ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ VI

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                          Ghiaccio
Nik

31 novembre 2021

<<Quante volte ti devo dire che non sono pronto?>>
Light continuava a toccarmi l'interno coscia ma stavolta lo strattonai via <<Forse ci ripenseremo a quando avrai smesso di farti altre ragazze>> tornò serio e si alzò dal letto. <<Te l'ho detto Nik è complicato.>> aprii l'armadio e si infilò una maglietta nera che faceva risaltare il suo fisico.
Si avviò verso cucina e io lo seguì, stava preparando un caffè <<Come pensi che possa regalarti la mia verginità se fai il puttaniere>> alle mie parole sbattè un pugno sulla penisola <<Cazzo Nik non sono un puttaniere, lo faccio per un bisogno fisico>> non capivo che bisogno fisico fosse e mi rigidì quando le paranoie ripresero a vagarmi nel cervello. Light prese il telefono in mano e cominciò a digitare qualcosa <<devo studiare>> se doveva studiare sapevo bene che dovevo tornare a casa perché lui voleva silenzio e concentrazione. Presi le mie cose e solo dopo aver dato un bacio casto sulle labbra di Light uscì da casa sua.
Camminai per andare verso la stazione, cominciava a fare freddo e mi strinsi di più al mio cappotto.
Sentii ad un certo punto un forte rumore di ruote verso la mia direzione, mi gira lentamente mi accorsi che un'auto stava sfrecciando verso la mia direzione. I fari mi accecarono e mi portai le braccia al viso dalla paura, ma qualcosa mi agganciò alla vita e mi trascinò via da lì.
La macchina si scontrò nel muro che prima era alle mie spalle, ero rimasto fermo dove ero fino a che non sentì un respiro pesante sopra di me, alzai lo sguardo mi imbattei in degli occhi rosa stranissimi, Forse erano lenti a contatto-
Notai anche dei capelli bianchi e folti <<Tutto bene?>> continuai a guardarlo senza rispondere <<Credo di sì>> controllai l'orario e mi accorsi che stavo per perdere il treno <<Scusami devo scappare, grazie comunque dell'aiuto>>
<<Ice>> mi interuppe, lo guardai ancora e sorrisi <<Nik>> alzò la mano e io corsi verso la stazione.

2 dicembre 2021

<<Micetto non puoi battermi anche stavolta, Lo sai che mi infurio>> Stavamo giocando a Tekken nel mio salone ed era già la terza volta che lo battevo <<No cazzo di nuovo?!>> Non era molto allenato e per me risultava facile batterlo. Spense la Play Station senza il mio consenso e mi saltò di sopra, cominciò a baciarmi
travolgendomi completamente come ogni volta. Successivamente passò al collo tentando di macchiarmi, anche se gli avevo detto più volte di non farlo. Come sempre cercò di farmi cedere ma non volevo che mi scopasse come faceva con le altre tipe che era solito a farsi.
Il campanello suonò e io mi divincolai da lui per andare a vedere chi era, afferrai il citofono e non pensavo di sentire.. <<Hey Nik, sono Ice ti ricordi?>>

_we ruin our friendship_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora