Quando arrivò il Lunedì Janet sentì la sveglia in tempo per andare in bagno, vestirsi e mangiare al volo una fetta di pane. Prese tranquillamente lo skateboard e si avviò verso la scuola. Arrivò con 3 minuti di anticipo questa volta, strano. Nel cortile principale c'era sempre Kojiro che stavolta parlava con Takeshi, Janet li salutò e andò da loro.
-Ecco ce l'hai fatta- la prima cosa che disse Kojiro vedendola -ma dimmi, tu arrivi sempre qui davanti con pochi minuti di anticipo? Ahah-
Janet guardò i due un po' imbarazzata e si fecero quattro risate. -E Wakashimazu?- domandò, in effetti non lo aveva visto da nessuna parte lì -Strano, non è mai arrivato così in ritardo- disse Kojiro perplesso. Però poi ad un minuto dal suono della campanella, Ken si presentò davanti a loro tutto trasandato, gli altri gli chiesero perchè del ritardo e lui aveva semplicemente detto che quella notte non era riuscito a dormire. In ogni caso, la campanella suonò e loro entrarono.
Le ore scolastiche passarono velocemente, o almeno per Janet, perchè non smetteva di pensare al pomeriggio precedente. Davvero volevano farla entrare in squadra? Avrebbe chiesto a Kojiro all'uscita. Infatti dopo essere usciti di scuola si riformò il gruppetto di quella mattina.
Janet andò vicino a Kojiro -Hey, riguardo a ieri-
-Ah sì, quasi dimenticavo, abbiamo intenzione di parlare al mister oggi pomeriggio dopo gli allenamenti, probabilmente poi ti vorrà vedere domani- spiegò lui -quindi poi ti facciamo sapere-
-Perfect!- ogni tanto le scappava qualche affermazione in inglese.
Anche la giornata passò velocemente: Janet attendeva un messaggio stesa su una sdraio vicino ad un ombrellone nel cortile sul retro, c'era una piscina ed era molto soleggiato anche se era ottobre. Comunque, Janet era molto eccitata ma anche un po' agitata, e se le fosse salita l'ansia mentre giocava? Poi cercò di scacciare via quei pensieri e immaginare cosa sarebbe successo poi, se fosse entrata in squadra avrebbe avuto una speranza per il suo sogno. Voleva dimostrare alle ragazze del settore femminile che ce l'avrebbe fatta.
Improvvisamente arrivò una notifica dal telefono, seguita da una chiamata di Kojiro. Janet finì in ginocchio sulla sdraio e prese immediatamente il cellulare in mano che quasi lo fece cadere in piscina e rispose.
-Hey Janet buone notizie!- le si illuminarono gli occhi -al mister farebbe molto piacere parlarti domani!- a quel punto Janet si alzò direttamente e urlò di gioia, come se nessuno potesse sentirla.
-Oddio non ci credo!-
-Domani pomeriggio poco prima degli allenamenti, magari un quarto d'ora prima quindi alle 15:45, il mister vorrebbe conoscerti prima e poi presentarti ai nostri compagni, ti va bene?-
-Eccome! Cavolo sono così felice di avere una possibilità- Kojiro a quelle parole sorrise.
Rimasero poi a chiacchierare per un po' prima di staccare. Janet era al settimo cielo, non vedeva l'ora che sarebbe venuto il giorno seguente. In caso si "allenò" un pochino per cercare di essere ancora più fluida con la palla, poi si ricordò di una cosa: i compiti. O madonna che palle, comunque lei era abbastanza brava e non aveva problemi a studiare e a prendere buoni voti, il fatto era proprio che lei si scocciava di fare qualsiasi cosa le venisse imposta. In ogni caso li andò a fare e anche quella giornata passò.
Il giorno dopo stessa routine. Dopo scuola, dato che avevano pochi compiti, Janet, Kojiro, Ken e Takeshi decisero di passare la giornata insieme dato che poi dovevano portare Janet agli allenamenti. Si fermarono a mangiare qualcosina e poi continuarono a passeggiare, finche non si fece ora di avviarsi. Si erano portati i borsoni per gli allenamenti con loro per non doversi fermare alle loro case, tranne Janet ovviamente. Si fermarono davanti al campo da calcio del Meiwa dove li aspettava davanti all'entrata un'uomo che sembrava molto abbronzato come Kojiro, con la barba e i capelli neri sempre uguali a quelli di Kojiro, Janet avrebbe giurato che fossero padre e figlio.
-Hey, quindi tu saresti Janet Nakano!- pareva molto allegro.
-Sì sono io!- Janet doveva lavorare un po' sulle prime impressioni.
-Vorresti entrare in squadra eh?- si toccò il mento con la mano in modo pensieroso -ma sì! Sarebbe bello e un'eccezione molto interessante avere una ragazza nella squadra!- *ah, così, senza scrupoli? Bene!* pensò Janet -Tra poco arriveranno anche gli altri e faremo una piccola partita per vedere cosa sai fare- aggiunse.
Pian piano arrivarono tutti e si stupirono quando insieme agli altri tre e al mister videro una ragazza.
-Buonpomeriggio ragazzi, oggi vorrei presentarvi un nuovo membro della squadra- si mise dietro Janet e la prese per le spalle -lei è Janet Nakano-
Gli altri rimasero in silenzio confusi.
-So a cosa state pensando, ma queste eccezioni si possono fare, e Janet saprà dimostrare di meritarsi il posto in squadra, vero?- disse dandole uno sguardo. Janet annuì sicura di sé -allora forza, andate un attimo a cambiarvi e iniziamo-
-Sì mister!-
Rimase Janet sola con il mister -ehm..-
-Accanto allo spogliatoio maschile ce n'è anche uno femminile, non so esattamente perchè sia lì, ma ti ho preparato quello che devi indossare, Kojiro mi ha detto più o meno le tue misure a occhio, se c'è qualcosa che non va dimmelo- spiegò.
-Va bene grazie- allora andò pure lei.
Aprì la porta e trovò quello che doveva indossare in un borsone. Aveva la maglia numero 13, amava quel numero. Si affrettò a mettere maglia e pantaloncini neri e poi le calze sempre nere. Trovò a terra anche un paio di scarpe da calcio bianche. *chi cazzo me le avrà prese, so che si comprano a parte* pensò. Una volta pronta uscì fuori, ma nessuno era ancora uscito dall'altro spogliatoio. Si mise ad aspettare. Uscirono dopo qualche minuto che sembrò un'eternità.
-Ah era ora!-
Entrarono tutti in campo aspettando che il mister dicesse qualcosa.
-Oggi volevo mettere subito alla prova la nostra nuova arrivata, quindi ci dividiamo in due squadre e ci diamo dentro!- *questo salta subito alle conclusioni, meglio*
Adesso, riassumerò un po' quello che è successo.
In pratica, alla fine Janet si era rivelata eccezionale, era stata messa contro i suoi tre amici, se l'era cavata benissimo giocando con ragazzi che non aveva mai incontrato prima. Fece due gol confondendo gli avversari con trick e trippe mentali, li fece correre fino allo sfinimento, ma si fece fare comunque un gol da Kojiro. Una cosa stupì definitivamente tutti:
L'ultimo gol che fece Janet fu molto sorprendente, si era trovata di nuovo davanti alla rete, calciò ma la palla andò in una direzione diversa da quella che si aspettava, in quel momento Janet vide già la sua autostima a pezzi. Ma poi la palla prese una piega inaspettatamente inaspettata, cambiò direzione confondendo Wakashimazu e segnò. Quello era l'ultimo gol della partita.
Tutti si accerchiarono a Janet per complimentarla mentre lei ancora doveva elaborare quello che aveva appena fatto. Era come se tutto d'un tratto si fosse guadagnata il rispetto dell'intera squadra, si sentì bene per questo, era andato tutto bene per fortuna. Anche il mister era molto stupito, quello che aveva appena fatto era un tiro guidato, difficilissimo da attuare. Non riusciva a spiegare come avesse potuto farlo per puro caso.
Dopo gli allenamenti si avvicinarono a Janet due della squadra.
-Hey Janet! Volevamo dirti che sei stata grande oggi!- disse uno di loro alto e con un ciuffo abbastanza lungo
-Ti prego spiegaci come hai fatto quel tiro! È stato fantastico!- pregò l'altro che invece era più basso e aveva i capelli ricci.
-Ah, ehm..in verità non ho capito bene neanche io come ho fatto quindi non credo di potervi aiutare ahah- disse un po' imbarazzata grattandosi la testa.
-Ah scusa non ci siamo manco presentati!- disse il tipo col ciuffo -Io mi chiamo Noboru Sawaki-
-Io invece Shinichi Sakamoto- aggiunse il riccio.
-Ah bene, il mio nome lo sapete già, quindi a domani immagino!- si voltò e se ne andò salutando con la mano.
Raggiunse i suoi tre (chiamiamoli così) e si misero a ridere e scherzare.
Quando Janet tornò a casa non salutò neanche chi era lì ma andò direttamente sotto la doccia, dopodiché si mise a studiare e andò a letto ancora euforica per quello che era successo.
-Ti vedo felice- disse Jeannette leggendo un libro senza distoglierne lo sguardo. Janet anche lei senza nemmeno guardarla le rispose.
-Sono entrata nella squadra di calcio di quegli amici di cui ti parlavo, sono al settimo cielo!- intanto Ester ascoltava in silenzio.
Ad un certo punto Roxanne entrò spalancando improvvisamente e bruscamente la porta, seguita da Edith che era sempre con lei. Aveva sentito quello di cui stavano parlando; i letti della camera di Janet erano di spalle al muro che separava la loro stanza con quella delle altre due e quel muro non era tanto spesso.
-In che senso mi stai dicendo che sei entrata nel settore maschile?- disse Rox.
-Ma infatti non dicevo a te- rispose annoiata Janet
-AHAKDJF NON CI CREDO. Ma non ti vergogni a stare con tutti quegli imbecilli dei maschi?-
-Nah non sono loro che mi intimidiscono-
Dopo pochi secondi di silenzio Rox continuò a parlare -Fai bene, ricorda che sei anche migliore di loro!- disse prima di richiudere la porta e ritornare in stanza come se nulla fosse.
Intanto nella stanza vicina, quella alla destra della stanza di Janet c'erano Ivon e Leonor ancora sveglie che avevano sentito tutto, ma non avevano voluto intervenire, come loro solito. In realtà tutto questo scenario era solito, facevano spesso irruzione nelle camere per interrompere conversazioni ecc.
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Angolo autrice (si mi chiamerò con mille pronomi diversi)
Cavolo.. mi sono veramente impegnata a scrivere questo capitolo. Mi sta venendo l'abitudine di scriverli di notte, anche perchè adesso sto in vacanza e di giorno vado al mare. Ieri notte ho pubblicato due capitoli, ora dopo aver pubblicato questo vedo se riesco a scrivere un altro, comunque, fatemi sapere cosa ne pensate!<33
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I suoi tre | Captain Tsubasa
FanfictionCiao, questa è una storia di captain tsubasa con l'aggiunta di alcuni oc. Vi prometto che farò del mio meglio per farvela piacere! Niente spoiler ahaha