Capitolo 3

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Capitolo 3

I can feel you lying there all on your own
We got here the hard way
All those words that we exchange
Is it any wonder things get broke?

14 anni prima

Caro diario,

La mamma aspetta un figlio, o almeno è questo che mi ha detto. Un maschietto, a quanto pare. Ma papà non è stato molto felice, in realtà non lo è per niente.
È da giorni che le urla contro, che le dice che non gli sta bene, che già ci basto io e che non vuole nient'altro.
A volte ha anche detto che sono una delusione, ma papà è sempre arrabbiato. Lo so che mi vuole bene.
Perché non dovrebbe?
Tutti i genitori amano i propri figli, giusto?
Beh, secondo me è giusto.
Comunque mamma sembra lo stesso felice, e lo sono anche io. Ho sempre voluto un fratellino.
So di essere ormai grande per poter giocare con lui, ma quando crescerà poi potremo stare insieme sempre. Magari potrò anche aiutarlo con la scuola, perché io sono bravo. Molto bravo.
Non vedo l'ora di tenerlo in braccio. Gli voglio già un mondo di bene.

*4 mesi dopo

Caro Diario,

La mamma piange da due giorni, ma non mi ha mai detto il perché. Papà non è tornato più a casa, e lei non mi ha abbracciato nemmeno una volta.
In questi giorni ha fatto una cosa strana: ha preso un pupazzo di peluche e lo tratta come suo figlio.
A volte lo avvicina al seno per allattarlo. Sono strane le mamme!
Non mi aspettavo che questa felicità potesse essere così grande da farle fare queste idiozie.
Chissà quando arriverà il mio fratello. Spero presto.
E spero che mamma mi abbracci di nuovo, perché penso che papà non torni a casa adesso. Non ci sono più i suoi vestiti in camera.

13 anni fa

Caro diario,

Mio fratello non è mai nato, e mamma non mi ha mai dato l'abbraccio che desideravo.
Non c'è più papà, ma c'è un altro uomo. Si chiama Mark, sembra bravo. Molto simpatico. Dice di volermi bene.
Mamma mi ha detto che il fratellino l'ha perso per colpa mia, perché sono cattivo. Ma non ho fatto nulla per sentirmelo dire.
Tu credi io sia cattivo?
Eppure cerco sempre di comportarmi bene con lei.
Spero che Mark possa regalarle qualche bambino, così smette di essere triste.
Mi manca mia mamma. Un po' anche mio papà.
In realtà, mi manca la mia vecchia vita. Questa non è poi così bella come mi aspettavo.

12 anni fa

Caro diario,

Non ho più voglia di scrivere. Penso vada bene così. Ho 12 anni, è nata una nuova sorellina, ma niente è come lo immaginavo.
Se un giorno andrà meglio, allora scriverò di nuovo.
Mi dispiace, sono un disastro.

Oggi

Non si ricordava quando fu il momento della caduta. Era stato troppo tempo prima, e comunque il suo cervello non voleva nemmeno aiutare.
Sentiva come se qualcosa lo bloccasse, non volesse fargli davvero vedere com'era la vita prima il trauma, durante, ma ricordasse solo quella dopo, ed era questo il problema: Louis avrebbe preferito urlare per paura che non sentirsi un mostro. Un assassino. Non lo era.
Era disturbato, ma non cattivo.
Era seduto sul letto quando Harry arrivò. Aveva due caffè in mano e un sorriso già stampato sul viso.
-Buongiorno Lou- e poi scosse un po' i caffè, porgendone uno al ragazzo. Louis lo prese (anche se aveva già mangiato).
-Buongiorno Harry- si alzò e gli baciò la guancia, ed Harry fece fatica a non allungare la mano e passargliela sulla schiena.
-Ti sta bene il camice- sussurrò Louis, mentre poggiava una mano sulla schiena di Harry e la guancia sulla sua spalla.
Il riccio poggiò la guancia sulla sua testa, poi sospirò.
-Posso toccarti?- chiese, e Louis annuì.
Harry mise una mano sulla schiena dell'altro, accarezzandola e arrivando all'altezza del collo.
-Sei bellissimo, Lou- sussurrò.
Louis nascose la testa nel suo petto.
-Smettila, non è vero- farfugliò, ed a Harry gli prese il mento tra le dita e lo obbligò a guardarlo.
-Sei così bello che ti bacerei- ammise, e Louis arrossì.
Nessuno glielo aveva mai detto, e sentirselo dire era così rilassante.
Per un attimo nessun ululato gli faceva rizzare la pelle, ma c'era solamente Harry. Nessun mostro, solo lui.
-Perché non lo fai?- sussurrò Louis, sporgendosi verso Harry, ma il riccio gli poggiò una mano sulle labbra.
-Non possiamo adesso- gli baciò piano la fronte e Louis sospirò. Voleva averlo davvero.

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