The Olive Theory

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Chapter Eight

Chapter Eight

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Le persone.

Dio creò le persone con quale scopo?
Insomma, siamo fatti per nascere, crescere, riprodurci per poi morire.

Che senso ha creare le persone se poi siamo costretti ad abbandonare il mondo senza sapere neanche che fine faremo?

Ma una cosa è certa, un giorno si svegliò e decise di creare la persona più fastidiosa del mondo: Luke Hemmings.

Partendo dal presupposto che io quella mattina non mi volevo neanche alzare, ci si metteva anche lui che si trovava a casa mia per rompermi il cazzo.

«Dai Sarah alzati» si lamentò

Se c'era una cosa che io non volevo fare in quel momento era proprio alzarmi dal letto «Assolutamente no!»

Dopo mille preghiere, mi sforzai e mi alzai guardando Luke male.

«Sei uno stronzo»
«Lo so»
«Ti odio»
«So anche questo»

Vaffanculo.

«Secondo me, dovresti essere più gentile» mi disse Luke quando tornai dal bagno.
«E tu meno stronzo» ribattei.

Se c'è una delle cose che odio di più delle persone è il modo di fare, di pensare.

Il modo in cui prima di fare qualcosa molte volte non ci pensano due volte.

E se c'è una cosa che ho sempre odiato di Luke di sicuro era questa.

Faceva sempre le cose senza pensare, senza chiedere il permesso.

«Cosa mangi di solito a colazione?» chiese Luke.
«Niente» gli feci.
«Come niente» disse Luke, guardandomi con uno sguardo omicida.

«Fare colazione è sopravvalutato secondo me, e poi di mattina non ho mai fame» gli dissi.
«Questo lo pensi tu»

Una cosa che invece mi piaceva tantissimo di Luke era il fatto che quando una cosa la pensava poi la diceva.

Non si teneva mai le cose dentro e non mi aveva mai mentito.

«Ti andrebbe di andare a mangiare fuori a pranzo?» chiese.

«Dove vorresti andare?» gli chiesi altrettanto.
«Non lo so ma mi annoia mangiare qui» mi rispose.
«Va bene, ti andrebbe di mangiare del sushi?» gli proposi.

Luke mi guardò e mi mostrò il suo sorriso per poi rispondermi. «Mi leggi nella mente!»

Lo conoscevo così bene che ormai sapevo anche o ogni singola parola che mi avrebbe riferito.

Il sushi non mi aveva mai fatto impazzire, ero più tipo da pizza, ma qualche volta non mi dispiaceva mangiarlo.

Luke invece adorava il sushi, erano un cosa sola.

𝐒𝐄𝐄 𝐘𝐎𝐔 𝐒𝐎𝐎𝐍, finn wolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora