dai resta..

felicità

oddio ero a milano! è sempre stato il mio sogno.
una di quelle grandi e belle città che alla sola vista ti lasciano senza fiato. avrei voluto essere qui con qualcuno di speciale, ma a quanto pare devo arrangiarmi anche in questo.

ma tralasciando le paranoie e i miei soliti pensieri stupidi, facciamoci un giro nella zona!

iniziai ad ammirare quegli enormi edifici vetrati, erano uno più alto dell'altro.
avevo voglia di prendere un paracadute e lanciarmi da uno di quelli.

più mandavo avanti il mio percorso più mi sentivo bene. non so perché, a casa.

solo che tutta questa meraviglia mi aveva fatto venire fame.
per fortuna ho rubato dei soldi prima di uscire da quella casa, perciò non mi mancavano.

c'erano centinaia di bar ed ero indecisa dal quale scegliere, sembravano uno più buono dell'altro.

alla fine entrai in uno di questi perché mi attiravano le pareti ornate. in fretta mi precipitai a vedere i cornetti. sembravano caldi, appena usciti.
presi un cappuccino e un cornetto con la nutella, colazione classica direi.
ed era ottimo anche quello che stavo mangiando.

quando mi sentii la pancia piena pagai e corsi fuori dal bar, volevo ammirare ancora un po' la città.

ero libera, per la prima volta in 19 anni non mi risuonava nelle orecchie la voce di mio padre che urlava a mia madre e viceversa. era come se fossi più leggera, come se stessi per volare.
sentivo i raggi caldi del sole battermi sulla fronte e più camminavo più si estendevano sul tutto il viso quasi a bruciami gli occhi.

ad un certo punto però, notai qualcosa di strano a qualche metro di distanza da me.
mi misi una mano poco sotto la fronte per cercare di distinguere cosa stesse succedendo.

era pieno di persone che urlavano e avevano cartelloni in mano. ah ho capito, c'era qualcuno di famoso e tutti i fan intorno a lui.
odiavo quelle cose, bambine di 14 anni appresso a mangia soldi dei social. era meglio se non mettevo piede su questa soglia.