Un rumore assordante arriva fino alle mie orecchie.
"Zayn, spegni il telefono" borbotto, la faccia completamente schiacciata contro il cuscino e la mia mano che cerca qualche contatto fisico con il mio fidanzato.
Non sentendo niente di paragonabile a pelle umana, mi metto seduta e osservo il materasso, chiedendomi dove diamine sia finito Zayn.
E inoltre, quel maledetto telefono non smette di suonare.
Lo ignoro e vado a controllare nel bagno, ma niente.
Così, decido di rispondere al telefono che sta squillando.
È un telefono fisso vecchio stile, credo sia quello con cui Zayn comunica con la servitù.
"Pronto?" rispondo, mentre tento di svegliarmi stropicciandomi gli occhi.
"El, sei sveglia!" la voce di Zayn riempie le mie orecchie.
Troppo, troppo alta.
"Si, e tu mi hai praticamente abbandonato!" ribatto, stizzita.
Lui ride. "Scusa, dovevo fare una cosa. Vuoi che ti mandi la colazione nella mia stanza?"
"No, vado nella mia adesso. Mandamela lì, per favore"
"Okay. Ci vediamo a pranzo. Vestiti bene, ci sono i reali del Qatar"
"I reali del Qatar?"
"Si, sono venuti a discutere con mio padre di alcune cose. Per questo mi sono alzato presto"
Controllo l'orologio e noto che sono le 09.30.
"Già, di solito non ti alzi prima di mezzogiorno" dico, per poi sbadigliare.
"Come se tu ti alzassi prima di me!" scoppia a ridere e io lo seguo.
"Dai, vado nella mia camera. Allora a pranzo, Zayn"
"A pranzo, piccola" sussurra, prima di riattaccare.Così, anche se l'unica voglia che ho è stare a letto, mi alzo. Inizio a gironzolare per la stanza, aprendo cassetti e armadi.
Insomma, sono una persona che si fa i cazzi suoi.
Apro l'ennesimo cassetto e trovo una scatola di medie dimensioni.
La prendo, incuriosita, e mi siedo a terra.
La apro e trovo almeno una centinaia di lettere, ognuna con scritto una data.
Prendo quella più recente, ovvero del 23 luglio 2014, e inizio a leggerla.
"Ruh qalbi*,
Ormai sono passati tre giorni dalla tua partenza in Inghilterra.
Mi manchi così tanto, specialmente oggi.
Non faccio altro che pensare a te.
Mio padre mi parla e penso alla tua voce e alla tua risata.
Aspetto con ansia stasera, così che possa vederti di nuovo.
Ti bacerò e ti abbraccerò.
Passeremmo la notte assieme, facendo l'amore e poi ci addormenteremmo abbracciati.
La mia vita è perfetta da quando ci sei tu.
Ti amo più di quanto immagini.
La tua Zeda"Mi sento a disagio, sia per non aver rispettato la privacy di Zayn sia per quanto amore trasmetta quella lettera.
Posso capire Zeda, l'odio che ha verso di me, anche se è un odio irrazionale.
Lei amava così tanto Zayn, si aspettava una vita insieme a lui, si aspettava di essere la sua sposa, la sua Regina.
E invece deve essere costretta a vedere me al suo posto.
Ripongo subito la scatola al suo posto ed uscendo controllo che non vi sia nessuno.
Nella mia stanza mi aspetta un vassoio pieno di prelibatezze, tra cui un mix di frutta fresca e cereali.
Prendo il cucchiaio e inizio a gustarlo, sovrappensiero.
Incontrerò i reali del Qatar e quindi, molto probabilmente, ci sarà Kyra, l'ex di Zayn.
Come diamine potrò uscire viva da un pranzo simile?
Con le due ex del mio ragazzo!
Ho bisogno di rilassarmi, ho bisogno di una passeggiata.Passeggio per il giardino, ammirando i fiori dai mille colori.
Sono più calma di prima, per fortuna.
Zayn vuole me, non Zeda e neanche Kyra.
Vuole me.
Mi fermo ad ammirare alcuni giacinti azzurri, riflettendo su Julian Pewj.
È un ragazzo pieno di mistero e affascinante.
Ieri sera ha insinuato che Zayn, in un certo modo, abbia chiesto a suo padre di proibire la relazione con Zeda.
Che senso ha, allora, tutto ciò che Zayn mi disse? Che avrebbe sempre amato Zeda.
E perché, poi?
Sono domande a cui solo Zayn potrà rispondere e non me la sento di discutere adesso.
Non ora che abbiamo raggiunto un livello di pace, dopo tutto ciò che abbiamo passato.
"Sua Maestà" vengo distolta dai miei pensieri da un signore sulla sessantina, dalla pelle bronzea e gli occhi neri.
Indossa un grembiule verde sopra una camicia grigia e dei pantaloni neri, quindi suppongo sia il giardiniere.
"Mi dica" rispondo, sorridendogli.
"Non si ricorda di me, vero?" chiede, accennando un sorriso.
Lo guardo, confusa. Dovrei ricordarmi di lui?
"No, in effetti no" rispondo infine.
"Sono Juan, il giardiniere che lavorava per la sua famiglia quando suo nonno Giacomo regnava"
"Juan!" urlo, prima di abbracciarlo.
Lui mi stringe forte a sé e mi vengono in mente pomeriggi di sole in cui lui si dilettava ad insegnarmi a coltivare i fiori.
Era come un secondo nonno, per me.
"Ah, sapevo si sarebbe ricordata di me" si allontana da me e mi guarda, sorridente e con gli occhi lucidi.
"Ah, smettila di darmi del lei! Dammi del tu, Juan"
"Non mi abituerò mai. Ti vedevo così piccola, con quei vestiti tutti pomposi che giornalmente sporcavi, e adesso sei così bella e così semplice"
Sorrido.
"Come mai sei finito a lavorare qui?" gli chiedo, mentre inizio a camminare.
"Tuo nonno mi ha consigliato di venire qui, nel paese di origine di mio padre" ribatte, mentre fuoriesce delle forbici e si avvicina ad una siepe per togliere una foglia ingiallita.
"Il giardino non è più lo stesso senza di te" sussurro, mentre fisso i suoi movimenti.
Lui ride e sorrido anch'io.
"Sono felice che tu e Zayn stiate insieme"
Alzo gli occhi al cielo. Possibile che tutti debbano parlare sempre di me e Zayn? Non hanno altre cose a cui pensare?
"Grazie" rispondo, un po' seccata.
Lui sembra non notarlo e iniziamo a passeggiare.
Di tanto in tanto gli chiedo informazioni su dei tipi particolari di fiori.
Stiamo parlando della rosa del deserto, quando sento un rumore di passi.
Alzo la testa per vedere Re Yaser, Trisha e altre due persone avvicinarsi.
"Elena, ti presento Re Uwen e la sua consorte Jenina" dice Trisha, sorridendomi.
Mi inchino e dopo porgo la mano. "Uwen e Jenina, vi presento la Principessa Elena" il Sultano del Qatar mi stringe la mano e poi lo fa anche sua moglie.
"Tuo padre mi aveva detto che conoscevi Juan" m'informa Yaser, con un accenno di felicità nella voce.
"Già" guardo Juan e gli sorrido. "Dov'è Zayn?"
"Sta facendo un giro in città con i ragazzi del Qatar. Non ti ha chiesto di venire perché Waliyha gli ha detto che aveva bisogno di te"
"Ah" sussurro, con una punta di delusione.
"Infatti ti sta aspettando nella sua stanza" aggiunge Trisha, sorridendomi.
"Allora vado" mi giro verso Juan e lo saluto, per poi inchinarmi davanti ai reali del Qatar e andare via.Zayn
Controllo per l'ennesima volta il telefono.
Mi aspettavo che Elena mi mandasse un messaggio ma niente.
È dal momento in cui l'ho chiamata che non ci sentiamo.
Starà facendo qualcosa, di sicuro.
Riposo il telefono nella tasca e mi volto verso Loras, il principe del Qatar, che sta ammirando il sedere di una ragazza che sta passando in questo momento.
Vedo il suo sguardo rapito e scoppio a ridere.
Lui si volta e mi guarda, indispettito.
"Senti, se tu sei un uomo sposato non vuol dire che io non debba guardare più alcuna ragazza"
"Non sono sposato, sono semplicemente fidanzato" ribatto.
"Amico, non capisco come tu abbia permesso a tuo padre di fare una cosa del genere" dice, sospirando.
"Vieni, ti devo dire una cosa" lo prendo per il gomito e ci allontaniamo dalle sue sorelle e da sua cugina, Kira.
Aspetto un bel po' e poi mi volto verso di lui, in attesa.
"Loras, non sono stato costretto a sposare Elena" sussurro, come se qualcuno potesse sentirci.
Lui mi guarda confuso. "Non ti seguo"
Sospiro. "Eravamo al compleanno di Louis e io e mio padre stavamo guardando Elena che ballava con sua sorella. Aveva uno splendido vestito verde e sembrava che non toccasse terra, mentre ballava.
Mio padre mi disse "Quanto sarebbe bello, se tu ed Elena vi sposaste" e io gli risposi che lui aveva il potere di non farlo rimanere solo un desiderio. Che poteva parlare con il padre di Elena e dirgli quanto sarebbe vantaggioso per entrambi i paesi"
Il ragazzo accanto a me sgrana gli occhi. "Mi stai dicendo che tu non ami Elena? Che è tutta una scena....."
"No, Loras" scuoto il capo, ridendo. "Certo che adoro Elena, che mi piace da impazzire. Ho avuto sempre una cotta per lei che, pian piano, si è trasformata in interesse. Ma non ho mai avuto il coraggio di approcciarla, di conoscerla veramente. Sembrava così superiore, come se io non la meritassi. Come se nessuno la meritasse. Il matrimonio combinato è stata soltanto una mossa per conoscerla, per vedere se veramente era bella (e non parlo solo di bellezza esteriore) come tutti dicevano che fosse, come io pensavo fosse"
Sorrido, pensando alla fortuna che ho di averla. "Ed è bellissima, bellissima interiormente. È coraggiosa, testarda, simpatica, ironica, intelligente, vivace, altruista, gentile e....."
"Okay, amico, sei cotto" Loras ride e io con lui.
"Non dire niente di ciò che ti ho detto a nessuno, okay?"
"Certo" annuisce.
"Ragazzi!" urla Kyra, richiamando la nostra attenzione. "È quasi ora di pranzo e io sto morendo di fame, quindi torniamo a Palazzo"Lancio uno sguardo verso la porta, aspettando che Elena entri da un momento all'altro.
E invece neanche stavolta è entrata.
"Zayn, allora, come stai?" Kyra mi sorride.
"Bene, molto bene" rispondo, accennando un piccolo sorriso.
Mi sono sempre sentito in colpa per ciò che ho fatto a Kyra, per averla tradita con Zeda.
Ma lei è sempre rimasta una vera amica e lo apprezzo tantissimo. È più di quanto meriti.
"Ci credo! Sei fidanzato con Elena Grimaldi, una leggenda!"
La guardo, stupito. "Non pensavo fossi una fan di Elena"
"Non sono una fan di Elena, ma l'ammiro. Dio, ma hai visto il mondo in cui manda a quel paese i paparazzi?" ride e io rido insieme a lei, ricordando alcune foto.
"E poi si comporta così spensieratamente, come se non fosse una principessa"
"Già, glielo invidio anch'io. Lei è naturale, fa ciò che sente"
"Beh, passerai tutta la tua vita con lei. Di sicuro imparerai a fare ciò che senti"
"Non credo, sarò sempre un Re"
"Girati" mi sussurra Kyra, guardando verso la porta.
Mi volto e vedo Elena, con addosso una maglietta rosa e una gonna bianca.
Il suo collo è ornato da una collana dorata e i suoi capelli sono acconciati a tuppo.
Sembra che nella stanza ci sia solo io, perché i suoi occhi sono solo ed esclusivamente su di me.
Le vado incontro e le prendo la mano.
Gliela bacio e lei ride. "Wow, adesso siamo anche nell'800?"
Sorrido, alzando il viso. "Sono sempre stato un gentiluomo"
"Si, dai. Hai ragione. Te lo concedo"
Si alza in punta di piedi e mi sussurra all'orecchio "Secondo te se ci baciamo è inopportuno?"
"No" le do un bacio lieve sulle labbra che lei rende più passionale.
Poi si allontana e sorride, guardando dietro di me.
"Ci stanno guardando"
"Lasciali guardare" ribatto io, baciandola di nuovo.*Ruh qalbi = anima del mio cuore
Spazio autrice
Salve, gente.
Scusate se non ho aggiornato prima ma è stata un'estate molto impegnativa e non ho avuto modo di continuare la storia.
Sono imperdonabile, lo so.
Sono quasi le 3 di notte e non riesco a dormire.
Per fortuna la scuola per me inizierà domani.
Com'è andato il vostro primo giorno di scuola?
Passando al capitolo, si inizia a scoprire che il matrimonio non è così "combinato" come si crede.
La verità presto o tardi verrà a galla, è solo questione di tempo.
Cosa pensate della confessione di Zayn? E secondo voi chi dirà a Elena la verità?
Vi ricordo che sto scrivendo un'altra storia, Drugs, sempre su Zayn.
Se potete (e soprattutto volete) dateci un'occhiata :)
Buona notte,
Elena 🌸
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Reign || Zayn Malik
RomanceIn un mondo in cui non vi è democrazia, i reali detengono ancora il potere. Seguiremo le vicende di Elena, principessa di Francia e d'Italia che farà di tutto per essere libera.