Solo se ti rende felice.

Capitolo 11

Capitolo 11

I was thinkin' about who you are
Your delicate point of view, I
Was thinkin' about you
I'm not worried about where you are
Or who you will go home to, I'm
Just thinkin' about you

Erano passate 24 ore dalla scomparsa di Harry, e Louis era uscito fuori di testa.
Quando la notizia si era propagata abbastanza, Niall aveva raggiunto l'amico, e adesso gli teneva la fronte mentre lui vomitava per la paura.
-È tutto okay- gli diceva -Andrà tutto bene-
-Dov'è Harry?- usciva come un lamento -Rivoglio Harry- un altro conato di vomito e poi di nuovo, piangeva e vomitava, finché non gli restava più niente da rigurgitare.
-Lo troveremo-
-Riportatemelo qui- singhiozzò -Non vivo senza di lui. Non ce la faccio- poggiò la fronte contro il suo braccio -Che gli sta facendo? L'ha ammazzato?- e gemeva dal dolore mentre sentiva lo stomaco capovolgersi e qualcosa stringergli il cuore.

Pensò ad Heathcliff e al suo dolore, e capì che non c'era niente in quel momento a distinguerli; erano entrambi accumunati dalla perdita dell'amore della propria vita.
Si sentiva un mostro come si sentiva il personaggio del libro; avrebbe ucciso chiunque se questo servisse a ridarglielo indietro.
Harry aveva ragione, Heathcliff non era un cattivo.

-Louis...-Niall gli accarezzò la pancia, che si contraeva mentre tentava di vomitare ancora -Calmati, okay? La polizia li sta cercando- ma Louis scuoteva la testa.
-Li stanno cercando nel posto sbagliato- borbottò -Tom ha sicuramente un piano preciso- tirò su col naso e provò ad alzarsi in piedi, ma aveva le gambe deboli.
Si voltò verso Niall e quasi scoppiò a piangere di nuovo.
Poi il telefono squillò.

Louis si tuffò verso questo e rispose subito.
-Harry!-
-Ah ah- gli si gelò il sangue -Prova di nuovo, fiorellino- la sua voce non era cambiata, gli faceva venire ancora i brividi per tutto il corpo.
-Tom, ti giuro che...-
-Cosa?- disse l'uomo -Che mi ammazzi? Andiamo Louis, ti ho visto e sei ancora l'agnellino spaventato di dieci anni fa. Non è cambiato nulla. Puzzi ancora di paura-
-Tom, lascialo stare. Vieni, prendi me e fai tutto ciò che vuoi, ma lascia stare...-

-Ti ha mai detto cosa è successo quando sei arrivato qui?- lo interruppe Tom -All'orfanotrofio. Avevi appena tredici anni e lui già era qui da dieci. Non sai quante cose abbiamo fatto durante quel lasso di tempo-
-Tom, chiudi il becco- digrignò i denti. Sentì Niall parlare in sottofondo, ma non ci fece caso.
-Lo sai cosa gli ho detto di farti?- chiese -Lo sai cosa ti ha fatto?-
-No, Tom sta zitto-
-È stato lui a sceglierti, Louis. Lui mi ha detto chi prendere. Voleva liberarsi della paura, ed è riuscito ad abbindolare un ragazzino che non aveva mai ricevuto amore da nessuno- Louis sentì la rabbia montare. Serrò la mandibola e sentiva di poter urlare da un momento all'altro -Ti ha chiamato lo scemo con gli occhi blu. Ha detto che sembravi una sgualdrina- la rabbia passò e prese posto l'umiliazione.
-Una...una sgualdrina?- balbettò.
-La sgualdrina dagli occhi blu. Pensai fosse un nome adattissimo-
-Lou!- sentì Harry urlare -Non è vero! Ti giuro che non è vero!- poi un tonfo, come se avesse lanciato qualcosa.
-Sta' zitto, Styles!- poi Tom prese un respiro -Bene, dove eravamo rimasti?-

-Tom, per favore liberalo- lo pregò Louis -Tutto quello che ha detto è vero- sussurrò -Sono la sgualdrina dagli occhi blu, quindi devi prendere me- una lacrima gli rigò il viso, abbassò la voce e questa so spezzò ulteriormente -Sono io l'errore, lui è soltanto un ragazzo- si asciugò gli occhi con il palmo della mano libera -Ha la possibilità di amare. Io non lo so fare-

-Oh, LouLou- disse Tom -Il coraggio è ciò che ti ha sempre contraddistinto da quel moccioso di Styles- le sue parole erano così calme da farlo rabbrividire -Sai, forse dovevo risparmiarti quegli anni di merda. Dovevo fare in modo che fosse Harry quello pazzo- poi sentì un sospiro -Ma adesso devo andare. Harry è ancora troppo puro per stare con me- Louis lo stava pregando di fermarsi.
-Aspetta, te lo passo- disse infine.