Così lontani

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Trattengo il fiato quando non ci sei, non voglio respirare altra vita se non la tua

L'aria invade le mie narici, dopo sette giorni in cui non ho fatto altro che respirare a stento nella mia camera.

Sposto i piedi sull'asfalto, e lentamente inizio a camminare.

Aziono la mia playlist, dopo aver messo le cuffie e mi dirigo su quel marciapiede come se avessi una meta a cui arrivare.

Stringo le mani nelle tasche della felpa nera che indosso, così enorme sul mio corpo dato che appartiene a lui. E alzo  il cappuccio sulla mia testa.

Vorrei solo sparire, o almeno essere invibile, per evitare ogni singolo sguardo che si posa su mi me.
E come se tutte quelle persone vedessero ogni parte del mio cuore sgretolarsi, come se quel  dolore fosse marchiato sul mio viso.

Aumento il passo, odiando quella compassione
Quella vita
Tutto cio che mi circonda.

E odio ancor di piu sentirmi in colpa per le parole che ho appena urlato in faccia a Jack.

E nemmeno  mi rendo conto di aver iniziato a correre, se non fosse per il battito del mio cuore che si scontra sul petto a ritmo dei miei passi,  che aumentano sempre di più, quasi come a voler fuggire dai miei stessi pensieri.
Ma e impossibile, perché loro restano lì a tormentarmi.

E quasi mi sembra di rivivere un dajavu, e quel buco nero da cui sono uscita grazie a lui, e anche a questa città si fa sempre piu vicino. Sento che sto crollando, sto cadendo lì  dove nessuno potrà più salvarmi.

Una lacrima riga il mio viso, al solo pensiero di quanto la mia vita faccia schifo.
E le parole di una canzone di Ultimo riempino le mie orecchie.

Sono al limite di ogni sopportazione, ogni parola e un pugno al petto.

Sento di esplodere

Quasi non respiro.

Mi fermo, poggio le mani sulle ginocchia mentre cerco di riprendere il fiato. Ma quella canzone continua a riempire le mie orecchie, e non la sopporto, tanto che sento una strana rabbia invadermi e senza nemmeno rendermene conto, afferro il mio cellullare,  strappo le cuffie con forza e butto tutto a terra.

Cazzo!

Affondo il piede ripetutamente su quel pezzo di metallo che contiene parte della mia vita.

E quanto mi rendo conto del mio gesto, è ormai troppo tardi.

Tiro i capelli indietro quasi a strapparli dalla radice, non riuscendo a credere ai miei occhi.

Ho distrutto ogni cosa.
Gran parte dei miei ricordi, e forse il periodo piu bello della mia vita.

È succede!
Scoppiò a piangere, tirando fuori tutto quel dolore che mi sta opprimendo.

Poggio le mani sul mio viso, trattenendo quello che vorrei urlare,  contro quel destino che sembra remare contro di me.
Ma nel farlo il profumo della sua felpa invade le mie narici, e in quel preciso istante crollo.
Lì da sola, in mezzo alla strada.

Affondo la testa su quel tessuto inalando ogni singola parte di quella fraganza che mi manca come aria per respirare, e che mi sta sbattendo in faccia la realtà.
Smetto di essere forte, e mi lascio andare da quel senso di vuoto, dove la sua mancanza mi opprime.

Lui non ce, e forse non ci sarà mai piu nella mia vita, lì pronto a prendermi la mano.
Dovrò fare i conti con la solitudine, e cercare di ricostruire ogni pezzo della mia vita.

Mi sento in  uno stato di totale disperazione.

Ed è tutta colpa sua.

Da quanto l'ho conosciuto sono cambiate tante cose, ma più di ogni altra cosa sono cambiata io.
E per la prima volta mi sono appoggiata a qualcuno, e gli ho lasciato guidare la mia vita.

Se mi guardi mi arrendo 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora