Eighteenth birthday

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Chapter Twelve

«Buon compleanno!» esclamò Luke

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«Buon compleanno!» esclamò Luke.
Sorrisi quando lo vidi arrivare.

«Grazie» gli dissi sorridendo.

Quel giorno avevo compiuto diciotto anni, e in verità a me non importava più di tanto.

Il compleanno non l'avevo mai vista come una cosa così speciale, così passavo ogni anno a casa oppure uscivo con Luke.

E anche quell'anno l'avevo passato così, solamente, avevo invitato qualche persona in più.

Avevo anche invitato Jaeden e Finn.
Quest'ultimo non aveva dato segni di vita, neanche un "auguri" quindi avevo lasciato perdere.

Jaeden invece si era presentato a casa mia con un'ora di anticipo.

Mi aveva anche fatto un piccolo regalo nonostante ci conoscessimo poco.

Non avevo nominato Finn perché pensavo che avesse qualcosa di più importante da fare, così tanto importante da non poter sprecare due minuti per scrivermi gli auguri.

Ci ero rimasta male per il semplice fatto che ormai eravamo diventati anche buoni amici.
Se l'avessi fatto io al suo posto molto probabilmente avrei avuto i sensi di colpa per tutta la vita.

Comunque nel mentre Luke e Jaeden parlavano di qualcosa di cui io non ero a conoscenza, stavo cercando di convincere Heather a farla venire, insomma, avrei voluto passare del tempo anche con lei.

"Sarah verrei anche ma non ho neanche un regalo"

Mi scrisse.

"Non mi importa! vieni e basta, me lo farai quando avrai voglia:)"

Le risposi.

Era vero, a me non importava dei regali, certo mi faceva piacere riceverli, però niente di che.

"Dove vivi?"

Sorrisi e le inviai il mio indirizzo e in meno di venti minuti era già arrivata.

«Non sapevo che la mia stronzetta preferita oggi compie diciotto anni! Auguri!»

Prima che io potessi rispondere mi abbracciò ed entrò in casa.

«Beh che si fa?» chiese Heather.

Io la guardai e scrollai le spalle.

«Okay ho capito...Che ve ne pare di fare dei biscotti?» un sorriso si formò sul mio volto girandomi verso Luke che alzò gli occhi

Luke odia ogni cosa che abbia a che fare con la cucina.
Cercava sempre di evitare di cucinare quando si trovava a casa da solo mangiando qualcosa di pronto.

A Jaeden invece non cambiava molto, gli bastava che mangiasse.

«Michael non viene?» mi chiese Luke.
Lo guardai. «Certo, perché non dovrebbe?»

𝐒𝐄𝐄 𝐘𝐎𝐔 𝐒𝐎𝐎𝐍, finn wolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora