CAPITOLO 7

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*pov's Camilla *
C: Dam riportami a casa.
D: ti porto nell'orario in cui finiscono le lezioni ,chiama tua mamma e digli che torni con un amico

Non voglio ma che alternative ho?

C: ok

C:pronto mamma
M: ciao tesoro tra due ore arrivo!
C: no tranquilla, torno con un amico
M: sicura?
C: si lo so che sembra assurdo ma sono sicura
M: ok a dopo tesoro
C: a dopo mamma

Fine

D: quindi che ha detto?
C: va bene. Ma tra due ore dobbiamo andare. Che facciamo in tutto questo tempo?
D: che ne dici di farti me
C: come scusa?!

Mi giro verso di lui, sta fumando una sigaretta

C: non lo so

Mi si avvicina molto, mi mette una mano sulla vita e uno sulla guancia e mi da un bacio io mi levo.

C: c-credo che dobbiamo iniziare ad andare
D: no, mancano ancora 2 ore

Gli esce una risata

D: ammetti che ti è piaciuto
C: no!

In effetti però non era affatto male.
Spegne la sigaretta.
Prendo un cuscino e glielo lancio.
Rido. Lui prende un altro cuscino e lo lancia a me. Ride. Continuamo finché non si trasforma in una vera e propria battaglia di cuscini.

D: dai basta sarà passata un ora!

Ride
Si allunga sul letto a pancia in su, sfinito. Io poggio il cuscino e mi metto allungata vicino a lui con la testa sul suo petto, lui mi accarezza i capelli
Poi si blocca

D: vogliamo mangiare qualcosa?
C: ok

Mi porta un cucina.

D: piccola cosa vuoi mangiare?
C: smettila di chiamarmi piccola. Comunque se c'è vorrei solo un po di succo e una merendina

Me li da entrambi

D: ti da fastidio il fatto che ti chiami piccola?
C: già
D: allora ti chiamo amore
C: no, chiamami solo Camilla o cami
D:mmmh no, mi piace piccola o amore
C: cretino

Gli sorrido

D: li userò entrambi
C: cos- no!
D: troppo tardi amore

Mi sorride

D: so che vuoi essere chiamata così
C: sai troppe cose, allora
D: quindi ti piace!

Mi fa un sorriso io divento rossa come un peperone.

D: tra mezz'ora usciamo.
C: ok

Si mette sul divano io lo seguo e mi fa segno di mettermi affianco a lui . Mi siedo e mi mette un braccio sopra le mie spalle.

D: amici?
C:ok
D: piccola sei troppo carina
C: grazie

Arrossisco.
Ci mettiamo a parlare un po di cose a caso finché non sentiamo il mio telefono squillare

Mamma

D: rispondi

C: pronto mamma
M: dove sei?
C: sto tornando
M: dovevi essere qui un'ora fa!

Guardo l'orario, merda è tardissimo!

C: mamma scusami sono andata a casa di questo mio amico ci siamo messi a parlare e abbiamo perso la cognizione del tempo
M: stavate solo parlando?
C: mamma che domande! Certo!
M: ok, a casa ti devo parlare, invita anche questo tuo amico per cena
C: ok a dopo mamma
M:a dopo tesoro

Fine

C: verrai da me a cena
D: ok almeno non mi tocca cucinare.
C: sai cucinare?
D: no avrei fatto i surgelati
Rido
C: dai andiamo altrimenti mia mamma si arrabbia.

Salgo in macchina

D: allora dove abiti?
C: vai avanti a destra e poi la prima uscita alla rotonda, dopo tre case c'è una casa azzurra.
D: ok

Arriviamo, scendiamo e busso alla porta

C: mamma sono io

La porta si apre e io e Dam entriamo

D: permesso
M: oh tu devi essere il nuovo amico di Camilla, piacere sono sua mamma
D: piacere Damiano
M: amore li sai scegliere bene gli amici
C: mamma!
D: amo dai
M: amo?

Guardo terrorizzata Damiano

D: signora chiamo così Camilla perché è un linguaggio giovanile. Siamo solo amici

Mia mamma si beve la cazzata che ha appena detto

M: ok, andate dove volete tra 3 ore però si cena.
C: ok mamma, Dam seguimi

Lo porto in camera mia, ecco ti mostro la mia camera

D: wow è molto più ordinata rispetto alla mia!
C: non ci vuole molto ahaha, vieni siediti parliamo un po
D: ok, ma cosa vorresti insinuare che non posso essere ordinato come te?
C: non lo sto insinuando, perché sono certa che è così

Ci mettiamo di nuovo a parlare di cose a caso finché mamma non mi chiama

M: è pronto scendete

Scendiamo in fretta e furia e ci sediamo al tavolo uno affianco all'altro
Iniziamo a mangiare, c'è un silenzio assordante.

M: cami ti devo dire una cosa
C: certo mamma dimmi
M: papa sta male, e qui non ci sono ospedali che riusciranno a guarirlo
C: o mio dio, dimmi come posso aiutarvi
M: devi restare qui. Noi dobbiamo uscire dell'Italia per due o forse anche più mesi. Però tornerò con papà guarito
C: ok

Sto per mettermi a piangere perciò scappò in camera

*pov's Damiano*
D: hey, dove vai?
M: è triste perché ha paura per suo padre. Sarà andata sul letto a piangere.
D: scusami, mi alzo anche io vado da lei
M: certo, ah e una cosa.

Mi giro verso di lei

M: mi fa piacere che ti abbia conosciuto ti prego non lasciarla o tradirla anche tu
D: signora non farei mai del male a sua figlia. Mi prenderò cura di lei mentre voi siete fuori
M: grazie, dille che partiamo domani mattina verso le 9

Foto Allo Specchio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora