6. Click, Click, Click

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La ragazza ancora stremata per la corsa non osò ribatte a parole, così si limitò ad un gentile e delicato gesto della mano, alzando solo il dito medio al cielo, o davanti alla faccia del biondino, a seconda delle interpretazioni.

Il suddetto biondino, che prima rideva, la guardò preoccupato.

-Quanti giri hai fatto? Ti ho vista cadere a terra sfinita, mi stavo preoccupando-

-Non devi preoccuparti, sto bene-

Prima di essere rimproverata dal ragazzo per la sua corsa frenetica e sconsiderata prese il telefono e guardò l'ora.

-Merda, sono già le cinque-

-Devi andare da qualche parte?-

-Devo andare al campo ad allenare la squadra, se facessi una corsa arriverei più in fretta-

Disse cercando di alzarsi in piedi, ma traballando leggermente.

Il biondino le afferrò un braccio e la attirò a sé.

La tenne per i fianchi impedendole di cadere, lei per sicurezza allungò le braccia fino ad attaccarle alle sue spalle.

Si sentì un leggero click in lontananza, ma i due non ci fecero caso.

Il ragazzo la avvicinò di più a sé finché lei non poté trattenersi e unì le loro labbra.

Un altro click.

Lei si staccò.

-Ora devo decisamente andare-

-Bacio così male?- chiese lui facendo tremare il labbro inferiore assumendo un'espressione da cucciolo ferito.

-Scemo- lo appellò spingendogli leggermente una spalla -mi accompagni?-

-In camera tua? Subito- un sorriso malizioso si formò sulle labbra del ragazzo.

-Sei proprio un idiota- esordì lei iniziando ad incamminarsi.

-Al tuo servizio- dichiarò prima di raggiungerla e afferrarle la mano stringendola nella sua.

In lontananza si sentì un terzo click.

Se la ragazza notò quel gesto o se anche solo ne rimase sorpresa questo non lo diede a vedere e Scorpius non sapè se esserne felice o contrariato.

La sottoscritta sa, però, ciò che provò la rossa in quegli istanti.

Un misto di piacere e paura, felicità e angoscia.

Fortunatamente non ebbe troppo tempo per approfondire quei pensieri dato l'imminente arrivo del migliore amico di entrambi.

"Fortunatamente" è un modo di dire.

Infatti il sottoscritto guardò prima loro, poi le loro mani, che i due si affrettarono a staccare e di nuovo loro.

-Oh oh oh, cos'è successo qui?- chiese con tono fin troppo allegro.

Fortunatamente l'unica ragazza del trio aveva frequentato un corso di improvvisazione durante l'estate.

Purtroppo non aveva partecipato effettivamente a più di tre lezioni.

-Abbiamo deciso che non ha senso odiarci ancora, manca solo un anno scolastico e non ci rivedremo più, inoltre siamo entrambi caposcuola e dovremmo collaborare, ci siamo stretti la mano per confermare questo "patto"- si inventò prontamente la rossa cercando di sembrare il più disinvolta possibile.

-E perché non avete usato entrambi la destra per stringervi la mano?- chiese giustamente il ragazzo ribattendo alla cugina.

-Il tuo caro amico a volte si sbaglia Al, lo sai quanto è sbadato, vero Malfoy?- gli chiese quasi in supplica per reggergli il gioco.

Nemici, Amanti e... - ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora