Capitolo 13

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Madison

«Comunque sei davvero idiota. Questo era
l'unico cambio che avevo.» gli dico mentre usciamo dall'acqua, dopo aver passato l'ultima mezz'oretta a schizzarci e a stuzzicarci a vicenda.

Gli altri invece non so dove siano finiti, non erano nel punto in cui eravamo io e Tyler.
Mi copro le braccia e rabbrividisco involontariamente.
Al momento si è sollevato un venticello leggero e quindi, appena uscita dall'acqua ed essendo bagnata, sto gelando. Inoltre, odio il fatto che la mia maglietta sia appiccicata al mio corpo.

«E che problema c'è?» mi chiede, guardandomi con un sorrisetto stampato sulle labbra e io alzo gli occhi al cielo.

Ritorniamo dove abbiamo lasciato le nostre borse e i teli, e la prima cosa che faccio, è coprirmi con il mio asciugamano. Tyler fa lo stesso e col suo si asciuga velocemente i capelli, dalla quale gli cadono ancora le gocce d'acqua sul viso.

Dopodiché si abbassa e dal suo borsone, tira fuori una maglietta a maniche corte nera.

«Tieni.» mi dice e me la lancia.
La prendo al volo e lo guardo con aria interrogativa.

«Mettitela. Non avevi detto che non avevi un cambio?» mi chiede.

«Beh, sì... ma tu?»

«Ne ho un'altra in macchina.» risponde.

«Ah. Allora grazie.» gli dico.

Lo guardo perplessa quando vedo che sta in piedi davanti a me, con le braccia incrociate come se stesse aspettando qualcosa. «Che fai? Non ti cambi?» mi domanda poi.

«Uhm, se ti girassi sarebbe meglio.» borbotto e lui mi guarda quasi scioccato.

«Come? È pieno di gente qui intorno e vuoi che io mi giri? Non farai sul serio, vero Madison?»

«Sì, girati.» ripeto fermamente, anche se un po' imbarazzata.

Lui sbuffa rumorosamente ma poi, si gira.

Tolgo la maglietta bagnata il più velocemente possibile, controllando allo stesso tempo che lui non si giri o che mi guardi di sottecchi. Dopodiché mi asciugo di nuovo meglio con il mio asciugamano.

Quando mi infilo la sua maglietta, il suo odore mi pervade le narici, cosa che mi scalda un po' le guance. È davvero buono.

«Tempo scaduto. Mi giro.» dice e senza neanche aspettare una mia risposta, si gira e basta.

«Merda!» mi esce dalla bocca e mi tiro più in giù la sua maglietta; grazie a Dio che me l'ero già infilata.
Fortunatamente, mi arriva a metà coscia e mi copre abbastanza quel che deve coprire. «Tyler!»

Lui intanto mi guarda dall'alto verso il basso.
«Beh, direi che ti sta benissimo.» mi dice guardandomi e si passa il pollice sul labbro inferiore.

Io faccio finta di non averlo visto e sentito; ormai so che lui fa sempre queste battutacce quasi di proposito.

«Ehi, voi due!» sentiamo e ci giriamo di scatto entrambi; vediamo infatti il gruppo avvicinarci a noi. «Ah, vedo che pure voi vi siete andati a fare il bagno. Perché non ci avete raggiunti?» ci chiede Zack.

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