CAPITOLO 13

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*pov's Camilla *
Sono passate due settimane dalla partenza di Jacopo e quindi 3 settimane da quando non rivedo dem. E mi manca molto.
Per tutte e tre le settimane tutti i giorni andavo a un bar o in discoteca. La cosa non migliora.
Stamattina mi metto le cuffie e ho intenzione almeno oggi di non ubriacarmi. Accendo la radio e dopo una canzone noiosissima cambio canale e sento una voce familiare

Alla mia piccola Camilla dedico questa canzone. Mi manchi molto.
È la settima volta e anche l'ultima che ti faccio questa dedica con la speranza che tu l'ascolti

È dem

La canzone s'intitola "le parole lontane"

Inizia a cantare. La sua voce è bellissima.

Come l'aria respirarai il giorno che
Ti nasconderò dentro frasi che non sentirai.

Cazzo, mi manca tanto

Perché ti sento lontana, lontana da me

Vorrei essere con lui in questo momento. Allontanarlo è stato un errore enorme. Finisco di ascoltare la canzone

Come l'aria mi respirarai il giorno che
Ti nasconderò dentro frasi che non sentirai.

Devo prendere i biglietti il prima possibile e raggiungere Damiano.
Roma sto tornando.
Faccio le valige. Vado da mia mamma
C: mamma io torno a Roma
M: torna da Damiano tesoro, ho sentito la radio. Lui ti ama.
Mi faccio accompagnare all'aeroporto e prendo il primo aereo disponibile. Tra 20 minuti parto. Gli farò una sorpresa!

* pov's Damiano*
Ho pubblicato da una settimana il mio nuovo pezzo e Camilla non si fa ancora viva. Dubito che voglia tornare. Mi devo arrendere.
Sento suonare il campanello è Elena. La faccio entrare in queste due settimane abbiamo legato molto
E: cavolo dem! Sei ancora in mutande! Mettiti almeno dei pantaloni!
D: ma zitta eh, dai vieni su aiutami a scegliere qualcosa da mettere
E: ok
Saliamo e mentre scelgo una maglia la vedo andare via
D: hey, che fai?
Ha le chiavi di casa di Camilla in mano. E nell'ultimo periodo quello è diventato un posto pieno di ricordi. E lei non può entrarci.
E: ah ah non mi prenderai mai.
D: Elena!
La raggiungo e prima che possa sorpassare la porta la afferro da dietro. La prendo e la butto sul letto.
D: tu non vai da nessuna parte
Mi afferra e mi butta giù su di lei.
Mi bacia e io ricambio. Poi le bacio il collo e gli tolgo la maglia.
Gli bacio anche il petto poi torno sul collo. E poi di nuovo sulla bocca.
X: Dem...
Mi giro
D: cazzo Camilla!
Scendo di sotto
D: cami!
C: SEI UNO STRONZO! ME NE SONO ANDATA PER 3 SETTIMANE E TU MI TRADISCI CON ELENA!
E: sta zitta!
Elena si avvicina gli sta per tirare uno schiaffo ma io la blocco
D: Elena non provare a toccarla.
E: cosa?! A questo punto vorrei sapere cosa c'è nell'altra casa dove tu vai praticamente sempre ma non ci fai mai andare nessuno.
C: l'altra casa è la mia....
D: volevo tenerla pulita per te Camilla. È piena di ricordi e non potevo farci entrare chiunque. Cami tu mi manchi.
C: bene, me lo hai dimostrato!
D: piccola sono serio, mi sei mancata, io ti amo
C: smettila di darmi soprannomi del genere. Rimarrò qui per 3 giorni poi me ne andrò, giusto per salutare l'ultima volta la mia città. E sappi che avevo intenzione di chiederti di convivere.
D: cami ti prego
Esce dalla porta, sbattendo
E: hey, dai andiamo a dormi-
D: va via
E: cosa?
D: devi andartene
E: non puoi dare la colpa a me per tutto quello che è successo
D: VATTENE DA CASA MIA!
Elena esce.
Rimango un attimo lì davanti alla porta senza capire nulla.
Cazzo,cosa mi è passato per la testa!
Ma ho mollato una volta non lo farò di nuovo.
Esco e vado a casa di Camilla

* pov's Camilla *
Corro a casa
Ho fatto così tante ore di viaggio per nulla.
Dovevo capire che come tutti gli altri mi avrebbe abbandonato. E probabilmente in questo momento si sta scopando Elena. Felice di essersi sbarazzato di me. Vado in camera prendo la lametta e mi taglio. Piango.
Sento la porta della casa aprirsi.
Non mi importa. In questo momento voglio stare solo un po da sola. Senza pensare a nulla.

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