il giorno dopo mi svegliai molto tardi e il mio ragazzo, Tom, era ancora abbracciato a me. Con i ciuffi mossi appiccicati alla fronte e solo dopo mi accorsi che stava praticamente facendo la sauna. Era molto sudato, specialmente dietro il collo e sulla fronte
mi ricordai di ieri, quanto era bollente in fronte
mi staccai lentamente da lui, senza svegliarlo. Mi alzai a fatica. Aprii il terzo cassetto del comodino e presi il termometro
mi posizionai davanti a lui, alzai piano il suo braccio e una volta acceso il termometro, lo misi sull'ascella
sospirai.
aspettai sette minuti poi lo afferrai. Sgranai gli occhi preoccupata
39.7
<<Merlino... povero amore>>
gli diedi una carezza sullo zigomo e gli posai un piccolo bacio umido sulle sue labbra
scostai indietro i suoi capelli attaccati alla fronte sudata pettinandoli. Corsi in bagno e presi un panno, lo bagnai abbastanza e tornai di nuovo da lui. Lo posai sulla sua fronte e mi stesi accanto a lui rimanendo a fissarlo
dopo una mezz'ora circa iniziò a mugugnare e a muoversi
<<piccolo...>>
gli accarezzai dolcemente il braccio,
molto probabilmente starà facendo un brutto sogno. Si dimenó mentre continuava a borbottare, ma non riuscì a capire cosa stesse dicendo.
Si alzò di scatto<<NOO!... >> urlò
<<ei... ei guardami>>mi avvicinai di fretta a lui prendendo il suo viso tra le mie mani. Mi abbracció, aveva il respiro fin troppo irregolare e gli occhi pieni di lacrime, appoggiò la testa nell'incavo del mio collo, strofinando il naso contro la mia pelle
singhiozzó
<<sono... così debole... perché?.. >>
sussurrò con voce distruttagli diedi un bacio sulla tempia, stringendo delicatamente in un pugno alcuni suoi ricciolini dietro la testa
<<non lo sei affatto Tom>> cercai di consolarlo
<<e... se vuoi parlarne io sono qui apposta>> continuai
alzó la testa asciugandosi le lacrime e prese un respiro profondo per calmarsi <<mio padre...>>
<<oh mio Dio... è stato lui>> spalancai la bocca
annuì
<<è sempre stato lui.. >> parló
<<I-io.. mi dispiace così tanto. Lo so che è pur sempre tuo padre ma scusa se lo dico... è un mostro>>
<<tranquilla... io la penso come te>>
lo strinsi forte al mio corpo
<<piccolo... vuoi farmi vedere le cicatrici?>>
<<si>> mi sorrise
era così bello, aveva ancora le lacrime agli occhi, ma il suo sorriso era la cosa più meravigliosa che avessi mai visto
si sdraió sul letto a pancia in giù dolorante, mi avvicinai e gli tolsi piano piano la maglietta. I miei occhi divennero lucidi alla vista di tutti quei tagli incisi sulla sua pelle olivastra
le accarezzai con cura, poi mi avvicinai di più e iniziai a baciarle, erano tante ma le baciai tutte, una alla volta
lo vidi guardarmi con la punta dell'occhio e sorridere
cosa che provocò anche a me un sorriso
ahh mi farà impazzire
afferrai la bacchetta e feci il solito incantesimo curativo dell'altra volta, è l'unico che guarisce cicatrici, ferite o lacerazioni; l'avevo letto da quel che ricordo in un libro che si trovava nel reparto proibito. Non chiedetemi come ci sia finita lì, perché non saprei nemmeno io, ma è successo un po' di tempo fa e per fortuna me lo ricordo sempre
<<ecco fatto.. >>
Tom si rigiró verso di me e poggió il palmo della mano sulla mia guancia, la accarezzó dolcemente
mi guardò le labbra e poi negli occhi, scrutava ogni centimetro del mio viso, ammetto di essermi sentita per un momento in imbarazzo... ma amavo il modo in cui mi osservava
gli sorrisi
<<e invece tua madre? Vuoi parlarmi un po' di lei? >>
lo vidi fissare il vuoto e sorridere tristemente
<<m-mia madre è morta quando ero ancora un bambino>> si soffermó
<<I-io scusa mi dispiace... non volevo rammentarlo. Non pensavo che fosse m-morta >>
alzò lo sguardo e mi prese le mani
<<sta tranquilla, non è colpa tua>>
sentii che stava accarezzando con il pollice il dorso delle mie maniprese un respiro e continuó
<<è morta quando avevo sette anni, quindi mi ricordo di lei. È morta di una strana malattia, non ho mai saputo di quale precisamente ;ma mio padre disse che era tutta colpa mia, che ero io l'artefice della sua morte. Iniziò ad odiarmi da quel momento, sempre di più. Ovviamente provai più volte a spiegargli ma non mi credette>>
rimasi lì a osservarlo ascoltandolo
<<l-lei era bellissima; la donna più bella che abbia mai conosciuto era proprio mia madre. Aveva i capelli mori e ondulati e gli occhi... >>
mi guardò
<<... aveva gli occhi azzurri come te, identici>>
sorrisi e mi scese una lacrima, che lui asciugò e subito dopo ricambió il sorriso
<<ecco cosa mi ricordavano>> sussurró fissando i miei occhi
<<assomigli a mia madre...>>
continuó mentre gli scesero delle lacrime<<I-io... non so cosa dire>>
lo abbracciai forte
<<non sei obbligata a dire niente... amore>>
disse lui sorridendo tra le lacrimeannuii
<<solo... mi dispiace... ma sono felice di assomigliare a lei>>
ci sorridemmo
si avvicinò a me e mi lasciò un dolce bacio sulle labbra
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Persuasive || Tom Riddle
Fiksi PenggemarScarlett Potter e Tom Riddle, due ragazzi completamente diversi il loro amore nascerà sotto qualcosa di molto potente, verrà ostacolato? ... sarà possibile questa relazione? ____________________ Mi scuso per il cambiamento di scrittura: i primi ca...