Capitolo 7

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Capitolo 7

I'm feeling younger
Every time that I'm alone with you

Quel giorno lo avevano obbligato ad andare a mangiare con tutti gli altri.
Solitamente c'era Harry con lui, ma quel giorno era assente, e Liam era andato a prenderlo in camera e lo aveva trascinato fuori.
-Lo sai che non puoi stare solo per l'ora di pranzo- gli disse mentre lo portava nella sala in fondo al corridoio.
-Ti prego, Lee. Ti prego- gli veniva da piangere, ma Liam non lasciava la presa.
-Ti siederai accanto a me se ti può far sentire meglio- borbottò, e Louis gli trafisse il braccio con le unghia. Lo faceva perché era Liam, sapeva che gli altri infermieri lo avrebbero picchiato o chiuso in camera al buio.

-Louis!- gli urlò contro -Cosa cazzo hai che non va!? Facendo così rimarrai solo!- abbassò lo sguardo e lasciò la presa. Liam fece lo stesso.
-Non vuoi venire a pranzo, allora fa come vuoi- gli disse puntandogli un dito contro -ma non pensare che ti pregherò per farti venire con me. Non succederà più- ma la realtà era che succedeva sempre: Louis lo feriva e Liam non smetteva di lottare per salvarlo.

Eppure quando il medico gli voltò le spalle e se ne andò, Louis pensava che questa fosse la volta giusta. Liam lo avrebbe abbandonato, e sarebbe rimasto solo Harry. E quando anche Harry si sarebbe stancato di lui, lui sarebbe rimasto solo, e gli andava bene. Non capiva perché tutte queste persone mostrassero tanto amore per lui, che non sapeva nemmeno come amare se stesso. Non si accorgevano che si facevano del male da soli?
Tornò in camera quasi di corsa, e quando la trovò vuota si sentì un po' triste. Gli mancava Harry e non lo vedeva solamente dalla sera prima. Gli mancava sempre, anche quando era con lui.

11 anni prima

Dopo quella scena, lui non mi ha baciato più, e io non ho mai tentato di farlo. È rimasto distante da me, non viene più in camera mia e non accetta le caramelle che riesco a rubare. Sta lentamente scomparendo dalla mia vita senza nemmeno dirmi una parola.
Ma come può pensare che io possa vederlo sparire lentamente? Come può credere che io possa stare senza di lui?

Ogni giorno lo raggiungo in camera sua, anche se devo ammettere che mi tremano le gambe, perché la scena si ripete continuamente nella mia mente.

Fammi sentire che ti piace è la frase che ricordo meglio, perché a lui non piaceva, ma a Tom sì. Allora doveva fingere, doveva fargli credere che gli piacesse anche quando il sesso con quell'uomo lo stava distruggendo. Ricordo la chiazza di sangue per terra, dovuta alla cattiveria dell'atto e i suoi occhi umiliati, che cercavano di darmi una spiegazione anche quando l'unica spiegazione era che non aveva nemmeno il controllo del suo corpo.

-Ehi, sto entrando- ho detto quando ho bussato delicatamente. L'ho trovato rannicchiato sul letto, sdraiato sul fianco sinistro e il viso contro il muro. Non ha alzato la testa nemmeno quando gli ho accarezzato il braccio.

-Vuoi fare un giro?- ho provato, ma ha scosso piano la testa.
-Vuoi qualche caramella?- non voleva neanche quelle.
-Chiudi la porta- ha detto piano, e io mi sono alzato e l'ho chiusa a chiave. Continuava a non guardarmi.

-Ehi, non devi vergognarti- ha nascosto ancora di più la testa nel cuscino -Quello che è successo-
-Non possiamo crescere come dei bambini qui- ha sussurrato, come se avessimo riavuto il discorso dell'altra volta.
-Lo so, lo capisco- mi sono abbassato per baciargli la spalla coperta della maglietta, e ho infilato una mano sotto il tessuto, accarezzandogli le costole sporgenti.
-Non puoi stare con me, potrebbero arrivare da...-
-Voglio fare l'amore con te- gli ho detto, pensando ad ogni parola e ripetendola con il cuore in gola.

Proprio in quell'esatto momento che si è girato verso di me, guardandomi con gli occhi gonfi di pianto.
-Tu...avevi detto che il sesso è per gli adulti- ma ho scosso la testa.
-Infatti- ho detto -ma io voglio fare l'amore con te- gli ho baciato il collo e ho spostato le mani sui suoi capezzoli -L'amore lo conosciamo solo noi bambini- ho sentito un sospiro da parte sua proprio sulla mia fronte, mentre io continuo a baciarlo su ogni centimetro di pelle, sentendo l'odore di sapone al miele e inebriandomi del suo calore.

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