Diventando grande.

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E niente, eravamo ormai rimasti amici. Ormai avevo 19 anni, finita la scuola, ho preso il diploma, soddisfatta. 90 .
Contentissima.
Non avevo mai immaginato di prendere 90.
Questi ultimi anni a scuola erano stati i migliori con Ale, Sandra e Victoria.
Scegliemmo il turistico.
Ovvero lingue straniere.
Purtroppo dopo la scuola menomale, non ci siamo mai perse di vista. Qualche volta uscivamo insieme. Ma per me era il momento di dire 'arrivederci' a tutto.
Passai un'estate meravigliosa, la più divertente, prima di partire volevo stare tantissimo con gli amici prima che dovevo andar via, e tra chissà quanto vederci.
Settembre.
Mese degli inizi.
Mandai una domanda nell'esercito e per fortuna mi accettarono grazie al diploma con punti alti, non ero tatuata, e avevo l'altezza richiesta.
La sera prima di partire passai una serata con gli amici... E con le mie "compagne di classe". Già sapevo quanto dovevano mancarmi ma all'idea della nuova vita mi rendeva felice.

.10 Settembre.
La mattina mi alzo presto, la valigia è pronta. Vado a farmi una doccia, mi vesto, mi preparo e scendo.
Mio padre mi aspetta giù con la sua alfa romeo, mi accompagna lui alla stazione. Destinazione: Milano.
Ormai con Michael non ero più nulla, si fidanzò con una ragazza e io partii per tanti motivi ma il primo era cancellare il mio passato.
Prima di scendere do uno sguardo alla mia stanza, piena di ricordi.
Vado diretta al mio armadio.
Sotto i jeans c'è una foto:io e Michael.
La guardo un'ultima volta, una lacrima bagna il mio volto, ne sento il profumo e la stringo forte a me.
Non la porterò insieme a me.
Morirà con i miei ricordi.
Vado giù in giardino scavo una fossa e la metto dentro una scatola e una rosa. Ricopro abbondantemente tutto. Lo sotterata in un angolo in cui nessuno andava.
Quell'angolo era mio.
Mi perdo nei ricordi ma il suono del clacson di mio padre mi fa tornare nel presente.
Saluto la mamma e le mie due sorelle.
Salgo in macchina.
Arriviamo in stazione, papà prende le valigie e le sistema.
Mando un messaggio ai miei amici e amiche che sto partendo. Mi mancheranno tanto.
Il treno è arrivato.
Devo salire.
Saluto papà con un caloroso abbraccio,lui è triste al pensiero che vado via. Sistemo i bagagli. Il capo stazione dice che il treno sta per partire, saluto papà dal finestrino. Il treno parte,io mi siedo sulle apposite poltrone. Con me c'è un ragazzo, anche lui per l'esercito. Si chiama Nathan, è Italo-tedesco.
Si è presentato dopo subito che ha domandato dove andassi e cosa facessi.

-Dove vai?
-Milano, tu?
-Anche, sono in servizio in militare, tu?
-Anche io.
-Scusami... Piacere Nathan.
-Christine.
-È la prima volta nell'esercito?
-Si, tu?
-No, ci sto da due anni.

Non gli rispondo, la mia espressione stanca, voglio dormire. Mi sono alzata alle 5 di questa mattina. Voglio dormire.
Mi addormento come un sacco di patate.

Vento d'inverno.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora