Harry

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Il suono di un telefono che squilla si fa strada nella mia mente addormentata.
Apro faticosamente gli occhi, lamentandomi.
Mi alzo sui gomiti e vedo la chiamata sul mio cellulare.
Harry.
Diamine, solo lui può chiamare una persona alle tre di notte!
"Pronto?" chiedo, calcando il fastidio nella mia voce.
"Hey, dolcezza" mi saluta gioiosamente il ragazzo, fregandosene del mio tono di voce.
"Cosa vuoi?"
"Intanto, sii ben educata" alzo gli occhi al cielo, "ti ho chiamato perché ho davvero bisogno di un consiglio e tu sei l'unica che può salvarmi"
"Sentiamo" acconsento, la voce sconfitta.
"Beh, come sai, è iniziato dicembre e io sono solito dare una festicciola in questo periodo dell'anno...."
"Harry, arriva al punto!" lo interrompo.
"Mmh, si. Quale tema preferisci tra antichi Romani e antichi Greci?"
"Non puoi fare semplicemente tutti e due?"
"No, gli invitati devono essere vestiti o secondo le mode dell'antica Grecia o secondo le mode dell'antica Roma"
"Allora antichi Greci" rispondo, ormai quasi del tutto sveglia.
"Okay, grazie. Ti voglio davvero tanto bene, buona notte" fa come per mandarmi un bacio.
"Notte" ringhio tra i denti.
Mi butto nel letto, ma, consapevole che passerò il resto della notte insonne, mi alzo e mi dirigo verso la cucina.
I corridoi sono deserti, la luce lunare li illumina.
Amo davvero le notti così, mi viene sempre voglia di stare fuori a guardare le stelle e farmi accarezzare dalla leggera brezza.
Quando entro in cucina, noto una figura che mi da le spalle.
È china sul bancone e sta mescolando qualcosa.
"Zayn?" chiamo, accedendo le luci.
Si volta e vedo il suo volto completamente sollevato.
"Pensavo fossi una specie di fantasma o qualcosa del genere" dice, toccandosi il cuore.
"Ti prego" rido e vado nella mensola dove vi sono le scatole di tè e di camomilla.
Prendo una busta di camomilla e poi riempio la mia tazza di acqua e la metto nel microonde.
"Come mai sei sveglio?" chiedo, mentre aspetto che il microonde suoni.
"Mi ha chiamato Harry" risponde, con un leggero fastidio nella voce.
"Antichi Romani o Antichi Greci?" chiedo, ridendo.
"Io ho risposto di vestirci tutti da indiani ma Harry mi ha risposto dicendo che dovevo scegliere tra questi due e così non gli ho dato risposta" fa spallucce e continua a mescolare il liquido all'interno della tazza.
"Antichi Greci. È ciò che ho risposto io" ribatto, aprendo il microonde e prendendo la tazza bollente.
"Sei proprio una secchiona, eh?" ride, sorseggiando la bevanda.
Immergo la busta di camomilla nell'acqua e aspetto che si diffonda.
"Non sono una secchiona, semplicemente apprezzo ciò che ci è stato tramandato. La cultura, l'arte, la filosofia, la letteratura. E poi la società era molto più semplice nell'antica Grecia"
"Hai già pensato a cosa metterti?" chiede, prendendo un altro discorso.
"In realtà no. Perché, tu già ci hai pensato?" chiedo, stranita.
Assurdo. Harry avrà detto della festa almeno venti minuti fa e lui già pensa a cosa mettersi.
"Certo. La moda è molto importante per me"
Lo guardo strana, e poi butto la busta ora zuppa della camomilla nella spazzatura.
Continuiamo a parlare finché non si fa l'alba.
Sospiro e mi alzo dallo sgabello. "Tra poco arriveranno i cuochi e lo staff, quindi è meglio andare" dico.
Abbiamo già pulito le nostre tazze e le abbiamo messe a posto.
Così Zayn si alza e mi rendo conto solamente ora del suo abbigliamento: canotta bianca e pantaloni da ginnastica blu a cavallo basso.
Mi mordo il labbro, mentre distolgo lo sguardo.
Quando arriviamo alla mia porta, mi volto verso di lui.
"Davvero, se vuoi un aiuto nello scegliere il vestito puoi chiedere a me"
"Non sei gay, vero?" sbotto.
Purtroppo la camomilla mi fa uno strano effetto: i miei freni inibitori cessano di lavorare e dico tutto ciò che mi passa per la testa.
"Sei impazzita?" lui ride, talmente tanto da mettersi una mano sulla pancia.
"Comunque tu starai di certo bene con i vestiti dei Greci" sussurro, guardandolo dritto negli occhi.
"Perché?"
"Beh, perché sembri un Dio greco"
Lui rimane scioccato lì, con la bocca spalancata e la mano ancora sulla pancia, a fissarmi con gli occhi spalancati.
Rimango scioccata pure io per ciò che mi è uscito dalla bocca ed entro subito nella mia stanza.
Non che non lo pensi, perché, diciamolo, Zayn è un ragazzo bellissimo. Forse il più bello che io abbia mai visto.
Ma non c'era bisogno che glielo dicessi.
Umiliata, mi butto nel letto e mi tormento un po' con i miei pensieri, finché non mi addormento.


Reign || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora