corpo. Io l'ho notata durante le prove che ci avete fatto fare ed è stata precisa in ogni suo movimento. Voi invece, non le avete degnato nemmeno di uno sguardo. Lei si merita di avere questo posto.»

«Al giorno d'oggi inoltre, molte organizzazioni sportive e scolastiche stanno lavorando per promuovere la diversità e l'inclusione, e questo si riflette anche nel mondo del cheerleading. Mi fa davvero schifo che, in un college "prestigioso" come l'UCLA, questo non sia ancora avvenuto. Dovreste vergognarvi. E lei coach, non dice niente?» concludo e sento un "ohhh" provenire dal magazzino da parte dei ragazzi della squadra di football, ma gli ignoro completamente.

La coach però, non mi degna di nessuna risposta, come se non mi avesse manco sentita, il che mi delude parecchio.

Nel frattempo, la faccia di Kimberly si fa rossa come un pomodoro, non so se per la rabbia o l'umiliazione, mentre stringe i pugni lungo i suoi fianchi.
«E tu chi diavolo saresti?» squittisce, puntandomi contro l'indice.

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