Capitolo 10

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Arrivati poi in mensa tutti mi stavano guardando, l'avevo fatta grossa lo sapevo, ma non mi sarei fatta insultare così senza rispondere.
Dustin ci chiamo per avvicinarci al suo tavolo, non volevo, ma segui Robin e Steve.

"È vero Cassie? Hai dato un pugno in faccia a Crissy?

"Dustin " lo ammonii Steve

"Si è vero, a mia discolpa posso dire che se lo meritava, mi stava insultando, e oggi non è proprio giornata" guardai Eddie in cerca di un suo sguardo che non trovai, giocava con la forchetta e il cibo, mi si riempirono gli occhi di lacrime e scappai fuori da lì.

"Cassie, ti prego mi spieghi cosa è successo?" Mi chiede Steve dopo che mi aveva rincorso e abbracciata, iniziai di nuovo a piangere.

Decisi di spiegargli tutto, di dirgli quello che era successo con Eddie, del fatto delle emozioni, del dolore che stavo provando, sapendo che tutto era finito.
Notai anche la sua tristezza nel sentirmi parlare di un altro ragazzo, piansi anche per quello.

"Scusami Steve, tu non ti meriti questo, io non è giusto che ne parli con te"

"Io me lo merito eccome Cassi, e tu lo sai, ti ho fatto una promessa, in qualsiasi forma io ci sono per te. " mi strinse ancora più forte, e riuscii a calmarmi.

Eddie Pov

Ero distrutto, non sapevo cosa fare, io provavo qualcosa per lei, ormai era chiaro, ma lo sguardo di Nicole quella mattina, non potevo mandare tutto all'aria, lei era la figura più simile ad una madre che io avevo mai avuto in tutta la mia vita, e non volevo deluderla.

Mentre lei si stava cambiando Nicole mi chiese di capirla, che non ero io il problema, ma che dopo la morte del padre, lei era cambiata, era fragile, che era felice se eravamo amici ma niente di più, perché se le cose fossero andate male, a causa dei due mondi diversi in cui eravamo collocati, lei sarebbe crollata di nuovo in depressione.

Ma Cassie, le cose che gli ho raccontato ieri non le avevo mai detto a nessuno, era come se noi fossimmo collegati, le cose che mi aveva detto sulle sue emozioni, io un ragazzo con tutti quei problemi, gli avevo fatto tornare i sentimenti, ma io ero rotto, io deludevo sempre tutti, avevo deluso Nicole e dovevo recuperare, e avrei distrutto anche lei con il tempo, perché io non sapevo amare.

<possiamo parlare ti prego Eddie>

Io non sapevo cosa dirle, se gli avessi detto la verità lei avrebbe di certo detto che non era vero, che io sapevo amare, che ci potevamo provare almeno, e non sarei riuscito a dirgli di no, non guardandola negli occhi, quindi decido di fare la cosa che so fare meglio scappare.

<non abbiamo niente di cui parlare>

Scrissi il messaggio con una tale rabbia dentro, avevo quasi le lacrime agli occhi, era l'ultima cosa che avrei voluto dirgli, io volevo solo stare tra le sue braccia, perché ero così sbagliato ?

Andai verso la mia classe è la vidi abbracciata a Steve, stava piangendo, il mio cuore si fermò, ero io la causa di quel pianto? Ma Steve, era lui quello giusto per lei non io, allora perché ero così rabbioso vedendoli così stretti?

Lei forse sentendosi osservata, alzo lo sguardo, aveva gli occhi tutti rossi, mimo un ti prego con le labbra, mi si fermo il respiro, avrei solo voluto andare lì prenderla tra le mie braccia e dirgli di non piangere mai più, che io c'ero, che ci avrei provato, con tutto me stesso, che io volevo lei è solo lei.

Ma sapevo come sarebbe andata, quindi risposi con un non posso, con gli occhi che mi si riempivano di lacrime scappai via.

Cassie Pov
Avevo bisogno di uscire da quella scuola, aveva davvero buttato tutto così, senza darmi spiegazioni, dopo quello che era successo ieri?

Il mio cuore era a pezzi, per la terza volta nella vita, più facevo le cose per bene, più le persone mi facevano soffrire, dopo quello che gli avevo confidato ieri sulle mie emozioni, lui aveva deciso di passarci sopra come un bulldozer. Quel non posso, non potrò più dimenticarlo.

"Steve, ti prego portami via da qui"

Andammo nel nostro posto del cuore.

"Come ha potuto farmi questo?"

Mi tormentavo le braccia, mi grattavo la pelle fino a farmi uscire il sangue, era una cosa che avevo sviluppato, dopo l'incidente di mio padre, era venuto a prendermi ad una festa perché avevo discusso con Robin, non mi ricordo manco più il perché, forse perché c'era anche Nancy con Steve e non mi aveva avvisata, non ricordo bene, c'era brutto tempo, e un camion ci venne sopra, io riuscii a salvarmi per miracolo.

"Cassie ti prego smettila ti fai male così."

Mi prese le mani tra le sue.

"Non so perché abbia fatto così, ma devi pensare a te, non puoi, non puoi permetterti di crollare ok? Se non vuoi farlo per te, fallo per Robin, fallo per me ti prego."

Lo guardai negli occhi, stava per piangere, sapeva cosa volevano dire quei gesti, depressione, pasticche, apatia, c'ero già passata. Lo abbraccia.

Aveva ragione non potevo farlo di nuovo, ma non riuscivo a smetterla, il mio cuore era ormai morto, quindi dovevo nasconderli le cose, era l'unico modo per andare avanti.

Robin era in ritiro con la banda della scuola, mi mancava.

"Vuoi dormire da me stasera ? Non penso sia il caso di stare a casa tua"

"Non voglio disturbare Steve"

"Ma cosa dici ma secondo te? Puoi rimanere quanto vuoi lo sai"

L'idea di stare nella stanza accanto a quella di Eddie, non era una buona idea, quindi accettai l'invito.

Spazio autrice

Vi sta piacendo? Spero tanto di sì.
Volevo cambiare un po' di cose, volevo aggiungere un nuovo personaggio, che ne dite ?
Mi piacciono le storie tormentate.

Welcome To My Life Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora