Ancien Greeks

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Ricontrollo la valigia, sperando di non aver dimenticato niente.
Starò due giorni fuori e non voglio dimenticare qualcosa.
"Tranquilla, Elena. Non hai dimenticato niente" Ginevra mi guarda, ridendo, mentre sistema il letto.
"Già, diciamo così ogni volta e poi dimentico qualcosa" sospiro, sedendomi sul piccolo divano rivestito di velluto blu, accarezzando la stoffa, distratta.
Un pensiero si fa strada nella mia mente e ritorno a guardare la mia cameriera.
"Ginevra, hai per caso parlato con Giovanni?" le chiedo, riferendomi al cameriere di Zayn.
Oggi ci sarà la festa di Harry e ancora non so come si vestirà Zayn.
"Mi ha detto solamente che il signor Zayn sarà vestito come un perfetto antico greco" corruga la fronte, mentre sbatte le lenzuola.
"Maledizione! Avrà capito che stavo cercando di spiarlo" sibilo, la mano chiusa in un pugno.
"Il signor Zayn è molto furbo" commenta la ragazza davanti a me.
Cambiamo argomento, parlando di come mia sorella Olivia si sia impuntata sul venire alla festa di Harry.
"Non capisce che quelle feste sono estremamente pericolose. Se non conoscessi Harry, non ci andrei neanche. Ma è uno dei miei più cari amici" sbuffo. "Poi sono tutte smorfiose! Ginn, dovresti vederle. Credo che passino ore ed ore a prepararsi" rabbrividisco al solo pensiero.
Ginevra ride. "A lei basta fare la doccia, mettersi phard e mascara, vestirsi con una felpa e jeans ed è già pronta"
Ridiamo insieme.
"A volte mi sento sbagliata, sai? Come se avessi qualcosa di storto. Tutte si comportano nello stesso modo ma io non voglio seguirle"
"Tu sei naturale, Elena. Non devi vergognarti. Alla fine, le persone che ti amano saranno sempre accanto a te, non importa cosa succeda"
Ginevra è stata accanto a me per anni, sin da quando avevo 14 anni.
È come una sorella maggiore per me, ha sopportato i miei pianti, i miei sfoghi.
"Una cosa me la sono dimenticata" sussurro, alzandomi dal divano.
Vado verso la cassettiera in mogano e apro il primo cassetto.
Lì c'è una scatola quadrangolare in velluto nero.
La prendo e mi avvicino a Ginevra.
"Per ringraziarti di tutto" dico, porgendole la scatola.
Lei mi guarda, meravigliata.
È capitato che le facessi dei regali, ma mai una collana o comunque qualcosa di così prezioso.
Mi godo la sua reazione, con un sorriso compiaciuto.
"Elena, io non so che dire...." sussurra, alzando lo sguardo.
"Non devi dire niente"
Mi abbraccia e io ricambio, perché se mi dovessero chiedere chi è la tua più grande amica di sicuro risponderei "Ginevra".

Il cameriere porta la mia valigia nella stanza che condividerò con mia cugina e Waliyha.
"Se le signore desiderano altro, basta chiamarmi con questo telefono" indica il telefono fisso nel comodino in marmo bianco e noi lo ringraziamo.
Il cameriere esce dalla stanza, chiudendo sommessamente la porta.
Waliyha si butta nel suo letto. "Dovremmo iniziare a prepararci, sapete? Tra due ore inizia la festa"
Siamo appena arrivate a Buckingham Palace, dopo un volo di tre ore.
Harry non ci ha potute salutare, dato che doveva risolvere qualche problema.
Qualcuno bussa alla porta e mia cugina Mary si alza per aprire.
"Siete pronte per la festa più bella a cui abbiate mai partecipato?" urla Gemma, entrando nella stanza con un salto.
Rido, guardandola. Mi è mancata così tanto.
Diciamo che i reali d'Inghilterra sono decisamente troppo bizzarri.
"La festa più bella a cui ho partecipato è stato quella di Lindsen, nel 2011" risponde Waliyha, andando ad abbracciare Gemma.
Mi alzo anch'io e l'abbraccio.
"Allora allora allora," Gemma si siede sul divano in pelle nera. "Fatemi vedere i vostri vestiti"
"Non se ne parla" rispondo subito, scuotendo la testa.
"Osi obiettare ad una mia richiesta?" ribatte Gemma, fintamente alterata.
Rido, e lei presto si unisce alla mia risata.
"Come va con George?" chiede Mary a Gemma.
"Bene, credo che stia per farmi la proposta" i suoi occhi s'illuminano.
Abbasso lo sguardo. Anch'io vorrei guardare al matrimonio con uno sguardo illuminato, magari i miei genitori mi apprezzerebbero di più.
"E invece voi?"
Mary e Waliyha si lanciano nei racconti sulle loro storie, mentre io mi limito ad ascoltare.
Gemma se ne accorge. "L'hai sentito?" mi chiede, preoccupata.
"No, non lo sento da quando è partito. È meglio così, tra noi non poteva funzionare" massaggio la mano, guardando fuori la finestra.
Penso all'ultima volta che lo vidi e rabbrividisco.
"Wali mi ha detto che tuo padre e suo padre hanno deciso che tu e Zayn dobbiate sposarvi" prosegue la ragazza bionda.
"Questo è ancora da decidere" rispondo, un po' fredda.
"Cosa vuoi di più dalla vita? È bello, ricco, affascinante, simpatico, intelligente!" Gemma è esasperata, lo vedo.
"Un matrimonio si deve basare sull'amore, e io non amo Zayn. Non ancora" ribatto, con rabbia.
"Elena, hai ragione. Ma credo che Gemma voglia dirti che ti poteva andare peggio" interviene mia cugina.
Mi volto verso di lei, confusa. Fa spallucce e aggiunge "Pensa se ti capitava Charlie Valois!"
Scoppiamo a ridere tutte, pensando a un conte francese con l'alito pessimo.

Reign || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora