La stessa ragazza che mi ha condotto nella stanza dove ho trovato Zayn, Kalj, mi sta pettinando i capelli.
Fisso la ragazza riflessa nello specchio.
Indossa un vestito blu scuro a maniche lunghe con un rigonfiamento sulla gonna.
Una collana dorata scende sul suo collo, illuminando la pelle e risaltando i suoi tratti.
Sembra calma, ma in realtà non lo è.
In realtà non lo sono, dovrei dire, dato che sto osservando la mia immagine.
Il mio corpo è un fiume che è composto da ansia, non da acqua.
Ho questo problema sin da piccola e dei tutori mi hanno insegnato come mostrarmi calma mentre il mio corpo e la mia mente erano in tumulto.
Così nessuno avrebbe parlato di me come la "Principessa Ansia".
Con gli anni mi sarei dovuta abituare a tutti questi eventi ma, invece, continuo a provare la stessa ansia ogni volta.
"Sua Maestà, ho finito" annuncia Kalj.
Accarezzo i miei boccoli e la ringrazio.
"Principessa, c'è una tradizione per le future mogli dei principi" inizia la ragazza bruna.
"Dimmi" la sprono a continuare.
Cammina verso la parete ed estrae un cassetto di cui non mi ero accorta.
Un cassetto in una parete? Questo si che è strano.
Prende qualcosa e viene verso di me, porgendomi una scatola quadrata di pelle nera.
La apre e guardo la tiara dorata, percorsa da motivi orientali.
"Non la porto neanche a casa mia" sussurro, guardando negli occhi azzurri di Kalj.
"È una tradizione: se vuole diventare la consorte di Zayn deve indossarla" insiste.
"Le tradizioni sono fatte per essere superate" ribatto.
La ragazza non dice niente, solamente spinge di più verso di me la tiara.
Sospiro e la prendo, per poi indossarla.
Mi volto e osservo la mia immagine.
"È bellissima, principessa Elena"
"Grazie" la ringrazio, voltandomi e sorridendole.
"Sua Maestà Zayn starà arrivando, quindi è meglio che vada" si congeda, prendendo i miei vestiti e andandosene.
Il mio telefono inizia a vibrare e lo prendo, per poi alzarmi dalla sedia.
"Hey, mamma" saluto, felice che mia madre mi abbia chiamata.
Vorrei averla qui accanto.
"Piccola, come stai?"
"In ansia, tu?" ho la voce tremante e so che sto per mettermi a piangere e rovinare il trucco, rovinare tutto.
"Elena, non è niente, okay? Zayn sarà accanto a te e anche Waliyha e la famiglia di Zayn in generale"
"Non è questo. So che andrà tutto bene, ma non posso fare a meno di sentirmi in ansia"
"Pensavo si fosse calmata la cosa" sussurra piano.
"Si, un po'. Ma non è scomparsa del tutto"
Bussano alla porta e io mi volto a guardarla. "Mamma, devo andare. Ci sentiamo dopo" sussurro.
"Stai calma, sono vicina a te. Ti voglio tanto bene, piccola mia"
"Anch'io" chiudo la chiamata e poso il telefono sul comò.
Vado verso la porta e abbasso la maniglia.
Zayn ha un'espressione felice, molto felice.
Il suo sorriso è come un sole, il mio piccolo sole personale.
Lui è il mio antidoto, la mia soluzione.
Con lui andrà tutto bene, penso.
"Sei stupenda" dice, avvicinandomi e dandomi un bacio sulla fronte.
Chiudo gli occhi e sorrido. "Me l'avrai ripetuto almeno dieci volte oggi"
"Che ci vuoi fare, voglio farti sentire bellissima"
"Ma lo so già" lui si allontana e mi guarda storto.
Rido e lo spingo via.
"Dai, andiamo. Non voglio dare un altro motivo per criticarmi ai tuoi consiglieri"
"Ti prego, El. Non si permetterebbero mai. E se lo facessero saprebbero cosa li aspetta" dice, con un sorriso malefico sulla bocca.
Lo guardo, sorpresa. "Non avrai intenzione di...."
Lui scoppia a ridere e indica la mia faccia.
Arrabbiata, cammino dritto.
"Elena" mi chiama Zayn.
Lo ignoro. Sa che su queste cose non voglio che si scherzi.
La pena di morte è una cosa che non tollero.
"Piccola" continua, nella voce ancora segno di risa.
"Che c'è?" mi volto, incrociando le braccia.
"La sala da pranzo è di là" indica dietro le sue spalle, guardandomi divertito.
"Vattene a quel paese" sussurro, mentre lo sorpasso.
Non vado molto lontano, perché la sua mano blocca il mio braccio.
Avvicina il suo viso al mio e sento il suo respiro. Sa di dentifricio alla menta.
Beh, almeno si lava i denti.
Mi prende la nuca e mi bacia.
Tento di resistere al bacio ma non ci riesco.
La sua lingua preme continuamente sulle mie labbra e presto la lascio entrare.
Mi abbandono al bacio, dimenticando completamente il motivo per cui ero arrabbiata.
Quando si stacca si lecca le labbra, per poi sorridere.
"Sei un'idiota" lo colpisco debolmente sul petto.
"Grazie, mia futura sposa" dice, prendendomi la mano e portandomi verso la direzione giusta.
Svoltiamo a sinistra, scendiamo delle scale e svoltiamo a destra.
Ormai camminiamo da dieci minuti.
Okay, il palazzo è enorme, ma così tanto?
Quando sto per chiedere al ragazzo accanto a me quanto manca, lui apre una porta ed entriamo da uno dei lati di una sala esagonale.
Un tavolo è al centro, imbandito da rose blu e bianche, le mie preferite.
"Zayn..." sussurro, commossa.
"Mia madre ha deciso di darti così il benvenuto" dice, facendo spallucce.
Un gruppo di persone è riunito attorno al tavolo, mentre un altro è seduto.
Nel secondo gruppo riconosco le sorelle di Zayn, quelli che suppongo siano i cugini, Liam, Niall e una manciata di ragazzi e ragazze.
Alzati vi sono gli adulti e riconosco la chioma brizzolata di Yaser e quella liscia di Trisha.
"Comunque non ti ho fatto i complimenti, la tiara ti sta splendidamente" sussurra Zayn al mio orecchio.
"Devi ringraziare Kalj: se non fosse stato per lei non l'avrei messa" rispondo, prima che Yaser puntasse il suo sguardo verso di me.
"Ecco a voi la ragazza più bella del mondo, nonché mia futura nuora: Elena Grimaldi, principessa d'Italia e di Francia" urla, alzando un calice di vino verso di me.
Se non fossi come immobilizzata mi nasconderei il viso dall'imbarazzo.
Mi sblocco, sorridendo e andando incontro a Yaser.
"Buona sera" lo saluto.
"Ah, vieni qua!" porge il vino a uno dei suoi consiglieri, suppongo, e mi stringe in un abbraccio.
"Sto soffocando" sussurro, facendolo ridere.
"Zayn non poteva scegliere fidanzata migliore!" dice, staccandosi.
Lancio un'occhiata a Zayn. Cosa?
I nostri genitori hanno deciso di unirci in matrimonio, no?
La sua espressione colpevole dice di no.
"Bambina mia, sono contenta che tu sia qui" la voce di Trisha mi fa distogliere l'attenzione dal suo secondogenito.
"Anch'io. La stanza è splendida e grazie per le rose" dico, per poi salutarla con un bacio.
Lei mi stringe a sé per un po'.
"Mamma, Elena non scappa" parla Doniya, la prima figlia di Yaser e Trisha, nonché sorella maggiore di Zayn.
"Lo so, ma sono così felice che sia qui!" Trisha sta per mettersi a piangere dalla felicità.
"Trisha..." sussurro io, commossa.
"Lascia stare" dice, ridendo, asciugandosi le lacrime.
"Bene, El. Questi sono i nostri consiglieri" annuncia Zayn, portando la mano sulla mia schiena.
Inizia a dire nomi complicati, tranne uno.
Julian Pewj è il consigliere più giovane della famiglia reale.
Ha 27 anni, capelli biondi e occhi di un blu intenso.
Mi scruta, prima di porgermi la mano, per poi sorridermi.
Il consigliere successivo, l'ultimo in termini di presentazione, porta il suo stesso cognome.
È molto più vecchio di Julian ma si assomigliano molto.
"Siete padre e figlio?" chiedo, mentre gli stringo la mano.
Annuisce. "La nostra famiglia è molto importante. Gestiamo il commercio di spezie di tutta l'Arabia Saudita"
"Padre, non c'è bisogno di mettersi in mostra davanti la Principessa. Già essere consiglieri del Re è importante" ribatte il figlio, ridendo.
Gli lancio un'occhiata. Di sicuro la modestia non è una qualità famosa nella famiglia Pewj.
Zayn mi porta a salutare i ragazzi, presentandomi i figli dei consiglieri.
Ovviamente una persona rimane nella mia memoria: Zeda Pewj.
Mi colpisce la sua bellezza e la sua espressione.
È fintamente felice, è palese.
Mi stringe la mano più forte del dovuto.
Rimaniamo in silenzio per un po', fissandoci.
Quando mi sento minacciata, assumo un'aria superiore. È inevitabile, lo faccio con tutti.
Soprattutto con una ragazza che mi guarda come se le avessi distrutto ogni speranza.
Sto per chiederle cosa diamine ha da guardare ancora, quando Liam urla il mio nome, abbracciandomi.
Dopo i vari saluti, i servitori iniziano a portare da mangiare.
Zayn, notata la mia scarsa informazione sul cibo arabo, mi dice i nomi di tutti i piatti e cosa contengono.
Vengo riempita di domande che vanno dai miei hobby a quanto mi importi della politica nazionale ed estera, domanda fatta da Kit Pewj, padre di Julian e Zeda.
Ingoio il boccone di cous cous, che qui viene usato come contorno, e rispondo "Non mi interessa granché la politica, dopo tutto non sono io l'erede al trono"
"Ma una principessa dovrebbe essere sempre informata" risponde Julian.
"Veramente io, Doniya e Safaa non sappiamo niente di politica" ribatte Waliyha, ignorando l'occhiata del padre.
"Elena si interessa di più al popolo. Al volontariato, agli orfanotrofi. Ad esempio, una volta al mese organizza una visita a Palazzo per un orfanotrofio"
"Una principessa dal cuore tenero" commenta Julian, prima di sorseggiare il vino.
Distolgo il mio sguardo dal suo.
Questa famiglia mi odia, lo percepisco.
E posso immaginare anche perché: pensavano che Zeda potesse sposare Zayn e poi sono arrivata io e ho rovinato tutti i loro piani.
Accanto a me c'è Niall che continua a farmi ridere facendo facce buffe o barzellette stupide.
Anche Zayn ride e sotto il tavolo stringe la mia mano.
In questa situazione, non so nemmeno cosa sia l'ansia.
Queste persone sanno come mettermi a mio agio, dopo tutto sono persone che conosco da mesi.
Sono felice di essere qui, felice di aver presto questa scelta.
Sono felice di stringere la mano di Zayn, di poterlo guardare negli occhi e capire che è con lui che voglio passare il resto della mia vita.
In questo momento non riesco a non pensare ad un uomo migliore, per me.
Ed è qualcosa di assurdo, perché è lui l'uomo che dovevo sposare, a prescindere dai miei sentimenti.
Invece mi ritrovo non dico ad amarlo, ma quasi.
Presto arrivano i dolci e sono sorpresa notando che sono i miei preferiti.
Bigné alla crema, cannoli, profiterol, torta al cioccolato, torta alle mele.
Potrei divorarli tutti io.
Lancio un'occhiata a Trisha e lei mi sorride.
"Allora, con cosa vuoi iniziare?" mi chiede Zayn.
"Mmh, una fetta di torta di mele. Voglio iniziare leggera"
Lui scoppia a ridere e mi beo della sua risata, finché non incrocio lo sguardo di Zeda.
Distolgo lo sguardo, ma sento ancora il peso del suo sul mio viso.Dopo aver mangiato i dolci, gli adulti si ritirano in uno dei salotti mentre noi ragazzi decidiamo di andare in terrazza.
Il cielo è di un blu intenso, le stelle e la luna illuminano la notte.
Zayn è andato a ordinare di portare più sedie, così vado verso la balaustrata per osservare il panorama.
È straordinario come possano nascere delle piante in una clima così caldo.
I miei pensieri vengono interrotti da una voce, tremendamente familiare.
"Ti trovi bene?" Julian Pewy si accomoda vicino a me, mettendosi nella mia stessa posizione.
Il suo sguardo però è posato su di me, mentre io cerco in tutti i modi di non dar a vedere quanto mi influenzi la sua presenza.
"Certo, perché non dovrei?" decido di incrociare il suo sguardo.
"Ci sono tante persone che vorrebbero vederti cadere qui a Palazzo" mi informa.
"Come te, tua sorella e tuo padre?" ribatto, spiazzante.
Lui non appare minimamente sorpreso dalla mia risposta.
"Io voglio solo aiutarti"
"Ah, si? Perché non ho visto molto aiuto da parte tua" ritorno a guardare i giardini.
"Mia sorella non capisce che non è colpa tua se Re Yaser ha deciso di dividere lei da Zayn. E poi, non penso proprio che il Re l'abbia fatto di sua spontanea volontà"
Queste parole mi incuriosiscono. Vuole insinuare qualcosa, e voglio che dica ciò che pensa.
"In che senso?"
"So solo che tra lei e Zayn le cose non stavano andando molto bene. Zayn era sempre più distante"
"Stai dicendo che secondo te Zayn abbia chiesto a suo padre di ordinare di rompere la loro relazione?"
"Vedo che l'argomento ti interessa" nota, con un sorriso sulle labbra.
"Voglio solo capire ciò che pensi, Julian Pewj"
"Tutti vogliono capire ciò che penso, Principessa Elena"
"Qualcuno c'è riuscito?"
"No, nessuno" risponde, prima di andarsene.È l'una passata e io e Zayn stiamo ritornando nelle nostre stanze.
"Perché non dormi con me?" mi chiede, mentre percorriamo il corridoio che ci porterà a destinazione.
"Speravo me lo chiedessi" sussurro, dandogli un bacio sulla guancia. "Fammi mettere il pigiama e sono da te" aggiungo, correndo verso la mia porta con i tacchi in mano.
Mi spoglio e indosso velocemente un paio di pantaloni da ginnastica neri e una canotta bianca.
Dopo essermi struccata e aver raccolto i capelli in una treccia laterale, esco dalla mia stanza e corro verso la porta di Zayn.
Busso e lui mi apre, indossando solo dei boxer.
"Zayn, mi sono ricordata di una cosa!" dico, entrando in camera.
"Cioè?"
"Sono arrivata a metà di Love, Rosie. Quindi mi serve alla svelta un pc"
"Non dirai sul serio" mi guarda, incredulo.
"Ho la faccia di una che scherza?" chiedo, indicandomi.
"Pensavo potessimo fare qualcosa di più divertente"
"Ovvero?" chiedo, sapendo già dove vuole andare a parare.
"Ovvero qualcosa che implica me e te nudi" si morde il labbro, tentando di sedurmi.
"Nah, meglio guardare Love, Rosie"
Lui alza gli occhi al cielo e io rido, sedendomi sul suo letto e osservando la sua espressione sconfitta mentre prende il pc.
Me lo porge e io lo apro, mentre lui si siede dietro di me.
"Questo pc ha i tasti in arabo!" dico, allibita.
"Certo, siamo in Arabia Saudita, bella addormentata" commenta.
"E io come trovo lo streaming adesso?"
"Da qua" prende il pc e cerca rapidamente lo streaming del film in inglese.
Si alza per spegnere le luci mentre il film parte.
"L'hai già visto tu?" chiedo, guardandolo ritornare.
"No, non vedo i film romantici"
"Allora vuol dire che lo riguarderò da capo" ribatto, mentre lui si siede di nuovo dietro di me.
Sospira e io sorrido, vittoriosa.Spazio autrice
Salve!
Mi dispiace tanto di aver aggiornato solo ora ma non avevo proprio ispirazione, di fatti non mi piace neanche tanto questo capitolo.
Vi lascio con due domande: Che ne pensate della famiglia Pewj, soprattutto di Julian?
Pensate che voglia davvero aiutare Elena?
Mi raccomando, votate e commentate :)
Ps. Zayn è qualcosa di illegale.El 🌺
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Reign || Zayn Malik
Storie d'amoreIn un mondo in cui non vi è democrazia, i reali detengono ancora il potere. Seguiremo le vicende di Elena, principessa di Francia e d'Italia che farà di tutto per essere libera.