Solitudine

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Il rumore del mare è l'unica cosa che mi sta accompagnando adesso. C'è calma, forse troppa. Ad aiutarmi con i miei pensieri ci sono un lieve venticello che mi scompiglia i capelli e la calda sabbia che i miei piedi stanno toccando.

Già da molto tempo non mi capitava di stare così. Già da molto tempo non avevo l'occasione di passare un momento in maniera individuale. Già da molto tempo avevo necessariamente bisogno di riflettere in solitudine.

Per molti la solitudine potrà essere una nemica temuta, ma per me non lo è affatto. Spesso mi piace stare da sola, perché ho l'occasione di riflettere per conto mio. E adesso, ho deciso di raccontare a tutti voi, una storia.
Non è una storia come quelle presenti su questo profilo. Non è una storia d'amore, non è una storia su un clown assassino, non è la storia di una strega molto dotata e non è una storia buffa. È semplicemente un ricordo mio, che risale a pochissimo tempo fa.

Inizio col dirvi che non sono mai stata una persona che ama stare in mezzo alla gente. Non ho mai capito nemmeno io stessa del perché provi questo grande rifiuto. All'inizio pensavo fosse per pura e semplice timidezza. Eh già. Qualche anno fa ero una ragazza davvero molto timida. Avevo paura anche solo a dire la mia a scuola, temendo come al solito, un giudizio negativo da parte degli ascoltatori.

Sembrerà una cosa stupida o addirittura banale, ma questo mio blocco mi ha accompagnata fino all'inizio della seconda superiore... quindi solamente 2 anni fa.

Sono cambiata nel tempo, ma alcune mie insicurezze non sono del tutto svanite. Non me la sento di condividere tutto questo con i miei fratelli o con i miei genitori, e non ho mai capito nemmeno io il perché.

Già da qualche tempo, la penna e il foglio sono diventati i miei migliori amici. Sembrerà una cosa abbastanza triste, ma non lo è affatto!

Ho sempre pensato che il modo migliore per liberarsi da questi pesi sia proprio quello di scrivere, di raccontare i propri avvenimenti. Sarò forse impazzita, ma in questo momento mi sento molto più a mio agio parlando con voi lettori che con le persone che vedo tutti i giorni. Sarà forse, perché la maggior parte di voi non conosce la persona che si cela dietro a quello schermo. Mi sento quindi come se avessi un peso in meno addosso, come se potessi raccontarmi a tutti voi senza nessun problema.

Scrivo perché mi libero, scrivo perché temo i pareri altrui. Questi sono da sempre la mia più grande paura. Per me, la solitudine è come un luogo sicuro, dove posso rifugiarmi senza dover sentire giudizi da parte degli altri.

Proprio come adesso. Sono seduta su una sedia, sotto un ombrellone da spiaggia e con davanti una grandissima distesa d'acqua di un bellissimo colore blu. Un posto più tranquillo della spiaggia non credo possa esistere, se non la mia camera da letto.

Il rumore delle onde è la colonna sonora dei miei pensieri. È la musica per le mie orecchie, che zittisce quelle milioni di noiose parole che solitamente si sentono dire dalle altre persone presenti.

La vista che ho davanti agli occhi non mi stancherà mai, perché mi fa sentire veramente come se fossi a casa.

La solitudine è una buona compagna, e sempre lo sarà. Ma non spero che diventi mai la mia MIGLIORE compagna.

Perché dico questo? Volete sapere com'è finita la storia? Beh, ammetto che non ne sono uscita solamente con le mie forze da questa situazione.

Ad aiutarmi è stata una persona molto importante e alla quale sono molto legata. È la mia migliore amica. È una persona davvero straordinaria. Mi ha aiutata ad uscire da questo stato solitario e mi ha accettata senza giudizi. Ha colto immediatamente ciò ci cui avevo bisogno e non ha esitato nemmeno un secondo a darmelo.

Vi auguro di conoscere delle persone così, perché purtoppo in giro se ne trovano molto poche. Vorrei raccontarvi di più di lei, ma lascerò questo punto per un'altra volta.

E voi cosa dite? Vi è mai capitata una situazione simile?

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