Capitolo 14

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Cassie capitolo 14

Mi sveglia di buon umore, era stata la notte più bella di sempre, volevo alzarmi per fare la colazione, dovevo tornare a scuola, dovevo recuperare tutte le materie arretrate, cercai di alzarmi senza fare rumore, ma due braccia tatuate mi riportarono da lui.

"Dove credi di andare ragazzina?"

Mi bacio, ogni volta che le nostre labbra si toccavano, io mi scioglievo.

"Volevo fare la colazione" cercai di dirlo tra un bacio e l'altro

"Sono io la tua colazione" mi mise sotto di lui, iniziò a baciarmi in modo più passionale, incrociai le gambe sulla sua schiena.

"Vedo che ti piace come idea" annui.

"ABBIAMO PORTATO LA COLAZIONE!" Urlo Steve, Eddie si buttò sopra di me, e si lamentò.

"Ma perché ci devono sempre interrompere ?" Gli accarezzai i capelli,

"Munson abbiamo tutto il tempo del mondo, no?" Tra le righe volevo sapere se ci sarebbe stato un continuo oppure no, c'era sempre la questione di mia madre da chiarire, lui capii che in quella frase ci stava di più, mi guardò dritto negli occhi e mi accarezzo la guancia.

"Tutto il tempo del mondo" mi bacio delicatamente.

"Allora scendete, io ho fame" protestó Robin

Scendemmo con mala voglia, mano nella mano, Steve noto subito quel dettaglio e abbasso gli occhi.

"Buongiorno ragazzi, allora come è andata stanotte?" La guardai e mimai un dopo ti racconto lei capii e cambio discorso "allora, qui ci sono i croissant e qui i caffè, niente voglie strane vero? "

Si riferiva alla droga, "no Rob tranquilla"

"Oggi torni a casa? Sai cosa ti aspetta vero? Sicuro sarai in punizione per un mese"

"Lo so, ma cosa gli avete detto?"

"Che ti eri presa una sbandata per uno del college, un bravo ragazzo, non abbiamo di certo nominato Billy"

Solo a pronunciare quel nome notai che Eddie si irrigidì, gli presi la mano, lui la strinse.

"Ok bene, quindi ora mi portate nel mio nuovo carcere giusto?"

Eddie si avvicinò al mio orecchio e mi sussurra: "si, ma almeno avrai un carceriere che verrà a trovarti ogni notte ragazzina" .

Mi salirono i brividi lungo tutta la schiena, e sorrisi a quel pensiero.

Arrivati a casa, come da previsioni, in punizione, solo scuola e casa, niente visite dai ragazzi, Eddie mi doveva portare a scuola e poi riportare, dovevo riflettere su quello che avevo combinato mi disse, se solo sapessi mamma.

Nella prima settimana cercai di recuperare il più possibile le verifiche che avevo saltato, almeno una parte, l'unica nota positiva è che al ritorno a casa, io e Eddie facevamo una deviazione di strada per stare un po' da soli, tra noi le cose andavano a gonfie vele, certo era una cosa che non potevamo fare in pubblico, lo sapevano solo Robin e Steve. Mentre la notte si intrufolava nella mia stanza.

Era un venerdì quando Steve mi prese per il braccio e mi portò fuori.

"Steve che ti prende ? "

"Sei felice con lui?" Mi chiese guardando i piedi e toccandosi i capelli.

"Vuoi la verità Steve?" Lui annuì.

"Si, si Steve sono felice con lui, lui mi fa sentire non viva di più, in verità penso di amarlo, non ho ancora avuto il coraggio di dirglielo ma, se non è vicino a me io non respiro, io non avevo mai provato una cosa così grande ecco, scusami lo so che non dovrei parlarti cosi"

Welcome To My Life Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora