Segno le voci nella mia lista, lanciando un'occhiata tutto intorno a me.
Organizzare una festa è uno stress, ma almeno mi tiene concentrata su qualcos'altro che non sia Lorenzo o Zayn.
Amo organizzare feste, amo avere tutto sotto controllo.
Avrò preso questa caratteristica da mia madre.
Quest'ultima è accanto a me, nel suo meraviglioso tailleur blu, e sta osservando la sala dove si terrà la cena e tutti i dettagli.
"Principessa" mi volto e vedo una dei nostri camerieri, Charlotte, venire verso di me.
"Dimmi, Charlotte" la sprono, donandole un piccolo sorriso.
"C'è un problema con le illuminazioni, dicono che potranno arrivare solo domani"
Spalanco gli occhi e sento il mio cuore iniziare a pulsare.
Potrei urlare a squarciagola, se non fosse per la presenza di altre persone.
Domani è la festa di Natale e oggi avremmo dovuto sistemare le illuminazioni.
Faccio un respiro profondo, tentando di calmarmi.
"Sono ancora al telefono?" chiedo, sperando di non sembrare schizofrenica.
"Si" Charlotte, impaurita, mi porge l'apparecchio.
"Grazie, Char. Puoi andare" la congedo.
Lei si inchina e se ne va.
Porto il telefono al mio orecchio. "Pronto?"
"Oh, salve Principessa Elena! Quale onore, sono così lusingato di sentirla"
"Beh, io sarei lusingata di sentir dire da lei che era tutto uno scherzo e che non ritarderete con le illuminazioni" ribatto, con un po' di rabbia.
"Mi dispiace, sua Altezza, ma ha richiesto con poco anticipo le illuminazioni..."
"Le ho richieste con due settimane di anticipo, signor Lidi!" il mio tono di voce si è alzato e vedo mia madre ammonirmi con lo sguardo. "Sa che le dico? Troverò un'altra ditta, ce ne saranno migliaia lieti di servire il Re e la Regina"
Sono buona, gentile e altruista ma quando mi arrabbio divento la persona più perfida e stronza della terra.
"No no, vedrò di mandarle per oggi pomeriggio" l'uomo si affretta a rimediare.
"Ecco, preferirei per le cinque, se non le dispiace" adesso sono diventata di nuovo innocente, sembro una psicopatica.
"Certo, sua Maestà"
"Buona giornata, signor Lidi"
"Buona giornata a lei"
Chiudo la chiamata e chiedo ad un cameriere di posare il telefono.
Mia madre ride. "Sei identica a tuo padre"
"Già, da lui ho preso i tratti peggiori, eh?" rispondo, intenta a controllare le voci ancora non spuntate nella lista.
"Le mie donne, eccole qua!" mio fratello Louis abbraccia me e mia madre da dietro.
"Lou, togliti prima che ti dia un calcio nel culo" sibilo.
"Elena!" mi ammonisce mia madre, sconvolta.
"Oh, la dolce ed educata principessa Elena" mi schernisce mio fratello, dandomi un bacio sulla guancia.
"Io e i ragazzi stiamo andando in piscina. Vieni?"
"Non posso, sono impegnata a controllare che niente vada a rotoli. Ma se finirò presto verrò"
Louis si allontana e raggiunge Zayn, che mi sorride.
"Mi dispiace, Zay, ma non potrai vedere mia sorella quasi nuda neanche oggi"
La faccia di Zayn passa da felice a imbarazzata e non posso fare a meno di ridere.Sto ritornando nella mia stanza, immaginando già la mia vasca in marmo piena di acqua calda e di schiuma quando vedo Zayn venirmi incontro.
"Hey" sussurro, guardandolo.
"Ciao, possiamo....parlare?" esita, la sua voce è piena di insicurezza.
So già di cosa vuole parlare e mi sento male solo al pensiero.
Annuisco e lui mi prende la mano, per poi portarmi nella sua stanza.
La studio, mentre lui cammina avanti e indietro, in preda ai suoi pensieri.
Ci sono dei quaderni sparsi per la stanza, dove vi è scritto o disegnato qualcosa.
Dei vestiti sono sparsi per la stanza.
"Il tuo cameriere per caso si è dato all'ippica?" chiedo, sorpresa.
"L'altra volta ho dimenticato di chiederti una cosa" dice, invece.
"Dimmi" rispondo, cercando di apparire il più normale possibile.
"Lo ami ancora?" chiede, tutto d'un getto, quasi come volesse liberarsi di quelle parole che lo tormentano.
"Certo che no" rispondo, guardandolo.
Ci fissiamo per un po', rapiti dallo sguardo dell'altro, cercando di capire i sentimenti dell'altro.
"Mi stai mentendo" sussurra, prima di tornare a camminare.
Sto per ribattere, quando inizia a parlare "Sono stato così stupido! Aspettare qualcuno che non proverà mai niente per me. Ed è stupido ancor di più esserne consapevole ma continuare a provarci"
Sento delle lacrime rigare silenziosamente il mio viso.
Era inevitabile che Zayn arrivasse al punto di rottura.
Lo capisco, ma non volevo che arrivasse così presto.
Adesso torna a guardarmi, è come se mi sentissi nuda davanti a lui.
Come se potesse capire tutto ciò che provo.
Sono confusa, totalmente confusa.
"Non voglio farlo, davvero. Ma devo" va verso la porta e posa una mano sulla maniglia, ma non apre la porta.
"Voglio sapere cosa veramente provi per me entro domani sera" dice, la voce ferma e per nulla tremolante.
"Se no?" chiedo. Non lo sto sfidando, voglio sapere solamente cosa farà se gli dirò che non provo niente o altro.
La mia voce è piena di pianto, è come se mi stessero squarciando il cuore.
"Uscirò dalla tua vita" risponde, dopo un breve silenzio.
Apre la porta ed esce, sbattendola.
Le sue parole rimbombano nella stanza.
Voglio veramente che Zayn esca dalla mia vita?
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Reign || Zayn Malik
RomanceIn un mondo in cui non vi è democrazia, i reali detengono ancora il potere. Seguiremo le vicende di Elena, principessa di Francia e d'Italia che farà di tutto per essere libera.