I suoi tre | Captain Tsubasa

Vacanze e riposo

Dopo il torneo nazionale, e dopo la sconfitta, Janet cominciò ad avere un ossessione per Tsubasa, doveva sconfiggerlo a tutti i costi. Quindi, tutti i pomeriggi di tutti i giorni andava al campetto vicino casa di Ken a perfezionare le sue mosse, Takeshi era sempre con lei ad osservare e in caso a stare contro di lei. Tra le sue mosse Janet aveva quel tiro guidato, che non riusciva mai a replicare, però non smetteva mai di provare. Voleva dimostrare di essere all'altezza e anche migliore di tutti gli altri, dato che durante il torneo molti spettatori la sottovalutavano solo perchè era una ragazza tra dei ragazzi.
Durante questi allenamenti lei e Takeshi avvolte parlavano del più e del meno e una di quelle volte Takeshi tirò fuori un argomento.
-Hey Jan..tu cosa ne pensi di Ken?- domandò lui.
-Cos..ceh, è un tipo apposto..credo. Cioè.. un'idiota ecco!- rispose per poi ritornare in posizione e calciare la palla -Che domanda è, comunque perchè chiedi?- ecco, adesso Takeshi non sapeva come continuare.
-Insomma..cosa diresti se ti dicesse che è innamorato di te?-
Janet si fermò, guardò il vuoto e poi lui -Ti ha detto questo??-
-COS NO NO..ma..assumiamo che sia vero..-
Janet si fermò ancora comprendosi la bocca e riflettendo -I-io...- poi diventò rossa -Io non mi farei mai sedurre da uno scemo come lui-
Takeshi la guardò perplesso.
-Però...è carino e simpatico..ed è un bravissimo portiere..conosce anche il karatè..- si fermò per la terza volta e poi tornò in sè -PERò RIMANE COMUNQUE UNO SCEMO- continuò ad allenarsi.
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Ivon e Leonor invece continuarono a messaggere con Masao e Kazuo, e avvolte insieme decidevano di incontrarsi nella città delle gemelle e fare un giro. Di solito prendevano un gelato e andavano al parco, letteralmente la cosa più rilassante da fare in estate.
Un giorno i due si mostrarono sotto casa di Ivon e Leonor a sorpresa, non si vedevano da alcune settimane quindi erano molto contente. Passarono tutto il giorno a chiacchierare e scherzare, avevano fatto scherzi telefonici e bussate furtive ai citofoni. Poi si fermarono in gelateria.
-Possibile che non ho soldi in tasca- disse Ivon frugando tra tutte le tasche.
-Idem bro- (tutti siamo un po' Leonor).
Masao e Kazuo decisero di offrire rispettivamente per Ivon e Leonor.
*fuori dalla gelateria*
-Fa sempre comodo avere un Masao in giro- disse Ivon.
-Troppo- replicò Leonor.
I due in quel momento si sentirono molto fieri.
Si fece quasi sera quindi Masao e Kazuo accompagnarono le gemelle a casa. Si fermarono davanti alla staccionata, Ivon e Masao erano davanti e Kazuo e Leonor dietro. Ivon si girò verso Masao e gli diede un bacio sulla guancia -grazie per il gelato- lui si bloccò a fissare il vuoto; in quel momento un sacco di immagini di Ivon cominciarono a passargli davanti alla vista.
Invece Leonor e Kazuo erano lì dietro fermi, si guardarono e sorrisero. Leonor ridacchiò e raggiunse Ivon, si avviarono verso la porta, Ivon prima di entrare fece l'occhiolino a Masao mentre lui continuò a guardarla.
E poi c'era Roxanne stecchita che aveva visto tutta la scena dalla finestra.
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Jeannette chattava tutti i giorni con Wakabaiashi e facevano un sacco di chiamate e videochiamate. Wakabaiashi amava sentire tutte le peripezie che succedevano in casa di Jeannette, dopotutto, in una casa di sette persone poteva succedere veramente di tutto.
Un giorno Janet aveva accidentalmente buttato nel lavandino uno dei manga di Roxanne, quindi girò tutta la città per ritrovare il volume che era in ristampa. Aveva fatto creare da Jeannette una finta copia del manga per non farla sospettare di niente, ma dio ha voluto che lei andasse a prendere quell'esatto volume dalla libreria. Adesso, dovete sapere che quando si tratta dei suoi manga, Roxanne entra in stato iperprotettivo, quindi se ne manca uno o si rovina, la sua vita è finita e anche la tua tra qualche secondo. Quindi quando Janet tornò a casa a mani vuote ricevette di tutto e di più, correndo per tutta la casa.