Persuasive || Tom Riddle

Parte 36

Ore 16:50

TOM'S POV

Mhh come ho dormito bene, pensai ancora ad occhi chiusi ; poi però mi accorsi che non c'era la mia piccola, al mio fianco. Sospirai tristemente e misi il broncio

Se n'è andata di già a studiare, sussurrai a bassa voce, prima di accorgermi che ore fossero

<<Oh cavolo!! >>

Scesi dal letto, ancora rintronato per la mia dormita. Non ero del tutto guarito, probabilmente avevo ancora un po' di febbre, ma era da ore sicuramente, che Scarlett era andata a studiare. Di solito lei fa una pausa per ogni ora di studio, doveva essere già qua, pensai preoccupato

Devo andarla a cercare...

afferrai le scarpe indossandole e corsi immediatamente in biblioteca. La cercai e cercai, in tutti gli angoli, ma non c'era traccia di lei...
Chiesi ad alcuni ragazzi/e se l'avessero vista, ma risposero di no... Dove diavolo si è cacciata...?...

Ritornai correndo in camera mia, quando notai dei libri per terra... mi avvicinai e ne sfogliai uno. Guardai gli appunti in alcuni pagine, assomigliava tanto, anzi era identica alla sua scrittura. Andai all'inizio è lessi "Di Scarlett Potter"

<<Merda... >> sussurrai

il libri erano al centro del corridoio che portava all'uscita. Realizzai. È in pericolo... è tutta opera di Voldemort.
La rabbia iniziò a salire e affluire nelle mie vene, il battito accelleró e il cuore sembrava pompare così forte nel mio petto, che dovetti convincere me stesso a rimanere calmo. Dovevo correre subito a liberare la mia piccola Potter

Probabilmente questo non farà altro che male al mio corpo, in questo momento, ma nonostante le poche energie, sono pronto a sprecarle tutte per lei, la sua vita è più importante della mia e adesso avrà bisogno di me, di sentirsi al sicuro e riscaldata.
Nel mentre mi ero materializzato e mi trovavo già davanti alla dimora di mio "padre", non la reputavo come mia, come il luogo in cui ero cresciuto ; perché per me non lo è mai stato. Quella casa per me non era una casa, era soltanto portatrice di ricordi o meglio, incubi. La mia casa adesso è Scarlett e tutti i posti in cui c'è lei. Finita la scuola saremo andati via, in un luogo tranquillo, un piccolo villaggio, in mezzo al verde e la campagna e, avremo costruito lì la nostra famiglia...

sorrisi e una volta entrato in quella villa abbandonata e buia, nonostante il sole alto di questa stagione, mi misi a cercare in tutte le stanze, ma non la trovai. Poi però, pensando meglio mi ricordai di non aver controllato nei sotterranei, la parte più fredda della casa. Deve essere sicuramente lì. Scesi tutti i gradini e arrivai alle "celle", le spalancai una ad una, con la bacchetta, poiché erano bloccate da un incantesimo occulto e questo.... lo sapevo bene

Finalmente la trovai. Feci un respiro di sollievo e corsi da lei. Era legata ad una sedia, svenuta. Velocemente tolsi le pesanti catene dai suoi piccoli polsi e caviglie.
La presi in braccio, aveva le labbra screpolate, per la mancanza d'acqua... chissà da quanto tempo non beve...

Strinsi fortemente la mia mascella, avrei voluto così tanto ucciderlo, per come l'aveva ridotta, ma presto sarebbe accaduto...
Ora che avevo tutti gli horcrux, tranne il suo stupido serpente, potevo distruggerli e quindi renderlo debole; poi avrei fatto la mossa finale e sarebbe morto definitivamente e io, avrei finalmente potuto vivere felice con Scarlett...

le accarezzai dolcemente la guancia e le diedi un bacio sula fronte. Mi materializzai con lei fra le mie braccia, al castello e la portai subito in camera mia. La stesi delicatamente sul letto e nel frattempo, mi assicurai che non avesse ferite o qualsiasi altra cosa, ma per fortuna non erano presenti,sul suo bellissimo corpo. Ai polsi, aveva soltanto i segni delle corde e li baciai lentamente, per non farle alcun male... sembrava così vulnerabile...

Feci apparire dell'acqua e qualcosa da mangiare e, prendendole le mani, aspettai il suo risveglio

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Circa dieci minuti dopo aprí gli occhi

<<Oddio piccola finalmente, come ti senti? >>

sbatté le palpebre ripetutamente e mi guardò accigliata

<<Tom... ho solo un forte mal di testa ma... sto bene... >>

disse facendo apparire un sorriso e rifugiandosi tra le mie braccia.
La strinsi a me

<<piccola mia>> ispirai il suo buonissimo profumo

<<h-ho sete e sono...confusa... dove mi trovavo? Mi sei venuto a salvare vero?... >>

mi guardò sollevata mentre le passavo l'acqua, che bevve tutta in un millisecondo

<<si piccola, sono venuto a salvarti, ma ti spiegherò tutto più tardi. Adesso rilassati e stai con me... >>

dissi preoccupato che le potesse accadere di nuovo, qualsiasi altra cosa

la portai al mio petto, sdraiandomi con lei e accarezzandole i capelli, mentre si stringeva a me...