Cercasi tuttofare (snamione)

Capitolo 18. Una giornata sulla neve

La mattina dopo, Hermione preparò la colazione per loro tre. Atticus sbatté felicemente la tazza del succo contro il tavolo mentre aspettava il suo piatto. Severus entrò proprio mentre Hermione stava finendo l'ultima cottura. Posò la spatola e si voltò verso di lui, sorridendo timidamente.

“Buongiorno,” mormorò, volendo andare da lui, ma non sapendo se doveva. L'avrebbe abbracciato? Baciato? Avrebbe dovuto gettatarsi contro di lui e supplicarlo di devastarla? Alla fine, Severus risolse il problema con la sua solita grazia. Ridusse la distanza tra loro, le cullò la nuca con una mano e le premette un bacio sulla fronte.

“Buongiorno,” rispose dolcemente. Lei sorrise, poi gli porse un piatto colmo. Lo prese e si voltò verso il tavolo. "E buongiorno a te, Atticus." Ha arruffato leggermente i capelli del bambino mentre posava il piatto.

"Sev'us!" disse Attycus. Severus rispose con un sorriso tutto suo. Hermione si unì a loro al tavolo e iniziò la colazione.  "Voi due avete programmi per la giornata?"

“Niente di scolpito nella pietra, no. So che devo riprendere i lavori di casa, ma Atty è stato chiuso in clausura per così tanto tempo che ho pensato di rimandare per un altro giorno, se non ti dispiace, e portarlo fuori a giocare. Si morse il labbro, preoccupata di spingersi oltre i limiti di ciò che era giusto.

"Certo", concordò Severus prontamente. “Penso che sia un'idea brillante".

“Comunque, non voglio approfittarne,” disse Hermione. "Tornerò alla mia routine normale domani."

Severus scrollò le spalle con negligenza. "Come desideri". Hermione sorrise sollevata e continuò a mangiare. Sapeva che le cose stavano cambiando tra loro, ma non pensava di poter sopportare di sentirsi un peso per lui. La sua indipendenza era ancora troppo fragile per resistervi.

“Cosa ne pensi, Atty? Vuoi andare a giocare sulla neve?"

“Al tuo fianco? Atty esce fuori?" Quando Hermione annuì, lui strillò e iniziò praticamente a vibrare di felicità. "Mamma vieni fuori?" Lei annuì e lui lanciò un altro grido. "Sev'us vieni fuori ?" Si voltò e guardò Severus con occhi spalancati e in attesa. Lo stesso sguardo di Severus si spostò rapidamente su quello di Hermione, ma lei non tradiva nulla dei suoi desideri.

"Ho degli ingredienti da raccogliere dai giardini", ha ammesso. "Forse potrei raccoglierli stamattina e avere un po' di tempo da trascorrere nel tempo libero, se a tua madre non dispiace l'intrusione." I suoi occhi si spostarono ancora una volta da Hermione ad Atticus. Le sopracciglia del ragazzino erano confuse insieme mentre cercava di capire cosa aveva appena detto Severus. Severus resistette a un sorrisetto mentre semplificava. "Se tua mamma dice che va bene."

La testa di Atty si girò verso Hermione con una speranza ardente scritta chiaramente sul suo viso. Lei rise. "Per me va bene, ma devi promettere di non infastidirlo mentre lavora."

"Evviva!" Atticus alzò entrambe le mani in aria, spruzzando su entrambi gli adulti pezzetti di salsiccia e grasso. Contemporaneamente fecero una smorfia, si asciugarono la faccia e poi scoppiarono a ridere.

Con i piatti sciacquati e accatastati nel lavandino, i tre si misero ad accartocciarsi contro il freddo. Hermione incantò i guanti di Atticus per tenerlo al caldo, gli allacciò gli scarponi da neve. Poi un cappotto resistente all'acqua, seguito da sciarpa e cappello. 
Hermione si infilò i jeans nei suoi scarponi da neve e chiuse la cerniera del suo cappotto più caldo. Mentre si infilava i guanti, fu sorpresa di vedere che anche Severus indossava un cappotto invece di un mantello. Non pensava di averlo mai visto in uno. Avrebbe dovuto sembrare strano, ma invece l'ha trovato... affascinante. La pelle nera era stata indossata morbida  ed era stata tagliata per adattarsi alle
sue spalle larghe e alla vita snella. Aveva distolto gli occhi di scatto, rimproverandosi per aver guardato male il suo datore di lavoro, prima di ricordare che entrambi si erano chiariti la loro speranza di... di più.